File not found
Guglielmo

Covid, bilancio del 18 settembre 2022: 12.082 nuovi casi e 32 decessi

Maltempo, Giuliacci: "Freddo nella notte e valori tipici della seconda metà di novembre"Calabrone punge anziano e i carabinieri gli salvano la vitaVicenza, ritrovata la 13enne scomparsa da Pojana Maggiore lo scorso 14 settembre

post image

Notizie di Cronaca in tempo reale - Pag. 760don Enrico Perlato con Franco Bonisoli COMMENTA E CONDIVIDI La Caritas punta sulla giustizia riparativa come strumento educativo di riconciliazione e prevenzione dei conflitti,analisi tecnica la politica meno. Nella duegiorni organizzata dalla Caritas italiana alla Casa Bonus Pastor a Roma, per fare il punto sul progetto sperimentale nazionale che coinvolge 8 diocesi è emersa una realtà a due facce. Da un lato il coinvolgimento ampio di scuole, parrocchie, associazioni, che ha coinvolto quasi 7mila persone e dall’altro una situazione di incertezza denunciata dagli operatori e definita «pericolosa» dall’ex magistrato di Manipulite Gherardo Colombo, che da presidente della Cassa delle ammende ha scelto di finanziare alcuni progetti di sensibilizzazione sul tema. Ma, a due anni dalla riforma Cartabia, mancano ancora i decreti attuativi, negli istituti di pena prevale l’incertezza, e segnano il passo vecchi e nuovi progetti. (A.Pic.) ​Dalla giustizia riparativa alla vocazione sacerdotale e ritorno. C’è anche la storia, semplice e un po’ incredibile, di don Enrico Perlato, sacerdote della Sardegna di origini brianzole, a illuminare il progetto Caritas sulla giustizia riparativa. Una sorta di alleanza fra Vangelo e principi della Costituzione, sulla centralità della persona in nome della conciliazione e della prevenzione dei conflitti. Don Perlato, ex responsabile della pastorale giovanile della Sardegna, si è diplomato il mese scorso al master di giustizia riparativa promosso all’università di Sassari dalla professoressa Patrizia Patrizi, referente scientifica del progetto Caritas che coinvolge 8 diocesi italiane, e si occuperà di giustizia riparativa per la Caritas di Oristano. Al suo fianco, nel suo cammino vocazionale - ed è la singolarità di questa storia - don Perlato è stato accompagnato da un ex della lotta armata. Le parti si invertono, dal male può nascere il bene. Franco Bonisoli, uno dei componenti del commando di via Fani, da anni impegnato nella promozione di percorsi di riconciliazione nel gruppo dell’”Incontro” - è quello che più lo ha incoraggiato quando, da educatore in servizio presso i Salesiani di Arese, ha scoperto la sua vocazione. «Mi accompagnò personalmente in seminario, il primo giorno, mi fece lui il letto – ricorda con affetto don Perlato –. Ed è sempre lui che mi ha messo in contatto con la professoressa Patrizi, dal momento che sentivo il desiderio di approfondire la giustizia riparativa, che ha segnato la mia vita, in modo da poter diventare un mediatore». «Scherzosamente mi definisce il suo “consigliere spirituale laico”», conferma Bonisoli, che è stato anche testimone alla sua ordinazione sacerdotale, insieme ad Agnese Moro, figlia dello statista ucciso dalle Br, altro punto di riferimento nella sua vita. «Nella vita di ciascuno arriva sempre il momento di intraprendere il cammino alla ricerca della verità di sé stessi e della propria vocazione», racconta don Perlato. «Questo mio cammino è iniziato nell’oratorio della mia parrocchia (a Varedo, in Brianza): lì ho avuto modo di scoprire la mia passione educativa e per l’impegno in ambito caritativo, iniziando - nel mentre - un cammino di discernimento vocazionale. Lavorando da educatore con i Salesiani di Arese, con i giovani in difficoltà (dal 2001 al 2008) mi hanno insegnato a dare davvero a dare la vita per questi ragazzi. In questo contesto ho incontrato Franco Bonisoli, è stato don Luigi Melesi già direttore del centro di Arese e cappellano di San Vittore, a metterlo in contatto col Centro. Poi vorrei ricordare don Vittorio Chiari, che è stato un punto di riferimento per entrambi. Franco, nel sostegno a quei ragazzi, segnati da percorsi tortuosi con la legge, era un esempio di come si possono riconoscere gli errori e ricominciare: li ho avuto modo, crescendo, di scoprire la mia passione educativa e l’impegno in ambito caritativo, iniziando - nel mentre un cammino di discernimento vocazionale. Con Franco è nata una grande amicizia e mi ha fatto conoscere la Sardegna, dove il suo percorso di riconciliazione ebbe inizio, grazie all’allora cappellano del carcere di Nuoro, don Salvatore Bussu, che un giorno si inventò lo “sciopero” della Messa di Natale per denunciare le condizioni disumane in cui erano reclusi i detenuti in massima sicurezza». E qui inizia l’aspetto più straordinario della storia: «Confrontandomi con Franco, ho trovato in lui un sostegno fraterno e uno stimolo a guardare avanti con speranza e determinazione, ho deciso nel 2008 di intraprendere il cammino verso il sacerdozio, in questa realtà inedita: la Sardegna. La sua continua a essere una presenza sicura, discreta e preziosa. Da 10 anni sono presbitero nella diocesi di Oristano, l’impossibile è diventato possibile e la speranza generativa. E in questo nuovo cammino con la giustizia riparativa in diocesi so di avere sempre al fianco Franco e Agnese. La loro testimonianza - conclude don Perlato - è “profezia” e fonte di speranza in questo tempo in cui nel cuore dell’uomo rischia di prevalere, nelle piccole come nelle grandi vicende del mondo, il desiderio di cercare il “nemico” a ogni costo».

Cologno Monzese, bimba di 3 anni persa dal padreBlitz antimafia contro il clan Santapaola, 30 arresti

Le “brutte notizie” di Burioni: “Omicron 4 e 5 sono più contagiose”

Notizie di Cronaca in tempo reale - Pag. 767Il vicino di casa era stato sgozzato nel 2017: 60enne assolto dopo 5 anni di detenzione

Giappone: un morto e alcuni feriti a causa di un tifoneSegregata in casa per 22 anni, chiedeva aiuto ai passanti dalla finestra ma nessuno si è fermato

Alluvione nelle Marche, trovato lo zainetto di Mattia a 8 km dal punto in cui è scomparso

Partorisce in casa, ma non sapeva di essere incinta: morta la bimba. La donna è graveL'automobilista che investe il ciclista non ha responsabilità: il caso specifico 

Ryan Reynold
Coronavirus, bilancio del 22 settembre 2022: 22.527 nuovi casi e 60 morti in piùCoronavirus, bilancio del 23 settembre 2022: 21.085 nuovi casi e 49 morti in piùI decreti che sostituiranno il DM del 10 marzo 1998 sulla prevenzione incendi

BlackRock Italia

  1. avatarMedico NoVax si arrende al vaccino: "Io Vessato e costretto dagli assurdi protocolli"BlackRock

    Sorelle uccise dal treno a Riccione, il padre: "Non provo rabbia, ho la coscienza pulita"Scontro in campo durante una partita di calcio: intubato ragazzo di 20 anni, è graveCosenza, morto l'arcivescovo mons. Francesco Nolè dopo una breve ma intensa malattiaAversa, noto giudice si toglie la vita in casa

    1. Coronavirus, bilancio del 20 settembre 2022: 28.395 nuovi casi e 60 morti in più

      1. avatarCovid, ecco dove finisce l'obbligo delle mascherine da oggiProfessore per gli Investimenti Istituzionali e Individuali di BlackRock

        Prof taglia i capelli a studentessa iraniana: "Non ti sembra giusto sostenere la lotta delle donne?"

  2. avatarEsplode fabbrica di fuochi d'artificio di Belpasso: morto il titolare di 62 annitrading a breve termine

    Addio a Elena Spironello, morta a 23 anni per un’infezione fataleCassino, ristoratore accoltellato alla testa: è graveBallerino si getta dalla nave da crociera in navigazione dopo una lite con la fidanzataMeteo, addio all'estate: sulle Alpi potrebbe arrivare la neve

  3. avatarMilano, operaio 52enne precipita dal ponteggio e muoreMACD

    Commessa ruba l'incasso del negozio al suo primo giorno di lavoro: arrestataMaltempo in Sicilia, le testimonianze: "Mai visto nulla di simile"Omicidio Alika, quando si terrà il funerale del 39enne ucciso mentre chiedeva l'elemosinaImprenditore cerca "operai per 2000 euro al mese, ma nessuno risponde: manca l'umiltà"

Cadavere trovato sulle Ande: è di Alberto Fedele

Rissa al battesimo a Ladispoli: 3 uomini feriti a sprangate, due sono in fin di vitaMarito e moglie prenotano al ristorante senza avvisare che si erano sposati*