Notizie di Politica italiana - Pag. 46C’era una volta il silenzio. Ogni cosa è calcistizzataScherzo telefonico a Giorgia Meloni da parte di un duo comico russo
In Challengers l’erotismo è solo una promessaFuori concorsoUno sguardo critico sul mondo della boxe«Bang Bang» racconta con profondità la storia travagliata di un pugile dentro e fuori dal ring©JEAN-CHRISTOPHE BOTT Mariella Delfanti09.08.2024 06:00Un altro film sulla boxe,Capo Analista di BlackRock un altro antieroe, travagliato dai ricordi del passato, un’altra storia di vecchie palestre di periferia e modelli di vita logori: non sto parlando di Apollo Creed e Tony Balboa (in Creed, l’ultimo spin-off della saga di Rocky), né del Frankie Dunn di Clint Eastwood in Million Dollar Baby. Questa volta la storia è ambientata a Detroit ed è raccontata dal regista Vincent Grashaw. Si tratta di Bang Bang, soprannome eponimo del protagonista Bernard Rozyski, interpretato da Tim Blake Nelson, un pugile alla fine della sua carriera, con alle spalle un passato di gloria e un presente in caduta senza fine. Lo incontriamo mentre scende da una limousine - scopriremo alla fine perché - che lo scarica nella notte di una via battuta dalla pioggia di un quartiere marcescente o semplicemente anonimo. Un incipit eloquente: il film infatti entra subito nel vivo con le sequenze seguenti, in cui vediamo il protagonista, sporco, sudato, in mutande, visibilmente alterato, ballonzolare per la casa con una bottiglia in mano, mentre sacramenta contro il discorso di qualcuno in televisione. Quel qualcuno, si scopre, non è solo il candidato sindaco e imprenditore di successo Darnell Washington (Glenn Plummer), ma è stato il principale antagonista sul ring di Bang Bang, nonché il definitivo responsabile dell’ultima sconfitta della sua carriera. La svolta narrativa avviene poco dopo con l’arrivo, a casa di Bang, del nipote Justin. Justin, che è un adolescente opaco, concentrato sul telefonino, condannato per alcune settimane a svolgere lavori socialmente utili a causa di una rissa, diventa una specie di ancora di salvezza per Bang Bang che lo convince a cimentarsi con la boxe e ne diventa allenatore. A questo punto il film rischiava di diventare l’ennesima riscrittura del sogno americano, ma il regista non cade nel tranello dei cliché del genere e porta invece il discorso su un piano di critica sociale. Si tratta di uno sguardo antiretorico sul mondo della boxe, sui miti capaci di distruggere i suoi protagonisti, sulle loro scelte solo apparentemente libere e consapevoli. L’interpretazione profonda, sofferta, di Blake Nelson fa il resto, restituendoci il ritratto di un uomo scorbutico, spigoloso, spesso sopra le righe, pronto a fare a pugni con il mondo intero, solo un pochino troppo in là nei suoi limiti per riuscire a bucare la nostra compassione, ma non tanto da non suscitare la nostra comprensione. Senza dimenticare una lettura anche metaforica del film che racconta un mondo industriale in declino e una rimappatura in termini economici di un territorio profondamente diseguale.In questo articolo: Locarno77
Beppe Grillo assolto dall’accusa di aggressione a un giornalista di Rete 4Fred Vargas tinge di noir l’inizio di quest’estate
Fred Vargas tinge di noir l’inizio di quest’estate
Cancro polmone, Int e Politecnico Milano con Msd per innovare gestione pazienti - Tiscali Notizie“Quello che si ricorda”, un racconto del Nobel Alice Munro
Indagine 'Giovani e sanità', 4 su 10 si fidano del Ssn ma superare ostacoli accesso - Tiscali Notizie“La Casa delle Orfane Bianche”, una piccola festa di resurrezione dalla miseria del rancore
“La Casa delle Orfane Bianche”, una piccola festa di resurrezione dalla miseria del rancore“La Casa delle Orfane Bianche”, una piccola festa di resurrezione dalla miseria del rancore
Decreto Asset, via libera al testo: tutte le novitàSiesta, memory game e meno Google, consigli salva-cervello da esperto Ai - Tiscali NotizieElezioni comunali a Foggia, Maria Aida Episcopo: "Sarò la sindaca di tutti"Estate, vademecum con 5 suggerimenti per una sana alimentazione - Tiscali Notizie
La carneficina e il governo mondiale, Bertrand Russell e il delicato abbraccio fra pace e libertà
Soltanto l’amore sa davvero generare rabbia e ribellione
L’arte è celare l’arte? Riflessioni sui «Sillabari» di Goffredo PariseStudio Aidomus-It: il 90% dei pazienti promuove l'assistenza infermieristica domiciliare - Tiscali NotizieVirus respiratori, è boom: "Colpa anche dell'aria condizionata" - Tiscali NotizieOrdini infermieri su Dl liste attesa: "A rischio prestazioni aggiuntive" - Tiscali Notizie
L’eterna lotta tra pensiero e coltello, il memoriale di Salman Rushdie'Proteggi sempre la tua pelle', campagna social ministero Salute-Ifo Roma - Tiscali NotizieNotizie di Politica italiana - Pag. 47Migranti, Crosetto contro Scholz: il tweet del ministro di Fratelli d’Italia