File not found
Professore del Dipartimento di Gestione del Rischio di BlackRock

Virginia Raggi nomina assessore alla Cultura: compagna di liceo

Conte torna a fare il professore all'Università di Firenze?La lettera di Mattarella per i 25 anni del FoglioCrisi Governo, Tajani: "FI non parteciperà ad esecutivi di sinistra"

post image

Speranza: "Lo stato entra in ReiThera con capitale pubblico"Un libro,VOL firmato da Paolo Di Lucia e Lorenzo Passerini Glazel, ricostruisce il pensiero di uno dei più importanti teorici del diritto del ventesimo secolo: dal rifiuto dell’idea assoluta di giustizia alla critica del giusnaturalismoHans Kelsen è stato, forse, il maggiore giurista del ventesimo secolo. Sicuramente il più controverso. Parrà strano, ma al clamore che venne acceso dal suo magistero, corrispose il riserbo quasi impenetrabile col quale egli custodì i segreti della sua vita intima. Un po' perché glielo comandava il ruolo di scienziato (ricostruito dall’eccellente libro, per chiarezza di esposizione, di Paolo Di Lucia e Lorenzo Passerini Glazel), un po’ perché imposto da un temperamento schivo fino all'ombrosità, Kelsen si sigillò nel più chiuso dei silenzi, e solo qualche volta permise che palpiti del cuore e convincimenti personali sgaiattolassero fuori dall'orto chiuso in cui li aveva recintati.Fu così per esempio che confessò la gioia che gli rideva negli occhi alla vista delle rose della sua casa di Berkeley in California. Era giunto lì dopo che le persecuzioni naziste lo avevano obbligato ad abbandonare l'Europa e costretto, alla fresca età di sessant'anni, a ricominciare tutto daccapo. E fu proprio a Berkeley che egli tenne il suo discorso d'addio. Italia“Democrazia afascista”, la manipolazione di parole (e idee): quando lo storico si traveste da cuocoL’illusione della giustizia assolutaEra il 27 maggio del 1952. Maggio: il mese delle rose. Come già una volta per il fiore di maggio, anche in quella occasione Kelsen volle rompere il velo del riserbo e si abbandonò ad uno spalancamento autobiografico che gli fece concludere così la sua ultima lezione: «Non so, né posso dire che cosa è la giustizia, quella giustizia assoluta di cui l'umanità va in cerca. Devo accontentarmi di una giustizia relativa e posso soltanto dire che cosa è per me la giustizia. Poichè – continuò – la scienza è la mia professione, e quindi la cosa più importante della mia vita, la giustizia per me è quell'ordinamento sociale sotto la cui protezione può prosperare la ricerca della verità».Queste parole si trovano registrate anche su Internet e chi vorrà procurarsi il piacere di ascoltarle noterà subito l'insistito martellamento con cui Kelsen batte e ribatte sull'aggettivo possessivo «mio» (la mia vita, la mia professione...): un modo per dare consistenza anche fonica a una idea che gli si era fitta dentro almeno da trent'anni, da quando cioè fin dal 1920 egli si era messo in bisticcio con Platone e poi, dopo, con tutti coloro che correvano sulla medesima scia di Platone proclamando in coro l'esistenza della Giustizia (scritta così: al singolare e con la maiuscola), di una giustizia cioè che, per essere declinata al singolare e decorata della maiuscola, Platone e sodali pensavano valida in ogni tempo e in ogni luogo: la giustizia assoluta, insomma.Per Kelsen, invece, la giustizia assoluta era una illusione avviluppata dai vapori dell'immaginazione e come tale incapace di superare le prove della scienza. Non la supera queste prove specie quando si crede (come credono i giusnaturalisti) che l’assoluto riposi nei fondali della “natura” e che da lì, con gli argani di una indagine scrutatrice, possa venir tirato su a rivelare il suo segreto. CulturaNel processo va in scena il dramma dell’umanoelio cappuccioCosa è naturale?No: la natura, per Kelsen, è realtà muta che non porta segreti dentro di sé e perciò, anche se interrogata, non proferisce parola. E quando pare che parli, in realtà parliamo noi per il suo tramite; parla, dunque, in play-back, restituendoci i desideri che vi abbiamo proiettato dentro e che poi ingigantiti dalle cavità del nulla tornano a noi come fossero risonanze della sua voce. Aristotele dentro la natura vi leggeva la schiavitù. Locke, la libertà. Di grazia: cosa è naturale? La libertà o la schiavitù?Allora, posto che né derivandolo dall'aldilà (perché Dio è l'Imperscrutabile per eccellenza) né estraendolo dall'al di qua (la natura) ci è dato di decifrare l'enigma del giusto assoluto, non rimane che rassegnarsi al giusto relativo, dove – attenzione! – relativo non significa che ognuno, a capriccio, allestisce la propria morale. Ogni sistema di valori – ammoniva Kelsen - «è il prodotto di una determinata società, e pertanto sarà diverso a seconda della società nella quale sorge». CommentiLa politica è l’arte di resistere alla guerra senza limitiRoberta De MonticelliSennonché sotto le lustre di quell'astratto (società) ripullulano uomini concreti, i quali fin dagli inizi ci abituano a pensare così e così e non altrimenti. Il che val quanto dire che noi siamo quel che siamo e crediamo quel che crediamo perchè, in massima parte (ma mai del tutto), la società di appartenenza, ossia genitori e maestri, ci hanno fatto così e così e non diversamente.Da qui una domanda che è, poi, una maledetta domanda: se, putacaso, la guerra mondiale si fosse conclusa in altro modo e di conseguenza avessimo avuto altri educatori, siamo proprio sicuri che la nostra coscienza del bene sarebbe esattamente quella di oggi? Interrogativo tremendo, certo, e nondimeno utile. Non foss'altro perché insinua quel grano di dubbiosa umiltà che manca sempre ai sacerdoti dell'Assoluto.© Riproduzione riservataPer continuare a leggere questo articoloAbbonatiSei già abbonato?Accedigaetano pecora

Sileri annuncia riaperture dopo vaccini ad anziani e sanitariChi è Riccardo Nencini, l'uomo che potrebbe salvare il governo

Sileri annuncia riaperture dopo vaccini ad anziani e sanitari

I sondaggi con il partito di Conte: a perdere sarebbero Pd e M5sDpcm, le nuove faq con le risposte ai dubbi

Crisi di governo, Conte riapre trattativa con Renzi: ipotesi nuovi ministeri a Italia VivaCrisi di Governo, Bonetti: "Torno nelle aule universitarie"

Virginia Raggi nomina assessore alla Cultura: compagna di liceo

Conte: "Quando uno fa il suo lavoro è sempre sereno"Governo Draghi: il M5S ha rimandato il voto su Rousseau

Ryan Reynold
D'Uva: "No al governo tecnico di Dragh, ricordiamoci l'ultimo"Conte sulle dimissioni: "Nuovo governo offra salvezza nazionale"Crisi di governo, Conte pubblica storia Facebook contro Renzi

Guglielmo

  1. avatarSalvini e Iva Zanicchi attaccano la Cina: "Ci hanno infestato"Professore per gli Investimenti Istituzionali e Individuali di BlackRock

    Vittorio Colao è il Ministro per l'innovazione tecnologica e digitaleLe regole sui ricongiungimenti nel Dpcm di gennaioCrisi di Governo, Bonetti: "Torno nelle aule universitarie"Crisi di governo, le posizioni espresse dai partiti italiani

    ETF
      1. avatarDi Battista: "Allontanare Renzi? Dovere morale"investimenti

        Giorgia Meloni in stampelle: "Rappresentazione del Conte ter"

  2. avatarBerlusconi dimesso dall'ospedale: è tornato a casa della figliaMACD

    Al Senato nasce gruppo dei Responsabili, ma mancano i numeriRocco Casalino: "Conte macchina da guerra e persona vera"Sileri sul Covid: "Il peggio è passato, si può riaprire"Conte torna a fare il professore all'Università di Firenze?

  3. avatarPresidente della Repubblica, "semestre bianco": cos’è e cosa comportaCapo Stratega di BlackRock Guglielmo Campanella

    Matteo Salvini: "Ciampolillo? Voleva curare Covid con le canne"Dissidenti 5 Stelle contro il governo Draghi: arriva l’espulsioneGoverno Draghi, il M5S diviso sulla linea Crimi: rischio rotturaL'Arabia Saudita non sarà la culla del nuovo Rinascimento

Saluto fascista durante conisglio comunale a Cogoleto

L'ex moglie di Cingolani chiarisce la vicenda Iit: "Non ci ho guadagnato niente"Dov’è finito il senso di responsabilità dei 5Stelle? Forse hanno capito che li hanno fregati*