Chiara Zambelli, Autore a Notizie.itStop auto a benzina e diesel nel 2035, la reazione di Salvini: “Un regalo alla Cina”Cos'è l'approccio Meraki di cui parla Giorgia Meloni
Soumahoro in lacrime: "Mi volete morto ma non ci riuscirete"L'ex portiere,MACD campione del mondo nel 2006, voleva incidere maggiormente: ora starà sempre accanto alla squadra, anche tra un ritiro e l'altro Andrea Elefante e Luigi Garlando 24 luglio - 08:31 - MILANO La mattina del 30 giugno scorso, nel day after della disfatta con la Svizzera, mentre il ct Luciano Spalletti teneva l’ultima conferenza stampa nella triste Iserlohn, il volto da seguire era quello di Gigi Buffon, defilato a sinistra, in prima fila. Spalletti ammetteva le proprie responsabilità con mille clausole ("Però non ho avuto 20 partite a disposizione come altri"), il Capo delegazione diceva tutto stando zitto: delusione, amarezza, ma, soprattutto, sconcerto. Non riusciva ancora a spiegarsi come la Nazionale avesse potuto sciogliersi a quel modo, senza reagire, senza orgoglio, senza sofferenza. Inconcepibile per il più azzurro della storia calcistica, che dalla neve di Mosca all’Apocalisse svedese, passando per la gloria di Berlino, ha sempre spremuto il cuore, cresciuto tra anime forti come Maldini, Gattuso, Cannavaro, Chiellini... Non solo selfie— Ma se in quelle ore l’ex portiere ha meditato di andarsene è stato per un altro sentimento dominante: quello dell’impotenza. Buffon ha avuto la sensazione di parare con le mani legate, mentre gli tiravano addosso da tutte le parti, come gli spagnoli contro Donnarumma. Poco ha potuto per arginare il disastro. Ha speso la sua esperienza parlando spesso ai giocatori, ha provato ad accendere gli animi e le vigilie con i ricordi della sua lunga militanza azzurra. Ma, tutto sommato, la maggior parte delle energie le ha spese a firmare autografi e a sorridere nei selfie. A queste condizioni non sarebbe rimasto. Pretendeva legittimamente un ruolo più operativo, meno rappresentativo, per avere la possibilità di incidere di più e di spendere meglio la propria esperienza. Lo avrà. Gli hanno slegato le mani. Nei giorni scorsi, in una riunione tra il presidente Gravina, il ct Spalletti, il Capo delegazione Buffon e il Coordinatore delle nazionali giovanili Viscidi sono state ridisegnate le funzioni dell’ex portierone che da settembre dovrebbe diventare direttore sportivo del Club Italia. Sarà più vicino alla squadra e al campo, senza invadere le competenze di Spalletti. Sarà attivo anche tra un ritiro e l’altro, tenendo i contatti con i giocatori e con i club. Buffon si è diplomato ds a Coverciano nel febbraio scorso. La figura del ds è comune nella Spagna che ha avuto, per esempio, l’ex portiere José Francisco Molina col il ct Luis Enrique e potrebbe avere presto Mateu Alemany, già carismatico ds del Barcellona. La logica è quella di ricostruire in nazionale i meccanismi di un club. Per questo, molte nazionali, quasi tutte, si sono dotate di un direttore tecnico che assicura la continuità del progetto tecnico, anche nelle rappresentative giovanili e anche se i c.t. cambiano. Il dt Rudi Voller è un cuscinetto potente e operativo tra squadra e federazione tedesca. Determinante anche l’allora dt Oliver Bierhoff al fianco di Joachim Low nella Germania Mondiale del 2014. Nella Svizzera che ci ha tritato, dt è l’ex difensore Pierluigi Tami. Nella Spagna campione d’Europa, il ct Luis De la Fuente ha caldeggiato la promozione di Francis Hernandez, selezionatore delle giovanili spagnole. La Uefa ha appena invitato a Berlino per il 16-17 settembre "gli allenatori e i direttori tecnici" delle Nazionali. Il doppio ruolo è dato per acquisito. Noi facciamo eccezione. A Berlino ci andrà il solo Spalletti. Serve un dt— Perché noi rifiutiamo un ruolo, quello del dt, che le nazionali vincenti hanno? Perché siamo legati a una concezione arcaica del ct: l’uomo della provvidenza cui consegnare la Nazionale chiavi in mano. Si blinda con il suo staff e tutto il mondo fuori. Appena Gravina ha ipotizzato Lippi dt, al Mancio si è impennato il ciuffo. Spalletti difficilmente accetterebbe una figura del genere. E invece ci servirebbe quel salto di maturità professionale che le nazionali top hanno fatto. Un dt non è un badante, non fa la formazione. Non è un rivale, ma un aiuto in più. Ha una visione dall’alto, libera il ct dai rapporti con i federali e nei momenti di crisi tecnica può offrire un confronto prezioso. Solo con i suoi fantasmi, Spalletti si è incartato ed è andato a sbattere. Viscidi, responsabile della filiera giovanile, è arrivato a 7 finali europee e una mondiale con 6 allenatori diversi. Questo è il senso di un dt: curare un progetto tecnico vincente declinato da squadre e mister diversi. La forza della Spagna è la sua identità, il suo stile. Abbiamo un ds, può servirci un dt. Costruiamo anche noi un gruppo di lavoro aperto, moderno e solidale. Lo splendido isolamento della Nazionale maggiore non ha più senso. Il dogma dell’infallibilità del sommo ct pure. Lasciamolo al Papa. Calcio: tutte le notizie © RIPRODUZIONE RISERVATA
Superbonus, Meloni: “Buco da 38 miliardi di euro. La copertura al 110% ha deresponsabilizzato chi la usava”Matteo Salvini denunciato alla Corte Penale Internazionale
L’abuso d’ufficio non è più un reato. Nordio brinda con i colletti bianchi
Governo Meloni prima spaccatura, Ronzulli furiosa: "Fuori dal governo per colpa dei trend topic"La ricetta del governo Meloni sulle pensioni: incentivi a chi lavora oltre i 63 anni
Manovra, aumentano le accise sulle sigarette: +70 centesimiL’importanza per i berlinesi di permettere il topless a tutte
"Il ministro Salvini ha sbagliato ad escluderci dal gruppo di lavoro"Cdm, approvata la Nadef. Meloni: "30 miliardi per affrontare crisi energetica"
Landini durissimo sulla manovra: "Penalizza i più poveri"Sulla manovra Giorgia Meloni scrive sui social: "Orgogliosa del nostro lavoro"Silvio Berlusconi nella Giornata internazionale contro la violenza sulle donne: "Forza Italia c'è"Nadef, il ministro Giorgetti: "Rischiamo di avere inflazione e recessione, un incubo"
Crosetto difende Meloni: "Pescivendola? Superato il confine"
Governo Meloni, via libera al decreto aiuti quater
Migranti, cosa prevede la direttiva del nuovo ministro dell'Interno Piantedosi sulle navi OngTetto del contante a 10mila euro, Giuseppe Conte: "Favorisce evasori e corrotti"La scommessa cinese dei Verdi tedeschiPerfino AfD non sa come gestire le accuse di finanziamento da parte dei russi
Legge di Bilancio, Giuseppe Conte contro gli evasoriGiorgia Meloni su Saviano: "Perché non ritiro la denuncia"La proposta di Mulè dimentica l’antifascismo degli internati militariDichiarazioni sulla Seconda Guerra Mondiale, Calenda attacca Conte