File not found
criptovalute

Sport d'estate, il pericolo dei raggi solari: arriva l'occhiale sportivo di ultima generazione Rudy Project Astral X

Cancro al seno, l'Intelligenza Artificiale può rilevarlo con 5 anni di anticipo: test già in tre ospedali«Multa da 50 euro perché ero a petto nudo in strada appena andato via dalla spiaggia. Così allontanano i turisti, i problemi sono altri»Parigi 2024, Malagò contro gli arbitri di scherma e Macchi li assolve

post image

Il Papa: «In Medio Oriente non si estenda il conflitto». Pace in VenezuelaL’inchiesta sulla morte della giornalista Ilaria Alpi (in foto) e Miran Hrovatin è formalmente ancora aperta: nel 2019 la procura ha chiesto l’archiviazione ma il gip ha disposto nuove indagini,Professore Campanella che risultano tuttora in corso. - ANSA COMMENTA E CONDIVIDI Ilaria Alpi e Miran Hrovatin vengono assassinati a Mogadiscio il 20 marzo 1994. La giornalista del Tg3 realizzava reportage sull’intervento umanitario nella Somalia dilaniata dalla guerra civile, ma seguiva anche il filone dei traffici e degli sprechi che inquinavano la cooperazione italiana. Nonostante le indagini della procura di Roma e di una commissione parlamentare d’inchiesta, la verità sul doppio delitto non è mai emersa. L’unica condanna fu inflitta a Omar Hassan Hashi, riconosciuto come autista del commando da un “supertestimone” somalo. Hashi finì in carcere e ci rimase da innocente per 16 anni. Finché il superteste raccontò a “Chi l’ha visto” di essersi inventato tutto. Tornato in Somalia da uomo libero, Hashi fu ucciso nel 2022 con una carica esplosiva piazzata sotto il sedile della sua auto. L’inchiesta sulla morte di Ilaria Alpi e Miran Hrovatin è formalmente ancora aperta: nel 2019 la procura ha chiesto l’archiviazione ma il gip ha disposto nuove indagini, che risultano tuttora in corso.Le parole del presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, in ricordo di Ilaria Alpi e Miran Hrovatin«Il valore dell'autonomia della stampa libera è sotto attacco in tante parti del mondo. Molti giornalisti pagano con la vita la loro indipendenza dai poteri, la loro ricerca di verità. Il ricordo di Alpi e Hrovatin suona anche impegno, a rimuovere gli ostacoli alla libertà di informazione, ovunque si manifestino».Il racconto di Alberto Calvi, cameraman che l’aveva accompagnata in altre missioni, ma rifiutò di andare con lei per quell'ultima volta - .«La storia di Ilaria Alpi è un giallo con le ultime pagine strappate. Letteralmente. Qualcuno ha sottratto buona parte dei suoi appunti che erano infilati nel suo zaino, sigillato da una collega prima che lo imbarcassero su un C-130 militare. Quando arrivò in Italia alcuni taccuini erano spariti, così come alcune cassette girate da Miran Hrovatin». Il 20 marzo 1994 Alberto Calvi non era a Mogadiscio. C’era andato spesso negli ultimi tre anni, insieme alla giovane inviata del Tg3. Non quella volta. «Ilaria mi chiamò prima di partire, per chiedermi di accompagnarla ancora. Mi disse che aveva tra le mani una cosa importante, che era il servizio della sua vita. Ma il contingente italiano si stava ritirando, sarebbe stato troppo pericoloso. Le dissi di no, e la pregai per un’ora e mezza di non andare nemmeno lei. Ma non sentiva ragioni, era troppo determinata. Doveva andare a verificare un’informazione che le avrebbe permesso di chiudere l’inchiesta che stava portando avanti da tempo sul traffico di armi». Dopo la morte di Ilaria Alpi e di Miran Hrovatin, che in quell’ultimo viaggio in Somalia aveva preso proprio il suo posto, Alberto Calvi entrò in un tunnel di sofferenze. «Ero pieno di dolore e di rabbia, mi trascinavo domande e sensi di colpa. Non è stato facile». Dopo alcuni gravi problemi di salute e un trapianto di fegato, è finito in Portogallo. A Fatima, a cercare risposte, poi a Santiago. «Ho fatto il Cammino portoghese e una volta arrivato in Cattedrale ho ascoltato il Vangelo dell’Amore: ama il prossimo tuo come te stesso. Quel “come” fa la differenza. Per amare gli altri devi prima di tutto voler bene a te stesso. L’ho compreso e tutto è cambiato». Adesso Calvi vive la sua seconda esistenza a Lisbona, da dove può guardarsi indietro con maggiore serenità. «Non ho mai voluto leggere le tante stupidaggini scritte su Ilaria in tutti questi anni – sospira -. Sciocchezze nel migliore dei casi, veri depistaggi in altri. La verità non la conosco, ma so che Ilaria aveva avuto una soffiata quando era stata a Sarajevo, durante il conflitto nell’ex Jugoslavia. Qualcuno le aveva detto che le armi per i croati arrivavano violando l’embargo Onu, e che quelle armi provenivano da una complessa triangolazione via mare fra Lituania, Somalia e Italia. Per questo andò a Bosaso: il traffico passava da quel porto». Una foto scattata dallo stesso Alberto Calvi, cameraman della Rai, in una delle missioni in cui aveva accompagnato la giornalista Ilaria Alpi - Alberto CalviPoco prima di essere assassinata nell’agguato di Mogadiscio, Ilaria Alpi era stata nel nord della Somalia, dove aveva intervistato il sultano Bogor. Un colloquio fatto di domande precise e ficcanti, riguardanti le armi e anche la droga. Ascoltato dalla Commissione d’inchiesta, una decina d’anni dopo, il sultano confermò che la giornalista gli aveva chiesto esplicitamente notizie su queste due “merci”. Se sul primo argomento Bogor svicolò dicendo «lo sapevano tutti», sul secondo finì per chiudersi in un imbarazzato «non lo so» di fronte alle insistenze dei commissari. Il binomio armi-droga è così sempre rimasto sullo sfondo dell’intera vicenda. Manca, però, la “pistola fumante”, che secondo Calvi era appunto contenuta negli appunti e nei video spariti. «Quel che è certo è che noi eravamo là per raccontare la nostra missione umanitaria e militare, ma non ci tiravamo indietro se c’era da denunciare qualche scandalo della cooperazione italiana. Perciò davamo fastidio. Il nodo della questione è che tutta la logistica passava nelle mani di qualche personaggio spregiudicato, che gestiva allo stesso modo affari leciti e illeciti. Basti pensare all’aereo che prese Ilaria per tornare da Bosaso: si viaggiava su velivoli di compagnie che li utilizzavano anche per trasportare il khat (un’erba stimolante molto diffusa nel Corno d’Africa, ndr) dall’Etiopia a Mogadiscio. Avevamo visto con i nostri occhi i carichi di droga arrivare al mercato nel tardo pomeriggio». L’uso “doppio” degli aerei – da un lato per i trasporti umanitari e dall’altro per i vari traffici - fu confermato da un’indagine dell’Onu. In Somalia niente era bianco o nero: esisteva piuttosto una grande zona grigia dove sguazzavano signori della guerra, faccendieri, trafficanti, servizi segreti. Uno scenario complicato dove si muovevamo con grande disinvoltura alcuni italiani. « Mentre Ilaria era a Bosaso fu segnalato in zona persino un agente di Gladio – ricorda Calvi – ma non c’è da stupirsi. È chiaro che lei e Miran sono stati uccisi a sangue freddo perché sapevano qualcosa che non doveva trapelare. Altro che rapina finita male». Calvi si porta dentro queste convinzioni da quel lontano 20 marzo. Insieme a una tenera immagine di Ilaria: «Ricordo ancora quando partimmo per la prima volta nel ’91: io ero già un veterano, lei invece al primo viaggio di lavoro all’estero. La segretaria di redazione mi disse: te la affido, Alberto. Con quei pantaloni larghi e i sandali sembrava indifesa. Invece la semplicità era la sua forza: non indossava la mimetica come alcuni colleghi, si avvicinava alla gente e la convinceva a raccontare. Se uno era seduto, si accovacciava. Gesti come questi fanno la differenza». Infine, la sua dote più rara: «Aveva studiato molto, e il suo era quasi un metodo scientifico. Aveva il piglio della ricercatrice, non inseguiva scoop a effetto. Si prendeva il suo tempo, e andava fino in fondo. E ci sarebbe riuscita, se non l’avessero fermata». ​

Parigi 2024, Tamberi e Jacobs (ma non solo): atletica azzurra è prontaLascia due case in eredità al comune: «Vendetele e date i soldi agli italiani bisognosi». La polemica: «Ci sono anche stranieri poveri»

Autonomia, raggiunte le 500mila firme per il referendum

Università: strategic affairs e gestione relazioni tra privati e Pa, nuovo master Lum a MilanoRisuona ancora l'invito del Papa da Lisbona: «Todos, todos, todos»

Chef dona l'acqua avanzata sui tavoli del ristorante ai cani randagi: «Ogni settimana ne finiscono 35 litri nel lavandino»Arbitro contro l'Italia a Parigi 2024? Malagò: "Ora basta, siamo stanchi"

​MillionDay e MillionDay Extra, le due estrazioni di venerdì 2 agosto 2024: i numeri vincenti

Furti durante le vacanze, la nuova tecnica dei ladri per entrare a casa: «Non chiudete la porta a chiave»Scambiano stramonio per fiori di zucca, tre persone salvate dall’avvelenamento: l'antidoto in tempo record

Ryan Reynold
Frasca: "Il metodo Chinnici è sempre attuale"I Maneskin tornano a Sanremo per far impazzire l'Ariston dopo il tour mondiale: ma in che ruolo? Ecco l'indiscrezioneStrage Bologna, Meloni: «Radici nella destra di governo? Attacchi ingiustificati». Schlein: fa vittimismo

VOL

  1. avatarItalia-Cina, Meloni a Shanghai: "Obiettivo rafforzare cooperazione"Professore Campanella

    Google perde la causa negli Stati Uniti: «Ha violato le leggi antitrust per le ricerche online», Coinvolte anche Apple e SamsungGiulio Barkee: "Collaborazione con Mundys nata da condivisione valori"Sanità: presentato in Senato ddl delega per inserire cure termali a carico SsnDamiano David e Dove Cameron, l'inizio della storia d'amore: «La prima volta che ci siamo incontrati...»

      1. avatarCoda: rattristano le critiche e i malcontenti dopo la morte di Benedetto XVItrading a breve termine

        Haniyeh ucciso a Teheran, Vaez (Icg): "Motivo imbarazzo e dilemma per Iran"

  2. avatarParigi 2024, Italia oro nella spada: azzurre trionfanoMACD

    Russell Crowe conclude il suo tour a Noto: «Ho origini italiane. Torno a casa per il mio antenato di Parma»Marocchini: «La diversità? Fuga in avanti del cervello»Medio Oriente, Iran chiude spazio aereo: attacco a Israele imminente?Caspar David Friedrich: la contemplazione della natura conduce alla croce

  3. avatar​Benedetta Parodi alle nozze d’argento indossa il vecchio abito da sposa: la reazione di Fabio Caressa è dolcissimaETF

    Quando perdere tempo non è tempo persoTony Effe, la nuova collana di diamanti (e un coltello) è un messaggio di sfida: «A morte gli infami». A chi si rivolge?Così il Perdono di Assisi anticipa sulla terra la gioia del ParadisoGerry Scotti, la frecciatina ad Antonella Clerici a Io Canto Family non passa inosservata: la reazione di Michelle Hunziker

Controcorrente con un gran bel diesel: Skoda rilancia la Kodiaq

Aperte le Grotte vaticane per la visita alla tomba di Benedetto XVISito robertovannacci.it non si vende più, la storia di questo dominio web*