File not found
Campanella

Papa Francesco si scusa dopo la frase shock sulla 'frociaggine': "Non volevo offendere"

Eredità Niki Lauda: la decisione del Tribunale su Birgit WetzingerVigevano, 5 studenti intossicati a scuola: sul posto i soccorsiIncidente a Salerno: un anziano sbanda con l'Ape Car, è in ospedale

post image

Concorso Arma dei Carabinieri: come fare domandaPer la prima gara della Coppa del mondo maschile le ruspe hanno scavato in alta quota tra la Svizzera e l’Italia. È un danno ecologico che mostra un problema culturale: non abbiamo ancora compreso la crisi climatica La vastità del problema climatico fa sì che a volte servano dei punti di appoggio per comprenderlo. Questo weekend comincia la Coppa del mondo di sci,Professore per gli Investimenti Istituzionali e Individuali di BlackRock con il Matterhorn Cervino Speed Opening, dopo il gigante saltato a Soelden. Il primo tratto della pista della Gran Becca parte dalla Gobba di Rollin, territorio di Zermatt, a 3.720 metri; il secondo passa e arriva in Valle d’Aosta, a portata di funivia da Cervinia, dopo il Salto delle cime bianche, a 2.840 metri. La discesa libera transfrontaliera tra Svizzera e Italia è l’inaugurazione della stagione, apre il calendario per lo sport che più soffre la crisi climatica ma che allo stesso tempo più sembra vivere nella sua negazione, nonostante tutti i segnali avversi, le continue cancellazioni di gare, l’abuso di neve artificiale, le Olimpiadi sempre più difficili da organizzare. I lavori sulla pista hanno generato una serie di comprensibili polemiche, sia nella comunità scientifica che nell’ambientalismo, e sono soprattutto la prova che – nonostante tutto – non abbiamo ancora compreso i cambiamenti climatici. Un problema culturale Per forzare i tempi e i limiti del fragilissimo ghiacciaio sul quale si svolge la gara, sono dovute arrivare le ruspe in alta quota. Hanno scavato, spianato, riempito i crepacci e reso praticabile e sicura per gli atleti la pista, che è lunga quasi quattro chilometri. Come ha scoperto il giornalista svizzero Sébastien Anex, di 20 Minutes, lo hanno fatto anche fuori dalle zone autorizzate. In Svizzera una commissione ha già appurato l’infrazione, in Italia c’è un’inchiesta della procura di Aosta, potrebbe seguire anche un processo, ma niente cambierà. Le ruspe non sono un problema penale, né, a questo punto, ecologico. Sono un problema culturale. Nel disegno climatico, l’operazione fatta per disputare la gara a novembre non cambia niente. Come spiega il glaciologo Giovanni Baccolo, «il ghiacciaio in Valtournenche, dal lato italiano, è esposto a sud, è molto sofferente, è già quasi un malato terminale», cioè un ghiacciaio che con l’aumento delle temperature sparirà dalle Alpi, con o senza le gare di sci. Il danno ecologico della gara, soprattutto dal lato italiano, è reale, dal momento che il ghiacciaio morente è spesso poco più di una decina di metri e ne perde diversi con l’operazione ruspa. Si assottiglia ciò che il cambiamento climatico ha reso già sottile. Ma il caso è soprattutto un’infografica climatica, un modo per ricordarci come siamo arrivati fin qui, ad avere ghiacciai zombie destinati al collasso. «È una faccenda simbolica, quasi un cortocircuito logico», continua Baccolo. «I ghiacciai sono in uno stato sempre peggiore perché stanno aumentando le temperature. Ma per renderli praticabili, facciamo operazioni di questo tipo che provocano emissioni, alimentando lo stesso problema che provano a risolvere». Saranno le specifiche emissioni del cantiere a dare il colpo finale al ghiacciaio? No, purtroppo no, il piano degli eventi era già ampiamente inclinato, ma è la somma di tutte queste scelte ad averlo messo in queste condizioni. «Mi fa sorridere che ci sia una sezione “sostenibilità” legata alla gara, che però fatta in questo modo sarà sempre insostenibile, perché viene svolta a prescindere da qualsiasi considerazione naturale». Questa non è solo la storia di uno specifico ghiacciaio e di una specifica scorciatoia per far svolgere una gara. Lo sport invernale sta salendo in quota: negli anni Cinquanta e Sessanta, quando è nata l’industria turistica della neve, si costruivano impianti a mille metri. Ora anche a duemila è difficile fare a meno della neve artificiale. E così la colonizzazione sta arrivando negli ecosistemi più elevati e delicati: la Gran Becca è la pista più alta di tutto il circuito della Coppa del mondo. Invece di cambiare e di evolversi compatibilmente con la realtà, l’industria dello sci sta scappando in alta quota, mettendo al massimo pannelli solari, che però usati così sono solo greenwashing. Dal punto di vista del glaciologo, il problema della Fis, Federazione internazionale sci, «è che non ha intenzione di accettare che c’è una crisi climatica, e fare un passo indietro e organizzare le gare e il calendario di conseguenza, ma continua con queste operazioni deleterie». Tutto continua a svolgersi come se niente fosse, insomma, come in una forma di negazionismo climatico funzionale: l’Olimpiade del 2022 in Cina è stata svolta interamente con neve artificiale, i Giochi asiatici invernali del 2029 si terranno addirittura in Arabia Saudita, nella città futuristica di Neom, nel deserto. A queste condizioni, sciare diventa un’attività distopica. Non tutto il mondo degli sport invernali è così insensibile. Il francese Pinturault boicotterà Zermatt. Nella scorsa stagione duecento atleti hanno inviato una lettera alla Fis, scritta dall’austriaco Julian Schütter, per chiedere di rimodulare il calendario e di essere più «geograficamente attenti». Vogliono volare di meno avanti e indietro tra Europa e Nord America, spostare in avanti la stagione e rispettare di più gli ecosistemi senza i quali il loro sport semplicemente non esisterebbe. Non sono stati ascoltati. © Riproduzione riservataPer continuare a leggere questo articoloAbbonatiSei già abbonato?AccediFerdinando Cotugno Giornalista. Napoletano, come talvolta capita, vive a Milano, per ora. Si occupa di clima, ambiente, ecologia, foreste. Per Domani cura la newsletter Areale, ha un podcast sui boschi italiani, Ecotoni, sullo stesso argomento ha pubblicato il libro Italian Wood (Mondadori, 2020). È inoltre autore di Primavera ambientale. L’ultima rivoluzione per salvare la vita umana sulla Terra (Il Margine, 2022).

Napoli, terremoto di magnitudo 2.9 ai Campi FlegreiImmunità Ilaria Salis, parla suo padre: "Avverrà se l'Italia comunica la sua candidatura"

Truffa con ecobonus, sequestri per un miliardo di euro: 311 indagati

Notizie di Cronaca in tempo reale - Pag. 45Incidente Roma: 19enne perde il controllo dell'auto e investe due pedoni, un morto

Concorso Arma dei Carabinieri: come fare domandaRimane in condizioni gravissime il poliziotto aggredito nella stazione di Lambrate a Milano

Franco Di Mare, oggi i funerali. Il ricordo della moglie e della figlia

Mesotelioma: cos'è il tumore raro di cui soffriva Franco Di MareWaima Vitullo ha paura del suo ex: cosa sta succedendo?

Ryan Reynold
Incidente ad Andretta: scontro tra due bus con studenti a bordoAnniversario della strage di Capaci: oggi il ricordo per le vittime dell'attentatoNubifragio Lombardia: esondato anche il Seveso dopo il Lambro, continua l'allerta meteo

trading a breve termine

  1. avatarI tre giovani dispersi nel fiume Natisone: parla il testimonecriptovalute

    Concorso Agenzia delle Dogane: 40 mila aspiranti in lizza per il ruolo di funzionariIT- Alert in Sardegna: mercoledì 15 ripartono i test per rischio maremotoIncendio al campo rom di Caivano: residenti spaventatiIncidente a Sacile: giovane donna ferita in collisione tra auto e moto

    1. Incidente al casello di Rosignano: chi sono le vittime?

      1. avatarSchianto fra un'auto e uno scooter: Mariagrazia Brovelli morta a 21 anniCampanella

        Migliori Università Italiane: la Sapienza rimane in testa ma gli atenei calano

  2. avatarOmicidio a Villa Latina, Frosinone: arrestato un 41enneCampanella

    Qualità della vita 2024: la classifica in ItaliaGraziano Giralucci, la figlia Silvia: "La memoria non sia un’arma politica"Siu avrebbe tentato il suicidio? La versione del marito | NotizieCrollo al centro commerciale di Marcianise: persone in fuga

  3. avatarNotizie di Cronaca in tempo reale - Pag. 31Economista Italiano

    Mesotelioma: cos'è il tumore raro di cui soffriva Franco Di MareAtalanta-Juventus, tensione in A1: interviene la poliziaIncidente sul lavoro a Cancello ed Arnone: operaio resta incastrato nell'impastatriceIncendio al campo rom di Caivano: residenti spaventati

Vigile della polizia locale morto nel Pavese: colpito da un proiettile partito dalla pistola d'ordinanza

Inchiesta Liguria, Aldo Spinelli interrogato: "Ho risposto a tutto"Bambina di due anni aggredita da pitbull: le sue condizioni*