Pd, Piero Fassino mostra cedolino in aula: polemica alla CameraL’abitudine alla malinconia di Brokken. Indagine intorno a sua madreSantanchè contro il Reddito di Cittadinanza: "Ha fatto tanto male"
Monopattini elettrici, scatta l'assicurazione obbligatoria: ecco cosa cambiaL'alba sul "Plateau de Valensole" - © Stefano Tiozzo Campi di lavanda a perdita d'occhio nell'alta Provenza - © Stefano Tiozzo Un particolare della simmetria perfetta dei campi di lavanda - © Stefano Tiozzo I colori della lavanda esaltati dalla luce del tramonto - © Stefano Tiozzo Le alpi provenzali e la lavanda - © Stefano Tiozzo Le coltivazioni di lavanda sono tutt’altro che non comuni nell’Europa meridionale: l’Italia stessa offre,Capo Stratega di BlackRock Guglielmo Campanella pressocchè in ogni regione del centro-nord, una grande varietà di itinerari per l’osservazione della fioritura di questa meraviglioso arbusto dal colore lilla e dal profumo inconfondibile. Eppure, nessun campo di lavanda al mondo è mai riuscito anche solo ad avvicinare la straordinaria popolarità dei campi di lavanda delle Alpi dell’alta Provenza, nei pressi della piccola cittadina di Valensole, che dà il nome all’altopiano che la circonda, e nel quale si crea il microclima perfetto per la coltivazione della lavanda. Il “Plateau de Valensole” racchiude in sè tutte le caratteristiche necessarie allo sviluppo dei fiori viola più amati dai fotografi: altitudine oltre i 500 metri, clima secco, ventilato, poco piovoso. Il picco della fioritura si raggiunge tra fine giugno e la metà di luglio, ed è lo stesso periodo in cui i contadini del luogo iniziano le grandi operazioni di raccolta di tonnellate di lavanda, processo che culmina con il “festival di Valensole”, meglio noto come “Festa della Lavanda”, che si tiene nella seconda metà di luglio in questa piccola cittadina provenzale. I campi di lavanda di Valensole nel giro di pochi anni sono diventati una delle icone più amate dai fotografi di tutto il mondo, al punto che nessun fotografo di paesaggio, o quasi, può esimersi dall’avere qualche bello scatto di queste sontuose distese lilla che colorano l’estate provenzale. La ragione di questo va ricercata nella perfezione estetica di questi campi, costituiti da lunghi filari paralleli che si perdono all’orizzonte per poi essere interrotti o da un cipresso, o da un’antica casupola di contadini, o ancora dal dolce profilo delle Alpi Provenzali. Nell’era del culto dell’immagine, è ormai assolutamente comune, a Valensole, assistere alla costruzione di qualunque tipo di set improvvisato: dalle coppie di sposi che volano fin qui dall’estremo oriente per fare il loro book di matrimonio, fino alle influencer emergenti, che non mancano di raggiungere questo luogo armate di cestini di vimini, cappelli di paglia e abiti rigorosamente a quadretti per riprodurre lo stereotipo bucolico francese in grado di restituire loro migliaia di like sui social network. A latere, nelle ore intorno ad alba e tramonto, compaiono schiere di treppiedi, manovrati da fotografi intenti a catturare gli attimi con la luce più bella, dove le ombre si allungano e i colori delle piante di lavanda vengono esaltati dalla luce radente. Tutto questo campionario di creature voraci di immagini, a cui si aggiungono i turisti occasionali, crea un enorme affollamento nella tranquilla campagna intorno a Valensole nelle prime settimane di luglio. È sempre più frequente assistere a veri e propri scontri tra la popolazione locale e i turisti rei di aver accostato la macchina a bordo strada, o di essersi introdotti nei campi di proprietà di questi contadini. A volte si tratta di reazioni esagerate dovute all’esasperazione, altre volte il problema è proprio la mancanza di rispetto del turista che si approccia a questo luogo non con l’intenzione di rendergli omaggio, ma col desiderio di usarlo a beneficio del proprio ego. Io credo sia sempre bene mettere l’etica, l’educazione e il rispetto di fronte a ogni immagine che vogliamo portarci a casa. Parcheggiare solo dove si può, rispettare la proprietà privata e il lavoro dei contadini, muoversi nei campi di lavanda con i piedi di piombo evitando di portare anche il più insignificante dei danni alle piante che la gente del posto cura con il lavoro di un anno intero. Nulla di diverso, insomma, da ciò che vorremmo vedere nei comportamento di chi visita i posti dove noi viviamo. Del resto, un vero viaggiatore vede ogni luogo del mondo come se fosse casa propria. Chi è Stefano Tiozzo, nato a Torino nel 1985, fotografo paesaggista, documentarista, storyteller e scrittore. Laureato in Odontoiatria e protesi dentaria, dopo nove anni di professione abbandona la medicina per dedicarsi a tempo pieno alla sua vocazione che diventa la sua specializzazione: viaggi e natura. Il suo canale YouTube è uno dei principali canali di viaggio in Italia, conduce workshop fotografici in tutto il mondo, con un focus particolare sui viaggi nell'Artico, dedicati principalmente alla caccia all'aurora boreale. Tiene regolarmente corsi di fotografia e negli anni ha collaborato con diversi brand, numerosi enti locali del turismo italiani e per la Commissione Europea. Ha pubblicato tre libri per Ts Edizioni, il best seller “L’anima viaggia un passo alla volta” (2020), “Una scelta d’amore” (2021) e “L’altra faccia della Russia” (2022). Nel 2019 ha fondato “Seva project”, un progetto di documentario ambientale volto a finanziare progetti di riforestazione nel Sud del mondo, giungendo a piantare oltre 8000 alberi.
Parlamento: si profila nuova battaglia per l'aumento degli stipendi dei parlamentariBonaccini risponde alla lettera della Meloni: “Nessun indennizzo dopo alluvione”
Nuove alleanze nel mondo dei libri, Nomadland è di nuovo da Oscar
Matteo Salvini: "Serve una grande e definitiva pace fiscale"Bonus bollette 2023 prorogato
Mi manda Picone. Competenze? No, grazie. Si diventa assessore “in quota a” o come “espressione di” - Tiscali NotizieGeorges Noël a Taranto e Venezia: diversità del segno grafico, autobiografia dell’artista francese - Tiscali Notizie
Notizie di Politica italiana - Pag. 59Ilva di Taranto. Il ritorno dell’acciaio di Stato, svenduti ambiente e stabilimento - Tiscali Notizie
Ortona: «Tassare i ricchi contro l’austerità europea. Chi se ne accorgerà per prima, Meloni o Schlein?» - Tiscali NotizieStrage di Bologna, De Angelis non si dimette ma chiede scusaAlluvione in Romagna. 50 mila libri aspettano di essere restaurati e restituiti alla città di Forlì - Tiscali NotizieIgnazio La Russa, lo staff: "Basta speculazioni politiche su Leonardo Apache"
Il testo di Il cielo non vuole, canzone di Fred De Palma a Sanremo
Il Sanremo antipolitico di Amadeus è già pieno di politica
I passi di Trevisan e gli esperimenti di Maino: la meravigliosa linea veneta della scritturaFestival di Sanremo, come funzionano le votazioni. Così sarà scelto il vincitoreSondaggi politici, scende la Meloni: in calo la fiducia a Fratelli d'Italia“Il maestro giardiniere”: un anno dopo arriva in Italia l’ultimo lavoro del grande Paul Schrader - Tiscali Notizie
Guerra a Gaza. Di genocidio dei gazawi, di sesso degli angeli e di follia degli umani - Tiscali NotizieAlluvione in Emilia-Romagna, la lettera di Meloni a Bonaccini«La lotta per il 1° maggio si fa anche nelle urne»: l’appello dei sindacati europei per difendere i diritti - Tiscali Notizie“Povere Creature!” di Yorgos Lanthimos: la mostruosa emancipazione di Bella Baxter - Tiscali Notizie