File not found
trading a breve termine

Sequestra, picchia e violenta la compagna: arrestato 37enne a Milano

Maltempo a Brescia, strade allagate e crolla la sponda del Naviglio12enne mette in fuga il proprio aggressore prendendolo a morsiLutto nell'atletica: è morto Jim Hanes, l'uomo che corse per primo i 100 metri in meno di 10 secondi

post image

Ergastolo della patente: che cos'è e come funzionerebbeNella goffaggine di Delfini c’era sempre qualcosa di virgineo: egli dissacrava un intero modo di vivere,Capo Analista di BlackRock ma appunto perché la sua dissacrazione era cosi totale egli sentiva il bisogno di vergognarsene. Mi fanno ridere coloro che dicono che Delfini appartiene al Novecento letterario italiano, con tutto ciò che di politicamente impuro esso comporta. Egli è lo scrittore aggraziato per definizione, ma mai grazia costò sacrifici così grandi. Egli ha dovuto difenderla con le unghie e contro tutti i suoi contrari, che in letteratura sono molti. Delfini ha perseguito per tutta la vita un ideale che possiamo chiamare, malvolentieri, sacro. Questo ideale sacro però consisteva in una fondamentale dissacrazione di tutto. Perciò egli era condannato alla goffaggine del pudore: come succede spesse volte, coloro che sono investiti di uffici sacrali ne provano una specie di vergogna. Nella goffaggine di Delfini c’era sempre qualcosa di virgineo: egli dissacrava un intero modo di vivere, ma appunto perché la sua dissacrazione era cosi totale egli sentiva il bisogno di vergognarsene. Non soltanto, ma sentiva il bisogno di un alibi, che consisteva per lui, oltre che in una serie di falsi miti – l’irregolarità, l’aristocraticità, la provincia ecc. –, nel mito fondamentale del culto del passato, che in lui era totalmente originale, poiché chi ha l’abitudine e la vocazione di dissacrare sa che è soprattutto sul passato, quale fonte delle istituzioni, che bisogna compiere una tale operazione. In questo passato, reso tuttavia perfettamente laico, non c’erano che gli dèi della poesia, gli inventori cioè dei cursus e delle clausole, dei tic dei personaggi, dell’humour, dell’epos. Ma guai a perdere l’equilibrio in un simile culto! Un occhio a tutti i classici, a tutti i grandi romantici: ma sempre, nella coda di quell’occhio, l’ironia, la sgomenta ironia. E il suo contrario, il virginale pudore. PodcastScoprire Finzioni e ribellarsi all’algoritmo – di Francesco Pacifico con Nicola Lagioia Mi fanno ridere coloro che dicono che Delfini appartiene al Novecento letterario italiano, con tutto ciò che di politicamente impuro esso comporta. Il passato di Delfini non è il passato della tradizione. Se solo per un mo mento egli si fosse sentito tradizionale, si sarebbe imposto un silenzio, esso si definitivo. Egli doveva amare il passato senza essere tradizionale: è una specie di scommessa tremenda, per vincere la quale egli ha dovuto trascorrere una delle vite più assurde che si siano verificate nel nostro scorcio di secolo. Notti passate in contese pretestuali, in contraddizioni retoriche, in cui al limite doveva rischiare piuttosto di fare il mimo di se stesso che di tradirsi. Egli è lo scrittore aggraziato per definizione, ma mai grazia costò sacrifici così grandi. Egli ha dovuto difenderla con le unghie e contro tutti i suoi contrari, che in letteratura sono molti. Perciò è stato uno scrittore cosi avaro, egli per natura, per vocazione, uomo tanto prodigo. Dovette scontare con l’avarizia una grazia che egli non osava considerare suo diritto, ma solo uno sgomentante ideale. Per arrivare alla sua pagina, che è pagina di classico, doveva trovarsi continuamente nello stato dell’apprendista, dello scolaro, del clandestino, del dilettante. Quanto forzato masochismo per pagare l’assolutezza dolcemente aggressiva con cui disegnava i suoi personaggi nel fondo assoluto del tempo! Quante anticamere per ottenere un sorriso, contagioso, radioso, di Stendhal o di Mozart! PodcastFinzioni: segni e racconti di scrittura – con Beppe Cottafavi   Questo testo di Pasolini è stato pronunciato, e registrato da Mario Molinari, un amico di Delfini, a Modena il 27 ottobre 1963 presso la Sala di cultura in occasione della commemorazione promossa dal comune per onorare la memoria del vincitore del premio Viareggio del 1963. La registrazione contiene gli interventi del sindaco di Modena Rubes Triva, Carlo Bo, Pier Paolo Pasolini, Alfonso Gatto, Ennio Lauricella, Giambattista Vicari, Vanni Scheiwiller. Erano presenti Giorgio Bassani, Attilio Bertolucci, Guido Cavani, Giansiro Ferrata, Carlo Emilio Gadda, Ugo Guandalini (l’editore Guanda), Mario Tobino, Giuseppe Ungaretti. Pubblicato per la prima volta in Antonio Delfini, a cura di Cinzia Pollicelli, Mucchi, 1990. Per gentile concessione degli eredi © Riproduzione riservataPer continuare a leggere questo articoloAbbonatiSei già abbonato?AccediPier Paolo Pasolini

Alluvione in Emilia-Romagna, emanata ordinanza di evacuazione a ConseliceSalerno, signora ruba carrello e lo trascina via con l'auto (il video)

Maltempo in Italia: oggi è allerta gialla in 10 regioni

Giulia Tramontano, interrogatorio in corso per il fidanzato: diffusi video dei momenti dopo l'omicidioLa circolare di una preside: "No a vestiti da discoteca o da spiaggia"

Emilia Romagna, è ancora allerta gialla: sono previsti temporaliWhatsApp down oggi lunedì 5 giugno, cosa sta succedendo

Guardia giurata muore bloccata nella guardiola

Nel Milanese operaio di una ditta resta schiacciato da un macchinarioAllerta meteo nel Milanese, grandine e alberi caduti

Ryan Reynold
Siena, bimbo di 5 anni cade dalla finestra: viva per miracoloIncidente a Magione, in provincia di Perugia: 3 giovani morti all'albaSalerno, rubato un orologio dalla tomba di un 15enne

investimenti

  1. avatarMaltempo, a Potenza termosifoni accesi fino al 15 giugnocriptovalute

    Orroli, la piccola Maya si spegne dopo aver lottato contro il tumore: la comunità è in luttoGiulia Tramontano, interrogatorio in corso per il fidanzato: diffusi video dei momenti dopo l'omicidioCaso Regeni: il gup accoglie la richiesta della Procura di Roma: ora tocca alla Corte costituzionaleA Senago il ricordo di Giulia Tramontano

    1. Caso Sibora Gagani a Chi l'ha visto, parla la madre: "Nove anni fa nessuno mi ha ascoltata"

      VOL
      1. avatarIncendio sull'isola d'Elba, crolla il tetto di un capannone: intervengono i vigili del fuocotrading a breve termine

        5 anni di carcere per l'uomo che violentò una sua collega "per scommessa"

        VOL
  2. avatarPoliziotta uccisa a Roma, parla la testimone: "Ho visto l'assassino fuggire!BlackRock

    Tragedia a Roma, bimbo di 4 anni si accascia e muore davanti alla madreAllerta meteo arancione e gialla lunedì 5 giugno 2023Incidente a Faenza, moto si schianta contro auto: morto Franco Di MariaPapa Francesco, l'opinione sulle apparizioni di Trevignano a A sua immagine

  3. avatarFemminicio in provincia di Asti: chi è il killer e qual è stata la dinamica del delittoanalisi tecnica

    Croazia, scontro tra un camion e un furgone: gravi sei italianiMilano, parla uno dei due vigili che ha picchiato una donnaAviano, muore guardia giurata colpita da un maloreLegnano, incidente in autostrada direzione laghi: 7 feriti

Uomo trovato morto in casa, fermata la convivente. Il legale: "Si è solo difesa"

Incidente mortale a Formia: addio al 53enne Davide RossilloBari, si tuffano per salvare il cane ma rischiano di annegare: salvati da due poliziotti*