"Conte si assuma responsabilità tracollo", lettera di fuoco 11 ex eletti M5S in difesa di GrilloBriatore a Napoli con Crazy Pizza: i prezzi fanno discutereOlimpiadi | Pagina 12 di 12
Puigdemont torna a Barcellona, scatta operazione 'Gabbia' ma lui non si trovaANSA COMMENTA E CONDIVIDI Lasciare in eredità ad altri un pezzo di se stessi,ETF letteralmente. È la scelta dei donatori di organi e tessuti che viene presa ogni anno in Italia da sempre più cittadini e che nel 2023 ha permesso di arrivare al record di 4.466 donazioni e 1.667 trapianti: mai così tanti eseguiti a livello nazionale. Con questi numeri, rispettivamente in crescita del 15,2 e 14,2 per cento sul 2022, e un tasso di 28,2 donatori ogni milione di abitanti, l’Italia si aggiudica il secondo posto in Europa. La scalata della classifica dei Paesi più virtuosi nella donazione è stata certificata oggi dal report del Centro nazionale trapianti. Meglio di noi nel continente, l’anno scorso, ha fatto solo la Spagna con un tasso di 48,9 donatori ogni milione di abitanti. Dietro l’Italia restano invece Francia, Regno Unito e Germania.La classifica degli interventi per organo e ospedaleIn testa alla lista degli organi trapiantati nel nostro Paese c’è il rene. L’anno scorso in Italia ne sono stati impiantati 2.244, di cui 346 regalati da donatori in vita che – verificata la compatibilità con il ricevente – hanno subito l’intervento chirurgico per operare lo scambio. Al secondo posto delle donazioni riuscite è invece il fegato: i trapianti di quest’organo nel 2023 sono stati 1.701; mentre la terza posizione spetta al cuore, che l’anno scorso è stato impiantato a 370 persone: il 46,2 per cento in più rispetto al 2022. La struttura che ha realizzato il numero maggiore di interventi (457) è stata la Città della salute e della scienza di Torino, seguita dall’Azienda ospedaliera universitaria di Padova e il Policlinico Sant’Orsola di Bologna. «I dati – ha commentato il ministro della salute Orazio Schillaci – confermano la generosità degli italiani e l’eccellenza del nostro sistema trapiantologico per qualità degli interventi e sicurezza dei processi. Continuiamo a promuovere la cultura della donazione». In crescita anche la donazione di tessuti A trainare l’accelerazione dei trapianti è stata anche la messa a punto della tecnica di intervento da donatore a cuore fermo, che amplia la platea di organi disponibili rispetto al tradizionale trapianto da donatore a cuore battente. Con il nuovo metodo nel 2023 sono stati eseguiti 444 trapianti: praticamente il doppio rispetto al 2022. Numeri incoraggianti anche per quanto riguarda i trapianti di midollo e del microbiota intestinale, quest'ultimo in sperimentazione in 10 ospedali italiani che nel 2023 lo hanno impiantato in 214 pazienti. Si consolida anche la crescita dell’attività di donazione (15.327, +24,4%) e trapianto (24.944, +15,2%) di tessuti, più numerosi ma non meno preziosi di un organo. Le cornee indispensabili per riparare problemi visivi sono le più donate, seguita da tessuto muscolo scheletrico, pelle e membrana amniotica, particolarmente utile per le ustioni.Accorciate (di poco) le liste d'attesaIl rapporto fa il conto anche di quante persone hanno espresso una dichiarazione positiva alla donazione degli organi: si tratta di 12.778.291 italiani, di cui quasi 2 milioni e mezzo ha dato il suo assenso nel 2023 in sede di rinnovo della carta d’identità elettronica. L’ottima comunicazione tra le terapie intensive – che lo scorso anno hanno segnalato 3.092 potenziali donatori (+ 16,2% rispetto al 2022) e permesso a 1.400 organi di essere prelevati, trasportati e impiantati in ospedali di regioni diverse – ha fatto il resto e permesso di accorciare, anche se solo del 2 per cento, la lista di attesa dei 7.941 italiani che attendono un organo nuovo e compatibile. Pur celebrando i successi del sistema, il direttore del Centro nazionale trapianti Giuseppe Feltrin non nasconde ciò che non va: «Sull’ancora insufficiente disponibilità di organi per il trapianto pesano due fattori. Il primo riguarda il tasso di opposizione rilevato nelle terapie intensive e rianimazioni del nostro Paese, in crescita dell’1% rispetto al 2022 e, ormai da tempo, stabilme intorno al 30% dei casi. Il secondo fattore chiama in causa la donazione da vivente, ancora troppo poco sviluppata rispetto ad altri Paesi europei».
"Disagio e stallo in M5S", il senatore Trevisi passa a Forza ItaliaParigi 2024, oggi Italia-Turchia semifinale pallavolo: orario tv e streaming
Harris presenta Walz e lancia sfida: "Siamo underdog ma vinceremo"
Catalonia, operation 'Cage' launched to capture PuidgemontMercati, rimbalzo positivo per la Borsa di Tokyo: Piazza Affari in positivo
Netanyahu si prepara a rispondere all’Iran. Gli Usa mettono in guardia sull'escalation del conflittoLe ore del lutto e della rabbia: Iran e alleati valutano la risposta
Parigi 2024, Jacobs trascina Italia in finale 4x100Iran-Israele, il mondo è in ansia: Netanyahu pensa all’attacco preventivo
Iran, decine di arresti per l’omicidio di Haniyeh tra intelligence e militariIsraele sotto massima allerta: si teme una potenziale guerra totaleMattarella ha promulgato il decreto carceriLinkedIn, il grande assente dalle campagne elettorali
Conegliano, terribile incendio al market Aumai: le cause del rogo
Caldo afoso ancora da bollino rosso, oggi 10 città bollenti: ecco quali
Londra, polizia avverte: "Badate ai vostri figli stasera"Punture zanzare: cause e rimediOlimpiadi, la reazione di Guram Tushishvili dopo la sconfitta nel judo: è stato cacciatoCarceri, blitz Radicali davanti a ministero Giustizia con mani sporche di sangue
Modena, donna trovata morta sul letto di casa: dramma o omicidio?Rana Reider, chi è l'allenatore di Jacobs accusato di molestie La fatica di essere Alice D’Amato: i sacrifici invisibili delle ginnasteIsraele vs Hamas: origini del conflitto e possibili scenari