File not found
analisi tecnica

Riso vialone nano: ritirati lotti per potenziale rischio chimico

 22enne morto in fabbrica, lo zio: "Il suo sogno era sposarsi"Milano, 17enne sotto la metro alla fermata Cadorna, è graveMatteo Messina Denaro: le fasi dell'indagine che hanno portato all'arresto

post image

Esce dal bar per spostare l'auto in divieto ma è ubriaco e viene denunciato in manovraAla Adine,investimenti al centro, accolto da Davide e Beatrice, con le figlie Chiara e Francesca e i rispettivi fidanzati, nell’ambito del progetto Intersos “Pagella in tasca” - Web COMMENTA E CONDIVIDI Ala Adine ha 18 anni e come tanti ragazzi della sua età pensa al futuro. A Torino frequenta un corso di formazione in meccanica industriale che gli darà un lavoro garantito. Il passato lo vuole lasciare alle spalle. Il dolore preferisce non raccontarlo. «La sua strada è ben segnata», si augura Davide Dentico, 57enne, impiegato nel commerciale. Insieme alla moglie Beatrice Zampieri, grafica di 54 anni, e alle figlie Chiara di 28 e Francesca di 23, ha accolto in casa Ala Adine quando di certezze sul futuro non ne aveva affatto.A 17 anni il giovane è andato in affido in questa famiglia grazie a “Pagella in tasca”, un progetto dell’associazione Intersos, realizzato con il sostegno della Conferenza episcopale italiana (nell’ambito della campagna “Liberi di partire - Liberi di restare”), della Fondazione Migrantes, di Acri e della Fondazione Compagnia di San Paolo. Adesso il percorso è a carico del Comune di Torino.Ala Adine e altri 34 minori non accompagnati, scappati dalle persecuzioni in Sudan e rifugiati in un campo in Niger gestito da Unhcr, sono arrivati in Italia attraverso un canale di ingresso regolare con un visto per studio. È il progetto virtuoso dei corridoi umanitari. «L’avvicinamento ad Ala Adine è stato graduale. All’inizio era molto teso, si sentiva un ospite. Più avanti, un ospite gradito. Adesso è parte della famiglia, anche se rimane un ragazzo timido e sulla nostra storia preferisce lasciar parlare noi», spiega Davide Dentico.Quella di Ala Adine e della sua famiglia affidataria è una parabola che mostra un’integrazione possibile, ma non ancora abbastanza praticata. In fuga da quando aveva 14 anni, Ala Adine ha attraversato il deserto fino alla Libia, dove ha lavorato come bracciante. Intercettato dai membri dell’Unhcr, è entrato nel campo per rifugiati di Agadez, in Niger. Grazie alla sua forte motivazione allo studio, qui è stato selezionato per il progetto “Pagella in tasca”.In Italia, in un anno, Ala Adine non ha appreso solo la lingua e il mestiere di meccanico, ma aspetti di sé che prima non avrebbe potuto neppure esprimere. «A casa ho sempre tele, pennelli e colori. Era curioso, così gli ho spiegato un po’ di tecniche e l’ho portato a vedere musei e mostre. Si è innamorato di Mirò — ricorda orgogliosa la madre affidataria —. Lo scorso Natale, ha voluto riprodurre i quadri dell’artista per donarli ai nostri amici e parenti. Ha un grande talento artistico».Ora che sono maggiorenni, «i ragazzi possono prolungare l’affido e studiare con un sostegno economico di 550 euro al mese fino ai 21 anni», precisa Elena Rozzi, responsabile del progetto per Intersos. Hanno ottenuto lo status di rifugiati e dopo cinque anni (anziché 10 come per gli altri immigrati residenti) potranno chiedere la cittadinanza. In quanto rifugiati, non dovranno presentare il certificato di nascita né quello penale, difficili da recuperare nel loro Paese. «Per parlare con loro di cittadinanza è ancora presto — aggiunge Rozzi —. Non so cosa decideranno, ma la cittadinanza dà diritti in più che in realtà tutti vogliono».Le ragioni della fuga dal Sudan si capiscono dalle loro storie. C’è per esempio Said (nome di fantasia), nato nel Darfur e cresciuto in un campo per sfollati interni. Da bambino aiutava già un medico in ospedale. Quando aveva 13 anni, le milizie janjaweed (i miliziani filogovernativi impegnati nella guerra civile del Darfur, ndr) hanno ucciso e torturato alcuni membri della sua famiglia. Said è scappato in Libia, dove è stato detenuto per cinque mesi. Nel 2020, è riuscito a fuggire in Niger. Quando Intersos lo ha intercettato ad Agadez, Said non aveva mai avuto la possibilità di frequentare regolarmente la scuola. In Italia, spera di poter diventare un medico.All’arrivo dei miliziani, Abdoul (un altro nome di fantasia) aveva invece 14 anni. Al villaggio, in cui abitava con la sua famiglia, reclutavano forzatamente i ragazzi. Così è andato in Libia. Ha lavorato per otto mesi in un ristorante, ma se chiedeva una paga veniva picchiato. Prima di avere asilo in Niger, aveva potuto frequentare solo la scuola coranica. Oggi sogna di diventare un informatico.Sono desideri comuni, che adesso possono diventare realtà. Sullo sfondo, un percorso di integrazione che sarebbe auspicabile per tutti quei minori ancora in viaggio, alla ricerca di un posto da chiamare casa.

Avvocata uccisa dal compagno, l'ha soccorsa un clochard che accusa "l'indifferenza"Violenza su una 14enne: 4 giovani verso il giudizio

Covid, via libera al vaccino Omicron 4 e 5 ai bimbi di 5-11 anni: la circolare del Ministero della Salute

Alessia Dicuonzo muore a 23 anni otto mesi dopo l'incidenteCerignola, bambino di 8 anni muore in casa dei suoi

Incidente sul lavoro in Umbria: uomo morto mentre puliva un vetroIncendio in un appartamento a Nuoro: morto il proprietario

Bimbo picchiato a Ventimiglia: aggredito in strada il compagno della nonna

Elicottero lancia caramelle su festa di bambini: 8 feritiAndava al lavoro la donna colpita da un’anziana che si è buttata dal terzo piano

Ryan Reynold
Castel di Casio, incidente in monopattino: 13enne investito mentre attraversa la stradaIncendio nella notte a Casoria: bruciate auto in sostaL'inverno è arrivato ed ecco quanto durerà il gelo polare sull'Italia

MACD

  1. avatarMorta di meningite a 27 anni, la madre: "Delirava e chiedeva aiuto"criptovalute

    60enne scomparsa a Olbia: coppia accusata di omicidioIncidente d'auto mentre torna dal lavoro: 37enne morto a pochi metri da casaIncidente nel casertano: un morto e tre feritiAdolescente picchia in strada una coetanea, gli amici: "Dalle i calci in testa"

    1. Caso Denise Pipitone, i genitori: “Chiedete a Matteo Messina Denaro se sa qualcosa”

      VOL
      1. avatarBimbo di due anni lasciato in macchina: denunciati i genitoricriptovalute

        Lesione tumorale al cervello, intervento da manuale al Papardo

  2. avatarImbocca la rotatoria contromano e si schianta contro un'altra auto: morto un 47enneBlackRock Italia

    Notizie di Cronaca in tempo reale - Pag. 597Incidente sul lavoro in Umbria: uomo morto mentre puliva un vetroBimbo picchiato a Ventimiglia, il padre: “Pronto a querelare chi si è scagliato contro me e sua madre”Martina Scialdone: la dinamica del femminicidio

  3. avatarNapoli, addio a Luigi Perrotta, quartiere in luttoBlackRock Italia

    Chieti, una crociera premio per chi fa spesa in paeseUdienza per le stragi del '92: Messina Denaro forse in videoconferenzaAuto in fiamme nel piazzale di una concessionaria: 5 vetture distrutteGuardia giurata aggredita e picchiata al pronto soccorso

Notizie di Cronaca in tempo reale - Pag. 605

Perde il controllo dell'auto e finisce contro un muro: ferito un uomoCadavere ritrovato sulle sponde del Tevere: è di una ragazza 20enne*