Morta 15enne a Brindisi: pochi giorni prima era andata in ospedale per un forte mal di testaIncendio a Catanzaro, famiglia distrutta: morti 3 fratelli, ferite altre 4 personeAccordo difesa-procura per la morte di Luana D'Orazio, le dure parole della madre
Poliziotto contromano per inseguire un motorino, tampona un'auto: multatoLa produzione non è solo una minaccia per gli ecosistemi e la biodiversità,trading a breve termine ma anche per il clima. E dietro la lentezza del processo politico ci sono gli stessi interessi che fermano la transizione energetica: la plastica è il grande piano delle B dell’industria dei combustibili fossiliQuesta settimana parte a Ottawa, in Canada, il nuovo round dei negoziati Onu per arrivare a un accordo internazionale sulla plastica. Erano partiti quasi due anni fa in Kenya con ambizione e ottimismo, entrambe condizioni che sembrano essersi sgonfiate con il tempo.A guidare il nuovo round sarà il ministro canadese dell’Ambiente, Steven Guilbeault, che di recente ha provato a smuovere questo immobilismo. «Diversi paesi sembrano essersi dimenticati delle ambizioni originarie, cioè l’intenzione collettiva di un trattato che avesse armi per combattere l’inquinamento da plastica ed eliminarlo entro il 2040», ha detto Guilbeault in un’intervista a Climate Home.Questo accade nonostante quella contro la plastica sia una delle sfide ambientali con più consenso pubblico a supporto. Un sondaggio pubblicato nel report People vs Plastic di Greenpeace ha misurato che il sostegno internazionale ad azioni radicali è dell’82 per cento.Coalizione trasversaleGuilbeault non ha menzionato i paesi né gli interessi che si stanno opponendo a questo accordo. Ma tra i più ostili c’è una coalizione trasversale. Gli Stati Uniti hanno chiesto che il trattato non sia «legalmente vincolante», mentre tra gli oppositori più feroci ci sono l’Arabia Saudita, l’Iran e la Russia, che di recente si è opposta a «qualsiasi enfasi su misure restrittive alla produzione o al commercio di plastica», cioè le uniche che potrebbero avere un’efficacia su scala globale a un flusso da 400 milioni di tonnellate ogni anno, di cui solo il 9 per cento viene effettivamente riciclato.«Non ne usciremo riciclando» è il mantra dell’Agenzia ambiente dell’Onu che sta guidando il negoziato, ma è un’idea che non sembra fare presa sui paesi contrari all’accordo.La produzione di plastica non è solo una minaccia per gli ecosistemi e la biodiversità, ma anche per il clima, e dietro la lentezza del processo politico ci sono gli stessi interessi che fermano la transizione energetica: la plastica è il grande piano delle B dell’industria dei combustibili fossili.Il grande piano BSecondo un nuovo rapporto del Lawrence Berkeley National Laboratory, la plastica rappresenta il 12 per cento della domanda globale di petrolio e l’8,5 di quella di gas. Il risultato è che questo materiale compromette il clima quanto 600 centrali a carbone e rappresenta il 5 per cento delle emissioni globali di carbonio. Ed è un settore che oggi sta vivendo una traiettoria di crescita esponenziale: senza un trattato che fermi la produzione di plastica vergine, questa si troverà a raddoppiare o addirittura triplicare entro il 2050.A quel punto le emissioni di plastica nel 2050 sarebbero di 6,78 gigatonnellate, l’equivalente di 1.700 centrali a carbone. Se anche trovassimo il modo di avere una produzione elettrica interamente decarbonizzata entro la metà di questo secolo, l’aumento della materia plastica si troverebbe a vanificare molti di questi sforzi, consumando tra il 15 e il 19 per cento di tutto il nostro budget di carbonio a disposizione per rispettare l’accordo di Parigi. Oggi le bottiglie e le stoviglie di plastica sono uno dei principali ostacoli al rispetto degli impegni internazionali sul clima.In vista del negoziato di Ottawa, che prende il via domani, 23 aprile, anche un network di 160 istituti finanziari ha invitato i governi a creare le condizioni per avere questo accordo internazionale sulla plastica. Oggi la traiettoria di aumento della produzione è del 4 per cento ogni anno, per mettere l’economia circolare globale in linea con l’accordo di Parigi servirebbe, secondo i dati del Lawrence Berkeley National Laboratory, iniziare a ridurre la produzione del 12 per cento ogni anno, un risultato che può essere raggiunto solo con un trattato ambizioso e vincolante. Non solo l’accordo internazionale sulla plastica sarebbe il più importante in materia ambientale dai tempi dell'accordo di Parigi, ma ormai ne rappresenta anche una sua fondamentale integrazione per poter funzionare.© Riproduzione riservataPer continuare a leggere questo articoloAbbonatiSei già abbonato?AccediFerdinando CotugnoGiornalista. Napoletano, come talvolta capita, vive a Milano, per ora. Si occupa di clima, ambiente, ecologia, foreste. Per Domani cura la newsletter e il podcast Areale, ha un podcast sui boschi italiani, Ecotoni, sullo stesso argomento ha pubblicato il libro Italian Wood (Mondadori, 2020). È inoltre autore di Primavera ambientale. L’ultima rivoluzione per salvare la vita umana sulla Terra (Il Margine, 2022).
Interrogato nella notte l'accoltellatore di Assago: le accuse contro di luiSuicidio all'ospedale di Catania: paziente si toglie la vita lanciandosi dal balcone
Quali sono le cause dell'incidente in elicottero a Foggia
Treviso, Miriam Ciobanu travolta e uccisa da un'auto: 23enne alla guida ricoverato sotto chocSe ne va in giro con una katana nell'auto, i carabinieri lo fermano
Picchia e minaccia il padre anziano: "Sei vecchio, ti ammazzo, devi morire"Morte Miriam Ciobanu, chi era la 22enne investita nel trevigiano
Chat erotica mentre guidava e donna investita: pena patteggiataMeteo, ci si avvia verso un Halloween caldo. Attese perturbazioni a inizio novembre
Bari, 19enne travolto e ucciso da una 29enne a pochi metri da casaAnziano cade a testa in giù in un tombino ad Ascoli Piceno: morto annegatoPadova, calabroni attaccano gruppo di runner: 48enne in ospedaleFidanzati uccisi a Lecce, trovate immagini pedopornografiche nel computer di Antonio De Marco
"Mi avete venduto un telefono senza Whatsapp": ragazza aggredisce commessa ad Arezzo
Incendio a Catanzaro, famiglia distrutta: morti 3 fratelli, ferite altre 4 persone
Webcam nei bagni delle ragazze all'Università di Savona: rimossa dopo la denuncia socialBimbo maltrattato dai genitori va a scuola con i lividi sul viso: la maestra avverte la poliziaMorta 15enne a Brindisi: pochi giorni prima era andata in ospedale per un forte mal di testaMorte Miriam Ciobanu, chi era la 22enne investita nel trevigiano
Avellino, percepiva RDC e scommetteva fino a 300 mila euro, assoltaAuto esce di strada e va a sbattere contro un muretto: feriti quattro ventenniCovid, i medici no vax potranno tornare al lavoro prima della fine della sospensioneAssalto a un portavalori in autostrada A14: auto in fiamme messe di traverso sulla carreggiata