Cutro, chiusa l'inchiesta per il naufragio: "Tragedia si poteva evitare"Polonia, aereo militare precipita durante il volo: pilota morto nell'incidenteGiacomo Bozzoli tradito dall'aria condizionata: gli errori che hanno permesso il suo ritrovamento
Tragedia in Salento, morto sub di 57 anni: ha avuto un malore improvvisoFratelli d’Italia vorrebbe prorogare fino al 2025 la norma che esenta gli amministratori da responsabilità erariali per colpa grave. Mettendo a rischio i controlli sul Pnrr. Le regole europee per l’utilizzo dei fondi del Recovery Fund,MACD infatti, prevedono che ci sia un controllo sulla gestione finanziaria anche «per colpa grave». «In questa fase di attuazione del Pnrr è sentita l’esigenza di rafforzare e non di depotenziate le funzioni della magistratura contabile», è la posizione di Paola Briguori, presidente dell’Associazione magistrati contabili. La Corte dei conti è in agitazione: tra le file della maggioranza, infatti, sono fortissime le pressioni per prorogare ancora il cosiddetto scudo erariale. Ovvero, un salvacondotto che solleva da responsabilità contabili gli amministratori pubblici nel caso della «colpa grave». In questo modo, fatte salve le condotte volontarie (dolose), la perseguibilità a titolo di colpa grave si riduce alle mere omissioni, che sono una minoranza. La norma nasce nel 2020 ed è stata inserita nel decreto legge Semplificazioni firmato dal governo Conte 1: doveva servire in via eccezionale e con durata di un anno come alleggerimento delle pressioni sulle amministrazioni nel periodo difficile della pandemia. Poi lo scudo erariale è stato prorogato da Draghi fino al 30 giugno 2023, con due finalità: incentivare l’azione della pubblica amministrazione, urgente dopo anni di emergenza sanitaria e in una fase di fragilità economica, ed evitare che il lancio dei progetti del Pnrr vengano frenati dalla burocrazia difensiva. Poi, però, chi gestisce denaro pubblico deve tornare ad essere responsabile delle sue azioni, anche nel caso di colpa grave. la nuova proroga Invece, dopo un primo tentativo saltato nel decreto Milleproroghe, un nuovo emendamento di Fratelli d’Italia al decreto Pnrr punta a prorogare ancora lo scudo fino al 31 dicembre 2025. Di qui la forte preoccupazione dei magistrati contabili, che in tutte le sedi istituzionali e nelle audizioni a partire dal giugno 2021 hanno fatto presenti i profili problematici di una previsione di questo tipo, proprio nell’ottica della corretta gestione dei fondi Pnrr. Le regole europee per l’utilizzo dei fondi del Recovery Fund, infatti, prevedono che ci sia un controllo sulla gestione finanziaria ed azioni di contrasto agli abusi non solo in chiave penale, ma anche di recupero delle somme e di risarcimento del danno nel caso in cui vengano impiegate illecitamente anche «con colpa grave». Proprio il caso che proroga punta a sottrarre dal controllo della Corte dei conti. Il rischio, però, è quello di una incompatibilità tra diritto italiano e diritto dell’Unione europea, con enormi incertezze applicative. Per questo la Corte dei conti, che è l’organo chiamato a vigilare sulla corretta gestione dei fondi, ha subito lanciato l’allarme. «Chiediamo con urgenza al Governo un tavolo di confronto sul tema più ampio della responsabilità erariale, emerso non solo in riferimento al Pnrr. Il nostro Paese deve dotarsi di un quadro di norme che permettano agli amministratori, soprattutto a quelli locali, di guidare e gestire la cosa pubblica con più serenità e speditezza», ha detto Paola Briguori, presidente dell’presidente dell'Associazione dei magistrati della Corte dei conti. In una delibera della giunta esecutiva dell’associazione, infatti, si sottolinea come lo scudo erariale, al momento della sua applicazione, sia «esposto al rischio di incostituzionalità o di rinvio pregiudiziale alla Corte di giustizia». E che la magistratura contabile non potrà far altro che rinviare alla Corte costituzionale o alla Corte di giustizia «tutte le istruttorie sui fatti che ricadono nel regime dello scudo erariale». Del resto, anche il presidente della Corte dei conti, Guido Carlino, nella sua relazione di inaugurazione dell’anno giudiziario ha lanciato l’allarme: «permangono perplessità sulle norme che hanno previsto limitazioni alla perseguibilità delle condotte gravemente colpose», col rischio di creare «situazioni propizie alla dispersione delle risorse pubbliche, specialmente di quelle legate al Pnrr» e «determinando un clima favorevole per l’infiltrazione della criminalità organizzata». Anche se l’emendamento è arrivato da FdI, secondo fonti interne alla maggioranza le maggiori pressioni per approvarlo sarebbero arrivate dalle file della Lega e di Forza Italia. Il via libera, però, non è ancora certo. La paura della firma A sostenere la necessità di ridurre le responsabilità sia erariali che penali con il ridimensionamento dell’abuso d’uffico ci sono soprattutto gli amministratori locali: la cosiddetta “paura della firma” rischierebbe infatti di far rimanere nel cassetto contratti di appalto per realizzare il Pnrr. Questa paura, secondo Briguori, andrebbe però ridimensionata. «Il richiamo alla paura della firma è talvolta un alibi per non fare», che rischia di «imputare all’azione della magistratura contabile i comportamenti di ritardo dell’azione amministrativa». Anzi, la paura della firma dovrebbe «spingere a fare bene quando si utilizzano risorse pubbliche, perchè rappresenta un freno all’illegalità e un incentivo all’efficienza». Da parte della Corte dei conti arrivano però aperture: l’Associazione magistrati vorrebbe un confronto su una riforma generale della responsabilità amministrativa e un processo ampio di semplificazione dei quadri normativi di settore. Tuttavia, «in questa fase di attuazione del Pnrr è sentita l’esigenza di rafforzare e non di depotenziate le funzioni della magistratura contabile», è la posizione di Briguori. © Riproduzione riservataPer continuare a leggere questo articoloAbbonatiSei già abbonato?AccediGiulia Merlo Mi occupo di giustizia e di politica. Vengo dal quotidiano il Dubbio, ho lavorato alla Stampa.it e al Fatto Quotidiano. Prima ho fatto l’avvocato.
Drammatico incidente in moto sulla via Appia a Latina: morto motociclista, in gravi condizioni la compagnaNapoli, scossa di terremoto nel Vesuvio: sisma di magnitudo 2.3
Nizza, incendio in un edificio: 7 morti, tra loro 3 bambini
Milano, concorsi pilotati in Statale: l'infettivologo Galli condannato per falsoElezioni in Francia, ballottaggi: aperti i seggi per il secondo turno
Svizzera, operaio italiano cade da un tetto: morto a 47 anniScontro frontale tra due auto: un morto e sette feriti
Irlanda, elicottero si schianta contro un edificio: ci sono mortiMaltempo in Italia: la Protezione Civile dirama l'allerta gialla in quattro regioni
Joe Biden si è ritirato dalla corsa alle elezioni Usa: "Lascio"Tragedia ad Ancona, 42enne trovato morto in casa in una pozza di sangue: indagini in corsoVentimiglia, scopre migranti nel suo tir: camionista li prende a frustateNato, il punto del vertice a Washington: "40 miliardi per l'Ucraina"
Mirabella Eclano, ecco i nomi dei quattro ragazzi morti nell'incidente stradale
Neonato di 3 mesi picchiato dal padre: ricoverato d'urgenza con lesioni alla testa
Femminicidio Giulia Cecchettin: il 23 settembre la prima udienza del processo a Filippo TurettaSvizzera, operaio italiano cade da un tetto: morto a 47 anniNotizie di Esteri in tempo reale - Pag. 9Lancia un gatto dal ponte e posta il video: cosa rischia l'autore del gesto?
Omicidio Pierina Paganelli, continuano le indagini sul movente del delitto: l'ultima telefonata della donna ai figliIncendio in un appartamento a Reggio Emilia: morto il cane del proprietarioDue persone decedute in Puglia a causa del caldo killer: oltre 40 gradi registratiTragedia a Tignale, guida alpina precipita per 45 metri in una gola