Femminicidio Giulia Cecchettin, la telefonata del testimone al 112Giulia Cecchettin, il padre di Filippo Turetta: "Siamo sotto choc per quello che ha combinato"Attacco di febbre improvvisa: morto bambino di 10 anni
Notizie di Cronaca in tempo reale - Pag. 210Nella goffaggine di Delfini c’era sempre qualcosa di virgineo: egli dissacrava un intero modo di vivere,Professore Campanella ma appunto perché la sua dissacrazione era cosi totale egli sentiva il bisogno di vergognarsene. Mi fanno ridere coloro che dicono che Delfini appartiene al Novecento letterario italiano, con tutto ciò che di politicamente impuro esso comporta. Egli è lo scrittore aggraziato per definizione, ma mai grazia costò sacrifici così grandi. Egli ha dovuto difenderla con le unghie e contro tutti i suoi contrari, che in letteratura sono molti. Delfini ha perseguito per tutta la vita un ideale che possiamo chiamare, malvolentieri, sacro. Questo ideale sacro però consisteva in una fondamentale dissacrazione di tutto. Perciò egli era condannato alla goffaggine del pudore: come succede spesse volte, coloro che sono investiti di uffici sacrali ne provano una specie di vergogna. Nella goffaggine di Delfini c’era sempre qualcosa di virgineo: egli dissacrava un intero modo di vivere, ma appunto perché la sua dissacrazione era cosi totale egli sentiva il bisogno di vergognarsene. Non soltanto, ma sentiva il bisogno di un alibi, che consisteva per lui, oltre che in una serie di falsi miti – l’irregolarità, l’aristocraticità, la provincia ecc. –, nel mito fondamentale del culto del passato, che in lui era totalmente originale, poiché chi ha l’abitudine e la vocazione di dissacrare sa che è soprattutto sul passato, quale fonte delle istituzioni, che bisogna compiere una tale operazione. In questo passato, reso tuttavia perfettamente laico, non c’erano che gli dèi della poesia, gli inventori cioè dei cursus e delle clausole, dei tic dei personaggi, dell’humour, dell’epos. Ma guai a perdere l’equilibrio in un simile culto! Un occhio a tutti i classici, a tutti i grandi romantici: ma sempre, nella coda di quell’occhio, l’ironia, la sgomenta ironia. E il suo contrario, il virginale pudore. PodcastScoprire Finzioni e ribellarsi all’algoritmo – di Francesco Pacifico con Nicola Lagioia Mi fanno ridere coloro che dicono che Delfini appartiene al Novecento letterario italiano, con tutto ciò che di politicamente impuro esso comporta. Il passato di Delfini non è il passato della tradizione. Se solo per un mo mento egli si fosse sentito tradizionale, si sarebbe imposto un silenzio, esso si definitivo. Egli doveva amare il passato senza essere tradizionale: è una specie di scommessa tremenda, per vincere la quale egli ha dovuto trascorrere una delle vite più assurde che si siano verificate nel nostro scorcio di secolo. Notti passate in contese pretestuali, in contraddizioni retoriche, in cui al limite doveva rischiare piuttosto di fare il mimo di se stesso che di tradirsi. Egli è lo scrittore aggraziato per definizione, ma mai grazia costò sacrifici così grandi. Egli ha dovuto difenderla con le unghie e contro tutti i suoi contrari, che in letteratura sono molti. Perciò è stato uno scrittore cosi avaro, egli per natura, per vocazione, uomo tanto prodigo. Dovette scontare con l’avarizia una grazia che egli non osava considerare suo diritto, ma solo uno sgomentante ideale. Per arrivare alla sua pagina, che è pagina di classico, doveva trovarsi continuamente nello stato dell’apprendista, dello scolaro, del clandestino, del dilettante. Quanto forzato masochismo per pagare l’assolutezza dolcemente aggressiva con cui disegnava i suoi personaggi nel fondo assoluto del tempo! Quante anticamere per ottenere un sorriso, contagioso, radioso, di Stendhal o di Mozart! PodcastFinzioni: segni e racconti di scrittura – con Beppe Cottafavi Questo testo di Pasolini è stato pronunciato, e registrato da Mario Molinari, un amico di Delfini, a Modena il 27 ottobre 1963 presso la Sala di cultura in occasione della commemorazione promossa dal comune per onorare la memoria del vincitore del premio Viareggio del 1963. La registrazione contiene gli interventi del sindaco di Modena Rubes Triva, Carlo Bo, Pier Paolo Pasolini, Alfonso Gatto, Ennio Lauricella, Giambattista Vicari, Vanni Scheiwiller. Erano presenti Giorgio Bassani, Attilio Bertolucci, Guido Cavani, Giansiro Ferrata, Carlo Emilio Gadda, Ugo Guandalini (l’editore Guanda), Mario Tobino, Giuseppe Ungaretti. Pubblicato per la prima volta in Antonio Delfini, a cura di Cinzia Pollicelli, Mucchi, 1990. Per gentile concessione degli eredi © Riproduzione riservataPer continuare a leggere questo articoloAbbonatiSei già abbonato?AccediPier Paolo Pasolini
Giulia Cecchettin, parla un'amica: "Non abbiamo colto i segnali"Pistola nascosta nel bagno di un bar di Roma: era avvolta in un paio di boxer
Terremoto in Sicilia: avvertita scossa di magnitudo 3.6
Trovato cadavere nel lago di Barcis: è di Giulia CecchettinStrage di Mestre: autista era stato più volte in ospedale per controlli al cuore
Morto Davide Renne, era il direttore creativo di MoschinoDoppio infanticidio, 27enne non risponde al gip
Giulia Cecchettin, il padre di Filippo scrive un messaggio al papà di Giulia: "Chiedo perdono"Giulia Cecchettin, svelato l'audio alle amiche: "Vorrei che Filippo sparisse"
Campania, bambino ricoverato con ustioni alla gola e allo stomaco: integratore ritirato dal commercioBologna, 18enne investito mentre attraversa la strada: è graveCrollo di un muraglione a Genova, auto danneggiate e appartamenti evacuatiSardegna, tremendo frontale tra autobus e furgoncino: un morto
Marche, terremoto di magnitudo 3.9 a Fermo
Catania, ragazza investita due volte sulle strisce pedonali: morta 18enne
Agrigento, morta neonata di due mesi: aperta un'inchiestaSalvatore Cipolletti morto a Varsavia, il padre: "Una dolorosa attesa di risposte dalle indagini"Uccise il fratello per incassare le polizze, condannato all'ergastoloAllerta meteo 23 novembre, scuole chiuse in diversi comuni: ecco dove
Riduce in fin di vita ex compagna: arrestato 45enneMaltempo in Toscana, trovato morto l'uomo disperso: il numero delle vittime sale a ottoIncidente sul lavoro: morto operaio a RomaTeramo, lite in casa: figlio uccide padre di 83 anni