File not found
analisi tecnica

Elezioni legislative in Francia, commento di Giorgia Meloni: "Netta affermazione di Le Pen"

Giorgetti fissa l'obiettivo all'Abi: "Non serve manovra lacrime e sangue”Machado, abbiamo già le prove per affermare la verità - Tiscali NotizieL’università di Padova conferisce la laurea alla memoria a Giulia Cecchettin

post image

Arriva il tornado, il vento fortissimo: guardate che fine il rimorchio del camion - Tiscali NotizieI ragazzi di Neve Shalom Wahat al-Salam - Neve Shalom Wahat al-Salam COMMENTA E CONDIVIDI «Volevo che i miei figli nascessero qui. Dovevano ricevere lo stesso insegnamento fondamentale che ho avuto io. Di che cosa si tratta?VOL Della scoperta che in questa terra, in Israele come in Palestina, non c’è una storia unica ma tante storie. Storie da ascoltare e soprattutto in cui vivere, storie da attraversare e esserne attraversati per poi riuscire a tenerle insieme». Thelma, tre mesi, dorme mentre la madre, Neria Mark, parla nel grazioso appartamento al primo piano: il suono della sua voce la rassicura. Il fratellino, Nathan, tre anni, è all’asilo, in attesa di compiere l’età per frequentare la “scuola della pace”: una primaria dove piccoli ebrei e arabi studiano insieme nelle due lingue, spaziando da una cultura e l’altra.Proprio per questo, prima della sua nascita, Neria e il suo compagno hanno lasciato Tel Aviv e si sono trasferiti a Neve Shalom Wahat al-Salam, villaggio di trecento famiglie ebree e palestinesi, a una quarantina di minuti d’auto sulla strada per Gerusalemme. Per Neria è stato un ritorno: la giovane esperta di medicina cinese era nata nell’oasi di pace – questo il significato di Neve Shalom-Wahat al-Salam –, creata nel 1972 dal coraggio di padre Bruno Hussar.L’incontro con Neria e Shirin,che hanno deciso di trasferirsi nel villaggio per consentire ai propri figli di crescere in un luogo di dialogo: «Non volevamo che armi e scontri avvelenassero la loro infanzia»​Lo stesso è accaduto a Shirin Najar, la prima bimba di origine palestinese venuta alla luce nella comunità nel 1980: «Mi è sempre toccato essere una pioniera. Il che non è facile. Sono cresciuta da sola. Non c’erano altre bambine. Solo cinque maschietti ebrei» racconta in perfetto italiano, imparato durante un corso a Bergamo. Come Neria, anche Shirin ha studiato a Tel Aviv. «All’Università ebraica, dove di nuovo ero l’unica allieva araba della classe. Eravamo nel mezzo della Seconda intifada e alcuni compagni erano soldati. Non volevo creare tensioni, così evitavo di commentare la situazione e mi tenevo tutto dentro». La decisione di tornare, però, l’ha maturata molto dopo. «Quando mi sono sposata, sono andata a vivere con mio marito a Gerusalemme. Abitavamo proprio a pochi passi dalla moschea di al-Aqsa. Un posto bellissimo e, insieme, tremendo. L’aria era perennemente satura di violenza. Era violenta la presenza soffocante dei soldati. Era violenta la reazione della gente asfissiata. Nel 2018, poi, una delle tante operazioni israeliane su Gaza, aveva infiammato il Ramadan. Il mio figlio maggiore, Yussef, che all’epoca aveva quattro anni, per andare all’asilo camminava nelle strade sempre sul punto di esplodere, con i militari in assetto anti-sommossa e i canti dalle finestre di lode ai “martiri”. Non volevo che quell’odio gli avvelenasse l’infanzia e, soprattutto, la giovinezza. Volevo che conoscesse un altro modo per opporsi all’ingiustizia. Che potesse spezzare l’ingranaggio bellico, non finirne strangolato. Così siamo venuti qui» aggiunge Shirin, mentre guarda la scolaresca intenta a camminare fra gli alberi dell’oasi. La maestra glieli indica e pronuncia i nomi in ebraico e in arabo. I piccoli, in coro, ripetono. Una scena poco comune in un Paese dove, ancora, appena l’1 per cento degli studenti dei due popoli condivide il medesimo percorso educativo. «Quello è Abed al-Salam, il mio terzogenito. Come Yussuf e, il secondo, Mohammed, studia in questo istituto. Mariam, la più piccola, va ancora all’asilo. È stata la scelta giusta». Un’ulteriore conferma la giovane mediatrice l’ha ricevuta dopo la tragedia del 7 ottobre: «Siamo ancora storditi. Anche perché il dramma continua con la guerra a Gaza, ad appena trenta chilometri di distanza. Ogni giorno sentiamo gli allarmi, il rombo degli aerei che scagliano le bombe… Dopo il massacro, ci siamo sentiti persi, in balia di emozioni fortissime, contrastanti, difficili da esprimere. Eppure abbiamo deciso di farlo. Di continuare a parlarci, tutti, israeliani e palestinesi, anche a costo di dire qualcosa di sbagliato. Fin dal primo giorno ci siamo riuniti per dirci quello che provavamo, fosse rabbia o dolore o paura. In quel momento ho capito perché Neve Shalom-Wahat al-Salam è tanto speciale: qui non dobbiamo nasconderci, qui possiamo parlare, qui non abbiamo timore dell’altro». «Devo credere nella pace. E la comunità mi aiuta a farlo, anche quando il resto sembra andare a rotoli – le fa eco Neria –. Mi mostra che c’è ancora una possibilità di vita per Israele e Palestina. Non volevo che i miei figli crescessero senza».Tutti possono sostenere un progetto di ricostruzione della pace in tempo di guerra in Medio Oriente. Si tratta della scuola elementare bilingue e binazionale di cui parliamo qui a fianco, la prima in Israele dove studiano insieme bambini ebrei e bambini palestinesi, all’interno dell’Oasi della pace, il villaggio di Neve Shalom Wahat al-Salam. I lettori di Avvenire potranno incoraggiare il progetto “Ricostruire la speranza” anche con un piccolo contributo ad Avvenire - La voce di chi non ha voce Banco Bpm Iban IT05Y0503401 741000000012201, causale Donne per la pace. Per le donazioni non è possibile fruire della detrazione in sede di dichiarazione dei redditi. Si ringrazia l’Associazione italiana Amici di Neve Shalom Wahat al-Salam (www.oasidipace.org).

Notizie di Politica italiana - Pag. 5Frane nel sud dell'India, almeno 63 morti nel Kerala - Tiscali Notizie

Non solo gol. L’impegno di Drogba per una Costa d’Avorio migliore

Si apre l’anno giudiziario e la giustizia ribolleIlaria Salis, la richiesta dell'Ungheria, il padre: "Ce lo aspettavamo"

Bollette della luce, a quale fornitore è assegnato chi non passa al mercato libero, provincia per provinciaTorna Les Plages Électroniques 2023 sul fantastico porto di Cannes

Gaza, i soccorritori a Khan Yunis: "Recuperati 300 cadaveri" - Tiscali Notizie

Cooperazione Italia e Unicef insieme per gli studenti libanesi - Tiscali NotiziePresidente Iran,efficaci le azioni degli Houthi per la Palestina - Tiscali Notizie

Ryan Reynold
Debora Faravelli, Autore a Notizie.itVideo inediti, inchieste, interviste, approfondimenti e personaggi - Pag. 15 cose che non sai sulla gravidanza

MACD

  1. avatarScholz su Giorgia Meloni: "All'estrema destra, differenze evidenti"BlackRock Italia

    Elezioni in Regno Unito: le reazioni dei politici italianiLa Libia rimpatria 369 migranti verso Nigeria e Mali - Tiscali NotizieIlaria Salis, la richiesta dell'Ungheria, il padre: "Ce lo aspettavamo""Café Ida. Una saga dalla Ciociaria alla Scozia", il nuovo libro di Alberta Riccardi

    1. Attacco a Beirut, la grande nuvola di fumo sulla capitale libanese - Tiscali Notizie

      1. avatarStrage di Southport, il dolore di Taylor Swift: "Sono sotto shock" - Tiscali NotizieETF

        Assalitori a volto coperto uccidono un uomo nella chiesa italiana di Istanbul

  2. avatarIl presidente dell’Anm: «La stampa deve dare notizie vere. La banca dati della Dna è preziosa»VOL

    Scuola e UniversitàÈ stato di diritto una detenuta ammanettata in udienza?Abbattuto l’orso M90 in Trentino. L’ordine dato da FugattiNovità libri 2019: i migliori su amazon

  3. avatarReeves, 'le finanze Gb hanno un buco da 26 miliardi' - Tiscali NotizieBlackRock

    Arrestato in Francia il boss Marco Raduano, evaso un anno fa dal carcere di NuoroTajani chiama la leader dell'opposizione venezuelana - Tiscali NotizieFox, Trump e Harris testa a testa negli stati in bilico - Tiscali NotizieÈ morta Maria Fida Moro, primogenita del leader Dc ucciso dalle Br

Cassano sulla violenza di genere: «L’indipendenza economica favorisce la libertà di denuncia»

Pozzolo, lo stub è positivo: il deputato aveva tracce di polvere da sparo sulle maniIl centrodestra ripropone i test psicoattitudinali per i magistrati*