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Casi covid, adesso anche Pechino rischia un nuovo lockdownLugano sudLe colonne (non di fumo) fanno spostare i pompieriA Melide il corpo cittadino crea un’altra sede distaccata dopo quella all’aeroporto di Agno – L’obiettivo è sempre lo stesso: avere un avamposto da cui partire per garantire un intervento più rapido e non perdere tempo negli ingorghi – L’anno scorso l’attività dei militi è stata «particolarmente gravosa»La nuova sede al Centro intervento FFS sarà pronta per l'inizio del 2025. © Ti-Press / Pablo Gianinazzi Valentina Coda31.07.2024 06:00Gira che ti rigira c’è traffico un po’ dappertutto. Sai che novità. Un conto,VOL però, è se a rimanere bloccati sono gli automobilisti, un altro gli enti di primo intervento. Per contrastare questa difficoltà, soprattutto in direzione del Malcantone, dal 3 luglio dell’anno scorso è attivo un distaccamento dei pompieri luganesi all’aeroporto di Agno che consente loro di essere più rapidi e presenti in quei territori. La novità, in questo caso, è che essendoci colonne chilometriche anche a sud della città, il traffico ha spinto i pompieri a creare un secondo distaccamento, stavolta a Melide.«Situazione difficoltosa»La novità è contenuta nel rapporto di attività 2023 del Corpo civici pompieri di Lugano. Un documento che ripercorre, punto per punto, interventi di soccorso (ci torneremo tra poco) e servizi forniti alla popolazione, oltre a gettare uno sguardo alle attività future. «Per sopperire alla problematica legata alla difficoltosa situazione viaria presente a sud della città, in special modo per quanto riguarda la bretella autostradale in entrambe le direzioni e la Forca di Capo San Martino, con la densa zona industriale e commerciale di Pambio-Noranco e Grancia e l’aumento costante dell’urbanizzazione dei Comuni convenzionati – leggiamo nel rapporto –, il Comando pompieri ha identificato come soluzione la creazione di un secondo distaccamento dislocato a Melide, al Centro intervento FFS».E questo anche – se non soprattutto – per rispettare i tempi di intervento, oltre che per rafforzare la collaborazione con i pompieri aziendali presenti in quel luogo. La soluzione, concordata con la Città di Lugano, verrà implementata all’inizio del 2025. Un discorso simile, lo ricordiamo, era già stato fatto nel 2022, quando per ovviare al problema del traffico nel Malcantone, la Città di Lugano aveva proposto una soluzione che avrebbe garantito un intervento più rapido delle luci blu, ovvero creare un distaccamento all’aeroporto di Agno. Dalla sua apertura, il 3 luglio 2023, ha totalizzato una settantina di interventi.Numeri non da pocoMa com’è stato il 2023 per il Corpo civici pompieri di Lugano, che funge da centro di soccorso cantonale per i ventiquattro Comuni convenzionati della Valle del Vedeggio e del Malcantone? «Particolarmente gravoso» viene precisato nel rapporto. Parliamo infatti di 1.598 interventi e di 2.936 servizi prestati alla popolazione per un totale di 4.534 prestazioni fornite. Numeri mica da poco, ecco.Ma andiamo a vedere nel dettaglio quanti e quali sono stati questi interventi di soccorso. I militi sono stati impegnati in 608 casi che riguardavano il fuoco, 477 la disinfestazione, 177 interventi ABC (atomico, biologico o chimico) e 97 salvataggi. Per quanto riguarda le prestazioni fornite alla popolazione, quasi la totalità (2.656 su 2.936) era destinata al servizio igiene. Diversi, come visto, gli interventi riguardanti il fuoco. Ad esempio, vengono segnalati l’incendio boschivo sul Monte Brè di febbraio, diversi incendi dolosi a Mezzovico a giugno e l’incendio al Convento Salita dei Frati di ottobre. Sul fronte ABC, invece, vengono ricordati un intervento chimico a Bedano, una fuga di acido cloridrico a Mezzovico e la presenza di monossido di carbonio ad Astano. Per gli interventi riguardanti i salvataggi, il rapporto d’attività parla di una persona disabile bloccata nel fango a Pregassona, di un cervo caduto in una piscina ad Agra, di una frana con ricerca di persone a Monteggio e di un cavallo caduto in un dirupo a Carona.In questo articolo: Luganese

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