File not found
Capo Analista di BlackRock

Emilia Romagna, caduto elicottero con 4 persone a bordo

Greenpeace segnala la presenza di acqua contaminata da Pfas in LombardiaMorto il ciclista Arturo Gravalos: aveva un tumore al cervelloLa città di Pontedera dice addio all'ex studente 20enne che voleva diventare un cantante

post image

La madre lo rimprovera perché ha sempre il cellulare in mano, lui le sferra un pugnoDopo 400 milioni di dollari in pandemia e 6 premi Oscar,Guglielmo la saga di Dune arriva nelle sale con una seconda parte più politica. Il regista canadese lavora sul legame tra fanatismo e colonialismo più di Lynch, viceversa attratto dall’aspetto mistico «Semplice. Senza fronzoli». È il consiglio che viene dato a Paul Atreides per affrontare il rito di passaggio dei Fremen, la cavalcata dei vermi della sabbia. È anche il consiglio che potrebbe essersi dato Denis Villeneuve incominciando questo secondo capitolo di Dune, la saga di Frank Herbert che sembrava impossibile da adattare (bene) per il grande schermo: il primo film, uscito nel 2021, ha finito per incassare più di 400 milioni di dollari – un risultato non male in tempi di Covid – e vincere sei premi Oscar. Dune parte II, in uscita il 28 febbraio, ha mantenuto la promessa: dalla fase che Villeneuve aveva definito «più contemplativa» in un’intervista con Total film, si passa all’azione. E la storia procede dritta, senza finire vittima delle proprie stesse illusioni – un rischio molto alto, con un testo ricco di visioni che anticipano il futuro.Viste le proporzioni dell’impresa, con un budget di 122 milioni di dollari, sembra un controsenso sostenere che Villeneuve sia rimasto sul semplice. Un cast di attori tra i più richiesti oggi, che va da Timothée Chalamet (Paul Atreides), a Zendaya (Chani, la donna Fremen di cui Paul si innamorerà), a Florence Pugh, a Anya Taylor-Joy, per non parlare di Javier Bardem, Léa Seydoux, Christopher Walken. Nuovi set costruiti, ma anche battaglie, persone che cavalcano vermi giganti attraverso il deserto.Eppure, il regista canadese ha mantenuto il suo centro. È l’adattamento più politico del romanzo che è, al suo cuore, un testo sui meccanismi del potere, sul controllo delle risorse e sui fanatismi, che più volte lo stesso Herbert ha indicato come un pericolo per la società. Un materiale vastissimoIl primo film si è concentrato soprattutto sulla costruzione del mondo di Dune: il testo di Herbert non è dei più accessibili. Ci sono i termini della lingua Fremen e c’è un ordine religioso – quello delle Bene Gesserit – che tiene le fila di tutto. Dopo una guerra tra esseri umani e macchine, l’universo è tornato a un sistema feudale.La famiglia Atreides riceve dall’Imperatore l’incarico di gestire Arrakis, il pianeta di sabbia, preziosissimo perché ricco di spezia, la sostanza che apre la mente e permette di viaggiare nello spazio. Fino a quel momento, Arrakis era in mano alla casa Harkonnen.Perversi e crudeli, a loro è legata un’estetica da Ventennio, contrapposta alle piante e all’aria del pianeta natale degli Atreides. Questo cambio di gestione è una trappola: gli Atreides vengono sterminati, ma l’erede Paul riesce a fuggire insieme alla madre. Sperduti nel deserto inospitale di Arrakis, si uniscono a una comunità di Fremen, gli abitanti nativi del pianeta.Ancora prima del logo della Warner Bros, all’inizio del secondo film compare la citazione: «Chi ha il potere sulla spezia ha il potere su tutto». La spezia è l’essenza di Dune, inteso come luogo: «Il mio pianeta, Arrakis, è così bello quando il sole è basso. A volte sopra la sabbia si vede la spezia nell’aria» dice Chani.Dà al panorama un particolare colore e consistenza: i sound editor hanno mischiato dei Rice Krispies sbriciolati alla sabbia per ottenere il tipo di suono esatto che poteva avere il piede di Paul calpestandola, come ha raccontato il regista al New York Times. È una lotta molto pratica quella per il controllo sulla spezia, che è una protagonista in pericolo, al pari dell’ambiente naturale di Arrakis, in cui solo i Fremen riescono a sopravvivere, perché hanno accettato di entrare in rapporto con un mondo ostile e non dominarlo.Il Messia Accanto alla preoccupazione ecologica, l’analisi di come nasce il fanatismo religioso è centrale nell’opera di Herbert. Su Paul incombe una profezia che lo vuole come lo Kwisatz Haderach, l’uomo che conosce il passato e il futuro. Villeneuve sottolinea più volte quanto sia un prodotto diretto del colonialismo: «Dai la speranza di un Messia in arrivo e avrai il controllo di un popolo per mille anni» dice Chani. Il misticismo che permea le pagine del romanzo è calcolato e diretto all’oppressione dei fedeli: all’idea della speranza che arriva con il salvatore si contrappone proprio la pragmaticità delle Bene Gesserit («Noi non speriamo. Noi pianifichiamo»), che costruiscono le proprie profezie autoavveranti per assicurarsi il dominio sulle popolazioni. Nel 2021 Elon Musk twittó una citazione errata di Dune (era di Carl Jung): «Il fanatismo è una funzione del dubbio represso» (è sbagliata anche la frase in sé: è un dubbio ipercompensato). Per il sito Inverse era il segno che non aveva capito l’opera di Herbert: non un incoraggiamento per «gli estremisti a creare un mercato di false idee», ma un testo con l’obiettivo di «fornire un’analisi e un commento contro chi raccoglie su di sé troppo potere in una sola volta».Non c’è in Dune una forma di potere che sia esercitata effettivamente per il bene di tutti: l’unica eccezione arriva dai Fremen, che con la loro gestione collettiva delle risorse, in un pianeta desertico dove è necessario riciclare la propria stessa acqua corporea, stanno costruendo un bacino idrico nascosto di cui nemmeno loro potranno usufruire, ma che renderà Arrakis un posto migliore per le generazioni successive. Il potere del deserto, su cui si chiudeva il primo film, si contrappone a quello politico, che Villeneuve mostra nelle cospirazioni delle Bene Gesserit, nelle conversazioni tra l’imperatore e la figlia, nello spettacolo della violenza in casa Harkonnen. Quando il potere tocca inevitabilmente finirà per corrompere, e toglierà ogni sfumatura: per gli Harkonnen, dove l’assenza di bene è totale, Villeneuve sceglie dei colori contrastanti, il nero e il bianco gesso.Un terzo capitoloDividere il primo romanzo della saga in due parti è stata probabilmente la mossa vincente di Villeneuve: i registi suoi predecessori, Alejandro Jodorowsky e David Lynch, avevano progetti troppo ambiziosi. Il primo non riuscirà mai a passare alla fase di produzione: dovevano essere coinvolti, tra gli altri, Salvador Dalì, Mick Jagger, i Pink Floyd. Mastodontico e troppo costoso, il Dune di Jodorowsky rimarrà tra i più grandi film mai realizzati. Il titolo di Lynch uscirà nelle sale, ma sarà considerato un insuccesso: non ha aiutato la riduzione obbligata in fase di montaggio da quattro ore a due.Villeneuve ha dalla sua una mentalità più schematica: un blocco preparatorio, uno sul conflitto e uno (forse) sull’accettazione di un destino sanguinario. Ha calibrato la stessa presenza dei vari comprimari per non distrarre lo spettatore dagli aspetti principali della storia. Dopo l’uscita del primo film, ad esempio, era stato criticato il poco spazio lasciato alla Chani di Zendaya. Ora Chani è addirittura protagonista della mossa più audace di Villeneuve. Il regista canadese si è discostato dalla figura originale dei libri, dandole un tono di ribellione inedito. E in grado di rispettare lo spirito di oggi, in confronto a quella che era in fondo un personaggio femminile scritto da un uomo negli anni Sessanta.Come questa decisione influenzerà il resto della storia, spetta alla terza parte, di cui si parla da un pezzo. Dune: Messiah dovrebbe essere il completamento della trilogia: Villeneuve conta di farlo, secondo Variety c’è già una sceneggiatura, ma prima il regista ha bisogno di prendersi una pausa. Sono quasi dieci anni che è su Arrakis.© Riproduzione riservataPer continuare a leggere questo articoloAbbonatiSei già abbonato?AccediAnna ManiscalcoLaureata in Giurisprudenza e diplomata in cinema. Frequenta la Scuola di giornalismo Walter Tobagi di Milano

Salerno, schianto contro il guardrail: muore una 13enne, tre feriti graviMaltempo, Cuneo: nella prima metà di maggio è piovuto più che negli ultimi 7 mesi

Lutto nel Pd, Federico Pacciani è morto a 37 anni: era candidato al consiglio comunale a Siena

Bollo auto Emilia-Romagna 2023, rinviato il pagamentoCagliari, va a fuoco una pizzeria: gravi i danni dell'incendio

Notizie di Cronaca in tempo reale - Pag. 411Tentata rapina di un Patek Philippe da 100mila euro: arrestati a Riccione tre ragazzi napoletani

Alzano Lombardo, incidente tra un'auto e una moto: ferito 17enne

Dichiarato stato di emergenza in ToscanaIncidente ad Acri, donna muore sul colpo: 4 i feriti

Ryan Reynold
Maltempo in Emilia-Romagna, rischio frane: evacuazioni e scuole chiuse a BolognaMorto il ciclista Arturo Gravalos: aveva un tumore al cervelloMulta record in arrivo a Meta: 1,3 miliardi di euro per il trasferimento dei dati dall'Ue agli Usa

trading a breve termine

  1. avatarAzienda Benfenati: messi al sicuro i maiali dall'alluvioneVOL

    Bolzano, masso si stacca e cade sulla strada: sfiorata tragediaIl vescovo di Livorno contro l'utero in affitto: "L'etica comunista non c'è più"Pensionato ripara la buca in strada e viene multato, il sindaco: "Sanzione inevitabile"Notizie di Cronaca in tempo reale - Pag. 412

    VOL
      1. avatarL'ex senatore Cuffaro cita Martin Luther King sbagliando: "I am a drink"Guglielmo

        Ascoli, come è morto il postino Cleto Bucci?

  2. avatarMaltempo Emilia-Romagna, coppia in sedia a rotelle bloccata in casa: il salvataggio dei vigili del fuoco in canottoProfessore per gli Investimenti Istituzionali e Individuali di BlackRock

    Vicenza, aggredisce la fidanzata sul bus: messo K.O. da un passeggeroMilano Malpensa-Brindisi: si rifiuta di spegnere lo smartphone. Il volo torna indietroSparò contro un'auto per aver trovato il parcheggiò occupato: l'uomo 73enne è comparso davanti al Tribunale di PerugiaMarigliano: 118 salva la vita ad una ragazza con la manovra di rianimazione

  3. avatarAddio alla regista avellinese Chiara Rigione, è morta a 37 anni: era diventata mamma da pocoBlackRock

    L'incredibile storia di un latitante nascosto in un palazzo di giustizia: a breve sarà presentato il libroIncidente nell'Alessandrino: morto un 60enneCiclista travolto da un autobus: grave un 16enne a Legnano (MI)Maltempo nel Lazio, collina franata in strada a Frosinone: preoccupano il Garigliano e il Liri

Ilaria De Rosa, hostess arrestata in Arabia con l'accusa di "traffico di droga": è giallo

Paura sul bus per Napoli: 32enne aggredisce due passeggeri armato di coltelloRoma, schianto mortale sulla Nomentana Bis: perde la vita una ragazza 21enne*