File not found
VOL

Paura a Genova, pullman in gita scolastica brucia la frizione: 5 studenti intossicati dai fumi

Salerno, Gianluca D'Agostino aggredito per aver esposto la bandiera del NapoliFesta scudetto del Napoli, ragazza investita sul marciapiede: gravissimaMaltempo a Bologna, casa crollata a Fontanelice: morto un uomo di 78 anni

post image

Lutto per Rai Vaticano, è morto il giornalista Massimo Enrico MiloneUn murales dedicato a Giulia Cecchettin - Ansa COMMENTA E CONDIVIDI Ce l'eravamo già chiesti un mese fa,ETF quando divennero di dominio pubblico i verbali degli interrogatori di Filippo Turetta, coi particolari terribili della violenza su Giulia Cecchettin, il numero delle coltellate inferte sul suo corpo indifeso, l'uso meticoloso dei sacchi e dello scotch e del coltello: a che cosa serve che si sappia in modo analitico e minuzioso, fuori dai palazzi di giustizia e dai tribunali dove qualcuno deve decidere sulla pena giusta da comminare al giovane, come è materialmente avvenuto questo femminicidio? Diritto e dovere di cronaca, si dirà. Ma in quel caso Avvenire decise di non farla, la cronaca, di non indugiare in tanto orrore, tanto meno nella pubblicazione degli scatti di quella notte, con la povera ragazza strattonata, inseguita, trascinata sul marciapiede.In queste ore il copione si ripete. Vengono diffusi, cioè, dal tabloid Giallo e a ruota da quasi tutti i giornali e telegiornali, gli ampi virgolettati del primo colloquio avuto dallo stesso Filippo Turetta in carcere, ai primi di dicembre, con sua madre e suo padre. Un momento di cui è inimmaginabile la difficoltà, tanto che gli stessi genitori - lo ricordiamo - decisero di aspettare settimane ad affrontarlo, dilaniati da chissà quale sofferenza per quanto accaduto al figlio, e a Giulia (che conoscevano bene), schiacciati da un'attenzione mediatica immane, combattuti su come proteggere il fratello più piccolo di Filippo, travolto anche lui coi suoi 18 anni dalla più triste delle notorietà. Di più, un momento del tutto ininfluente ai fini delle indagini e dell'epilogo del processo che per l'assassino di Giulia deve ancora aprirsi, visto che padre e madre in quel colloquio non hanno rivelato complicità o conoscenza del presunto “piano” del figlio (il motivo per cui legittimamente, forse, si è deciso di intercettarli). L'immagine del colloquio trasmessa dal Tg1 - AnsaEppure, ecco diffuso il testo pressoché integrale di un discorso già diventato “choc” e trasformato da molti in un nuovo atto di accusa: perché questo padre, in modo certamente sconvolto, sconclusionato, disarmante per superficialità e per scelta delle parole, al figlio non dice di odiarlo, di non volerlo più vedere, di cancellarlo per sempre, ma cerca maldestramente di consolarlo, «fatti forza, non se l'unico» e ancora «hai avuto un momento di debolezza», addirittura, contro tutte le evidenze, «non sei stato te». Ci fermiamo qui. Un'altra volta, decidiamo di non indugiare oltre nella cronaca di un colloquio che reputiamo dovesse restare privato, nelle disponibilità dei soli inquirenti e in uffici da cui non sarebbe dovuto uscire. A che cosa serve, infatti, conoscerne le parole? A dire che è un mostro anche il papà di Filippo, che è colpa anche sua? A dimostrare che “sminuisce” il femminicidio e, visto che di Giulia nel dialogo non parla, che non gli interessa minimamente di quello che le è accaduto? Oppure che è da rintracciare nella storia della famiglia Turetta la radice del male che ha portato il giovane a ucciderla? Serve forse a lenire il dolore della famiglia Cecchettin, contro cui ogni notizia riguardante Filippo Turetta immaginiamo si abbatta come uno tsunami, piuttosto, riaprendo una ferita già abbastanza sanguinante di per sé? Crediamo di no.Di Filippo Turetta, invece, occorrerebbe semplicemente smettere di parlare. Il destino che lo attende, e che purtroppo coinvolgerà anche la sua famiglia, lo decideranno i giudici della Corte d'Assise di Venezia a partire dal prossimo settembre stabilendo quanto tempo dovrà trascorrere in carcere e se abbia premeditato o no il suo delitto. Quello di cui serve continuare a parlare è di Giulia, della sua storia, di quello che desiderava per il suo futuro e della sua voglia di studiare: tante ragazze dallo scorso novembre si sono ispirate a lei, hanno capito che l'amore che stavano vivendo era malato come il suo o hanno deciso di aiutare un'amica che vedevano nella stessa situazione, hanno denunciato. Serve dir loro che non sono sole, far conoscere le realtà e le associazioni a cui si possono rivolgere. Serve insegnare ai ragazzi e alle ragazze a costruire relazioni sane, insistendo sull'educazione all'affettività, che è l'unica strada per prevenire le violenze e i femminicidi. Serve da parte delle istituzioni accertarsi che ci siano le giuste tutele e che questa educazione entri nelle scuole il prima possibile, in modo sempre più strutturato e capillare. Parlare e scrivere per Giulia, non di Filippo.

ENPA, LEIDAA e OIPA presentano un nuovo ricorso contro l’abbattimento dell’orsa JJ4Arcore, aggredisce moglie e figlio con un cacciavite: arrestato

Gravi disagi Trenitalia: problemi su tutta la linea da Napoli a Milano

Multato sulla Lamborghini, ecco cosa dice agli agenti: "Invidiosi comunisti"Monza, pensionato ripara da solo una buca in strada ma viene multato

Maltempo a Bologna, casa crollata a Fontanelice: morto un uomo di 78 anniBari, ragazzino fa esplodere un petardo preso da terra: è in condizioni gravissime

Meteo, dopo settimane di maltempo arriva un anticipo di estate

Lidl, super offerta per un prodotto molto amato: poche scorte a 9,99 euroLomazzo (CO), tamponamento a catena in autostrada: tre feriti

Ryan Reynold
L'Aquila, scialpinista umbro precipita dal Gran Sasso e muoreAllerta meteo arancione in Emilia Romagna: gialla in 10 regioniTEDxVerona dice YES: il weekend dedicato all'innovazione, alla creatività e alla sostenibilità

Economista Italiano

  1. avatarIncendio a Ceriano Laghetto: fiamme in un'officinainvestimenti

    Pescara, bambina cade dalla finestra della scuola: è in gravi condizioniMariantonietta Cutillo morta a 16 anni col cellulare nella vasca: il ricordo della scuolaCosa è emerso dall'autopsia sulla neonata trovata senza vita nel cassonettoPrimo Maggio: i supermercati e centri commerciali che resteranno aperti

    ETF
    1. Autopsia Mariantonietta Cutillo, la ragazza è rimasta folgorata nella vasca: segni di ustione sulle mani

      1. avatarVince 112 mila euro a un game show, ma per un anno non dice nulla alla famigliatrading a breve termine

        Italia, allerta meteo: previsto un maggio di temporali e piogge

  2. avatar"Un italiano su 4 si sente insicuro": quali reati preoccupano secondo EurispesVOL

    Arezzo, scontro frontale tra due auto: morto 56enne, gravi moglie e figlioPrecipita dalla finestra di un hotel a Cagliari: morto sindaco polacco di 44 anniInvestimento mortale di un 11enne, condannato Nicolas StravatoSalerno, lite in strada a colpi di pistola: un uomo ferito alla testa

  3. avatarDramma sulla A27: auto guida contromano e si scontra con due veicoli: un mortoBlackRock Italia

    Incendio in una casa di Gubbio: morto 58enneSassuolo, arrestato 20enne per resistenza a pubblico ufficialeNigeria, liberati i due sacerdoti sequestrati lo scorso 30 aprileMeteo: atteso un weekend di pioggia, maltempo fino a fine mese

Omicidio Barbara Capovani: fiaccolata in diverse città italiane

Si schianta con la moto da cross durante un salto: 39enne perde la vitaManuel Ricioppo vittima a soli 23 anni di un tragico scontro nel Cosentino*