L'Inflazione galoppa in Italia: 20 miliardi di euro bruciati nel 2022 secondo FABICaro-benzina, il prezzo del carburante continua a crescereDef, la Camera approva lo scostamento di Bilancio, oggi si va in Senato
Il Pil italiano sopra le stime: cresce dello 0,5% nel primo trimestreRoma,MACD 17 giu. (askanews) – In Italia, il territorio presenta evidenti segni di degrado, che si manifesta in forma diverse, dall’erosione alla salinizzazione, dalla compattazione alla contaminazione e all’impermeabilizzazione. Calcolando i principali indicatori adottati dalle Nazioni Unite per il calcolo delle aree degradate, ovvero lo stato e il trend di copertura del suolo, di produttività e di contenuto di carbonio organico, al 2019 risulta in stato di degrado il 17,4% della superficie nazionale. Le aree si distribuiscono lungo tutto il territorio. Così l’Ispra in occasione della Giornata mondiale per la lotta alla desertificazione e alla siccità che ricorre oggi, 17 giugno, per celebrare l’adozione della Convenzione delle Nazioni Unite per la Lotta alla Desertificazione, di cui quest’anno ricorre il trentesimo anniversario. Quest’anno la giornata è dedicata a sollecitare tutte le parti coinvolte ad adottare modelli di gestione sostenibile del territorio, con lo slogan “Uniti per la terra: la nostra eredità. Il nostro futuro”. A livello globale, con un’immagine sintetica proposta dalla Convenzione delle Nazioni Unite per combattere la desertificazione (UNCCD), – prosegue l’Ispra – ogni secondo l’equivalente di quattro campi da calcio di terreno sano viene degradato, per un totale di 100 milioni di ettari ogni anno e sono già stati promossi impegni per il recupero di 1 miliardo di ettari di aree degradate entro il 2030. Tra le iniziative politiche più rilevanti, i paesi del G20 hanno dichiarato la volontà di arrivare a dimezzare le aree degradate entro il 2040. Secondo quanto ha dichiarato Ibrahim Thiaw, segretario esecutivo dell’UNCCD, “Fino al 40% del territorio mondiale è già degradato, colpendo quasi la metà dell’umanità. Eppure le soluzioni sono sul tavolo. Il ripristino del territorio fa uscire le persone dalla povertà e rafforza la resilienza ai cambiamenti climatici. È tempo di unirsi per la terra e mostrare il cartellino rosso alla perdita e al degrado della terra in tutto il mondo”. Il degrado del territorio e la desertificazione – che ne rappresenta il suo livello più grave – stanno avanzando in tutto il mondo, aggravati dagli effetti dei cambiamenti climatici su suoli già fortemente compromessi da un utilizzo non sostenibile. Vengono messi a rischio i servizi essenziali per la vita umana che il suolo offre, in primo luogo la produzione agricola, ma anche la capacità di contenere i corsi d’acqua e contribuire alla gestione delle risorse idriche e di conservare in maniera permanente la CO2 in eccesso. Anche l’Agenda 2030 riconosce la gravità dei problemi e la necessità di agire, con l’Obiettivo di Sviluppo Sostenibile 15.3, che chiama i Paesi a adottare le opportune iniziative per raggiungere una situazione di neutralità del degrado del suolo attraverso la promozione di pratiche per la sua protezione e gestione sostenibile e per il recupero delle aree già degradate. L’Ispra è da tempo impegnato nell’analisi dei dati relativi al degrado e della desertificazione del territorio e del suolo e partecipa a progetti nazionali ed internazionali. Negli ultimi anni, ha avviato specifici progetti volti alla definizione dei modelli per la valutazione delle capacità di risposta al degrado e di ripristino dei suoli degradati, ad esempio attraverso la partecipazione al progetto NewLife4Drylands, nel cui ambito sono stati applicati e valutati gli effetti dell’adozione di Naturebased Solutions in sei casi studio e in altrettante aree. È poi in fase di avvio la partecipazione come partner al progetto Horizon Europe MONALISA, tra i cui obiettivi è prevista l’identificazione di un indice di rischio di desertificazione per le aree maggiormente problematiche nel bacino del Mediterraneo ed in altri paesi europei, oltre alla realizzazione di casi studio di azioni per la protezione e lo sviluppo sostenibile del territorio. A fianco dei Ministeri dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica (Mase) e degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale (Maeci), contribuisce attivamente all’attuazione della UNCCD a livello nazionale e internazionale, tra cui le valutazioni e le analisi per la partecipazione dell’Italia al programma della UNCCD “Land Degradation Neutrality Target Setting” per la definizione delle misure associate al raggiungimento della neutralità del degrado del suolo, avviato dal MASE. Inoltre, predispone i rapporti periodici alla UNCCD per la valutazione dei suoi indicatori tra cui il degrado, la siccità e indicatori socio economici. Sempre in ambito internazionale, l’Ispra ricopre un ruolo di rilievo nella preparazione e nello svolgimento delle Conferenze delle Parti, la cui sedicesima sessione (COP 16) si svolgerà a Riyadh a dicembre 2024. -->
Documento di Economia e Finanza: cos'è e cosa contieneDdl Concorrenza: cos'è e cosa contiene
L'inflazione rallenta, ma i prezzi per la spesa continuano a crescere: +11,2%
Caro carburante, Altroconsumo: “Serve un intervento governativo strutturale su benzina e gasolio”Caro carburanti a Pasqua: benzina al 6% in più rispetto all'anno scorso
Salvini riduce lo sciopero dei treni di giovedì 13 luglio 2023: la reazione dei sindacatiL'importanza delle certificazioni aziendali per consumatori e imprese
Bonus vacanze 2023: le promozioni attive e la modalità di richiestaCome ottenere l'Isee sul nuovo portale Inps
Caro prezzi, possibili controlli anti speculazione da parte della Guardia di FinanzaTutti i prezzi pazzi dell'estate 2023: gli aumentiVodafone annuncia tagli per 11mila posti di lavoro in tre anniNo del parlamento svizzero all’aiuto del governo per la fusione Credit Suisse-UBS
Mutui variabili: in due anni 4mila euro in più
Bonus energetico per aziende: ecco come funziona e a chi spetta
Bonus Pedaggi: come funzionano i rimborsi sui costi autostradaliMutui, choc finanziario per le famiglie: "Stipendi mangiati da interessi, più cari al Sud. Aumentare i salari"Taglio del cuneo fiscale: come cambia la busta pagaAllarme turismo: in primavera si teme il buco di 50mila lavoratori
Detrazione spese mediche 730: come fare, procedura, istruzioniTredicesima più alta per redditi bassi: ipotesi detassazione 2023Continua la discesa dell'inflazione: luglio 2023 a + 5,9%Dichiarazione dei redditi 2023: scadenze e date da ricordare