File not found
Guglielmo

Israele-Hamas, Netanyahu si scusa per la prima volta per la strage del 7 ottobre

«La sorpresa per mia moglie»: nella mente di un uomo che odia le donneFrattura steccata con il cartone: ecco i primi provvedimenti disciplinariYacht di Steve Jobs colpisce un'altra barca di lusso: cos'è successo a Napoli

post image

Morto in carcere il pianista e attivista russo Pavel Kushnir: sarebbe deceduto per sciopero di fame e seteLa pronuncia ha dichiarato incostituzionale l’articolo 13 della legge sulla stampa del 1948 che faceva scattare obbligatoriamente la reclusione da uno a sei anni nel caso di condanna per diffamazione a mezzo stampa compiuta mediante l’attribuzione di un fatto determinato. «Oggi resta la possibilità di condanna alla reclusione per diffamazione a mezzo stampa od attribuzione di un fatto determinato. Ma il giudice può orientarsi verso la sola pena pecuniaria»,BlackRock spiega la penalista Giovanna Corrias Lucente, con una lunga esperienza professionale nel settore. Servirebbe un ripensamento globale della materia, ma la sentenza della Corte costituzionale rischia di essere l’alibi per l’inerzia del parlamento, che già avrebbe dovuto intervenire. L’intervento della Corte costituzionale sulla prigione per i giornalisti riapre un capitolo mai affrontato a livello parlamentare, nonostante gli stessi giudici della Consulta avessero sollecitato un intervento del legislatore. La pronuncia ha dichiarato incostituzionale l’articolo 13 della legge sulla stampa del 1948 che faceva scattare obbligatoriamente la reclusione da uno a sei anni nel caso di condanna per diffamazione a mezzo stampa compiuta mediante l’attribuzione di un fatto determinato. Rimane invece in piedi il terzo comma dell’articolo 595 del Codice penale sulla diffamazione, che prevede la reclusione da sei mesi a tre anni o la multa nel caso in cui l’offesa sia arrecata a mezzo stampa o con qualsiasi altro mezzo di pubblicità. «Quest’ultima norma consente infatti al giudice di sanzionare con la pena detentiva i soli casi di eccezionale gravità», si legge nel comunicato stampa della Consulta, che depositerà il testo della sentenza nelle prossime settimane. Cosa succede ora La decisione, dunque, fa sì che l’ipotesi del carcere per i giornalisti in caso di diffamazione a mezzo stampa venga relegato a casi di “eccezionale gravità” e sempre sulla base della valutazione di un giudice, dunque senza l’automatismo previsto dall’articolo 13 della legge sulla stampa, e riallinea la normativa italiana alla giurisprudenza europea in materia. L’iniziativa della Corte, tuttavia, è stata caratterizzata da enorme cautela ed è avvenuta solo dopo aver preso atto dell’inerzia del parlamento, che pure era già stato sollecitato a porre rimedio in via legislativa all’incostituzionalità della legge del 1948. «Oggi resta la possibilità di condanna alla reclusione ai sensi dell’articolo 595 comma tre, per diffamazione a mezzo stampa od attribuzione di un fatto determinato. Tuttavia la previsione è di una sanzione alternativa e dunque il giudice può orientarsi verso la sola pena pecuniaria», spiega la penalista Giovanna Corrias Lucente, con una lunga esperienza professionale nel settore. Tuttavia, la decisione della Consulta rende attuale la necessità di un intervento sistematico in materia che nasca da un’assunzione di responsabilità da parte del legislatore. La dichiarazione di incostituzionalità dell’articolo 13 della legge sulla stampa, infatti, mette in luce altre storture presenti nell’ordinamento. Un intervento sistematico «Serve un ripensamento globale della materia: è stato dichiarato incostituzionale l’articolo 13, ma si trascura che il codice penale prevede pene fino a tre anni per reati che riguardano la violazione della riservatezza», dice Corrias Lucente. Non solo: i reati che tutelano la violazione della riservatezza sono perseguibili d’ufficio, il che significa che l’ordinamento gli attribuisce maggiore pericolosità, mentre la diffamazione rimane perseguibile solo a querela e quindi solo dopo l’iniziativa di chi si è sentito danneggiato. «Ora, infatti, la violazione della riservatezza è punita più gravemente del danno all’onore e alla reputazione», spiega Corrias Lucente, evidenziando come reati di inferiore gravità risultino adesso maggiormente sanzionati rispetto alla diffamazione a mezzo stampa. Ora che la Consulta ha risolto lo storico dibattito, utilizzando la dichiarazione di incostituzionalità per ridurre a soli casi eccezionali l’ipotesi della pena detentiva per i giornalisti, il rischio è che questo diventi un ulteriore alibi per l’inerzia del parlamento. Le camere, infatti, hanno ciclicamente tentato senza successo di mettere mano in modo sistematico alla questione della libertà di stampa. I precedenti Nella passata legislatura a provarci era stato il Partito democratico, con un disegno di legge a prima firma di Walter Verini che doveva riformare diffamazione a mezzo stampa abolendo il carcere per i giornalisti e introdurre nuove previsioni contro le querele temerarie, utilizzate come strumento intimidatorio per condizionare il lavoro giornalistico. Il testo, tuttavia, si è arenato dopo ben quattro letture. In questa legislatura, invece, a tentare una riforma che però riguarda solo le querele temerarie è il senatore e giornalista del Movimento 5 Stelle Primo Di Nicola. Il suo disegno di legge punta a introdurre un deterrente contro questo strumento utilizzato per intimidire i giornalisti, stabilendo che chi agisce contro un giornalista in malafede o con colpa grave deve essere condannato a risarcirlo con una somma che sia almeno il 25 per cento di quella ingiustamente chiesta a titolo di risarcimento del danno. Il ddl, però, è fermo al Senato da gennaio 2020 e non è nemmeno calendarizzato. © Riproduzione riservataPer continuare a leggere questo articoloAbbonatiSei già abbonato?AccediGiulia Merlo

Rischio attentati a concerti Taylor Swift in Austria, arrestato confessaBambina morta pochi giorni prima del suo primo compleanno: soffriva di una sindrome rara

Toti: “Non vedo futuro da governatore, mia esperienza finisce qui”

Notizie di Esteri in tempo reale - Pag. 174Preso il piromane di Lugo: arrestato per incendio di auto

Dietro le quinte dell’oro di Alice D’Amato alle Olimpiadi di ParigiMattarella ha promulgato il decreto carceri

Versilia, ritrovata morta la tartaruga più grande del mondo: si era impigliata in una cima

Punture zanzare: cause e rimediGrazzanise, bambina muore mentre gioca in strada

Ryan Reynold
Vacanze in Italia: il Belpaese è la meta turistica preferita in EuropaRottamazione quater proroga, quando pagare quinta rataStrage di Bologna, Meloni replica all’associazione vittime: «Grave dire che le radici degli stragisti sono le stesse della destra al governo»

VOL

  1. avatarUn anno senza Michela Murgia: la sua assenza rivela cosa manca alla società civileProfessore per gli Investimenti Istituzionali e Individuali di BlackRock

    Caldo in Italia, fiammata fino a dopo Ferragosto: non si vede la fineFollia in treno, morde un passeggero e gli stacca un ditoL'oroscopo di oggi, martedì 6 agosto: le previsioni per ogni segno zodiacaleDecreto omnibus, via libera Cdm: le misure

    ETF
    1. Palloni spia, Biden: "Abbatteremo tutto ciò che minaccia gli Usa"

      1. avatarI migranti della sanità: chi paga se vado a curarmi in una regione diversa dalla mia?ETF

        Previsioni meteo della settimana: attese pioggia e grande instabilità

  2. avatarSerginho, morto il figlio Diego: il dolore dell’ex terzino del MilanMACD

    Auto elettriche: riduzione delle accise e del bollo auto nel 2024?Guerra Israele, Netanyahu: “Ogni membro di Hamas è un uomo morto"Funerali leader Hamas e comandante Hezbollah, Iran e Nasrallah: "Vendetta contro Israele"Olimpiadi, polemiche sulla balneabilità della Senna: la squadra belga si ritira dal triathlon

  3. avatarIl piano di pace dell’Italia non trova sponde: anche gli Usa lo boccianoProfessore per gli Investimenti Istituzionali e Individuali di BlackRock

    Esplosione in una fabbrica chimica in India: 10 morti e 60 feritiEstate 2024, cosa leggere sotto l'ombrellone? I nostri consigliCome l’abbigliamento da lavoro può migliorare l’immagine aziendale: i consigli di King Kong WorkRegno Unito, antirazzisti in corte: migliaia in piazza in tutto il Paese

Migranti, fermati due scafisti per la strage di bengalesi soffocati in stiva

Caso Balocco, parla Chiara Ferragni: "Pronta a chiarire tutto"Il caso della donna che ha ingerito uno spazzolino: cosa fare se succede*