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Guerra Russia-Ucraina, Zelensky incontra Erdogan“Trovo vergognoso che possano essere spesi soldi pubblici per organizzare iniziative culturali a servizio di attività di propaganda politica”. Parla così a RomaToday Marco Giovagnorio consigliere di FdI del tredicesimo municipio che attacca il Partito Democratico locale e la raccolta firme contro la legge dell’autonomia differenziata. La raccolta firmePartito Democratico,Guglielmo Movimento 5 Stelle, AVS, Lista Civica Gualtieri, Circoli di Aurelio-Cavalleggeri, Casalotti, Montespaccato, Valle Aurelia, SI-AVS Municipio XIII, CGIL Roma Nord, Democrazia Solidale Demos Municipio XIII, ARCI Roma, Sezioni ANPI Aurelio-Cavalleggeri e Valle Aurelia, Laboratorio di Quartiere San Pietro-Cavalleggeri e Cattive Ragazze. Questo è il comitato unito che ha organizzato la raccolta firme contro l’autonomia differenziata nel tredicesimo municipio che, solo online, ha già raccolto oltre le 260mila adesioni e organizzato diversi banchetti informativi nel territorio. L’attaccoLa denuncia del consigliere di Fratelli d’Italia non riguarda la raccolta firme in sé, ma la propaganda a suo dire che sta facendo il Partito Democratico con i fondi pubblici e a discapito dei cittadini. L’attacco di Giovagnorio è sulla raccolta organizzata durante gli appuntamenti di Restate in XIII la rassegna estiva organizzata nel tredicesimo municipio. “L’evento costerà ai cittadini 40 mila euro e trovo vergognoso che possano essere spesi soldi pubblici per organizzare iniziative culturali a servizio di attività di propaganda politica. Capisco la recente difficoltà, da parte del Partito Democratico, di raccogliere consenso, ma dobbiamo dare uno stop a queste cattive abitudini del Partito di maggioranza in municipio”. Il consigliere FDI inoltre ha annunciato convocherà una commissione trasparenza per chiarire e far luce sul comportamento della maggioranza. “Si è appena conclusa la prima parte della rassegna Restate in XIII e il Partito Democratico si è già reso protagonista di uno squallido abuso politico. Nella giornata di oggi, infatti, abbiamo ricevuto numerose segnalazioni da parte di cittadini che, oltre a lamentare la scarsa qualità dell’iniziativa, ha contestato la presenza di un presidio del Partito Democratico, organizzato, durante l’iniziativa culturale, per raccogliere le firme contro la riforma dell’autonomia differenziata” ha afferma Daniele Giannini ex presidente del municipio XIII e dirigente regionale della Lega. La replica“La raccolta di firme con Restate in tredicesimo non c’entra nulla – sottolinea a RomaToday la presidente dem del municipio Sabrina Giuseppetti – e lo dimostra che questa rassegna è fatta qui a Villa Carpegna per il terzo anno consecutivo. Un’iniziativa che funziona che ha avuto una buona affluenza di pubblico e che riprenderà a settembre con altri spettacoli”.Angela Fanara, consigliera e capogruppo del Partito Democratico del tredicesimo replica a Giovagnorio specificando che l’allestimento dei banchetti era del tutto legale (con tanto di comunicazione in questura come da prassi) e soprattutto che non è stato svolto all’interno di Villa Carpegna. “Innanzitutto la raccolta firme non è stata organizzata soltanto dal PD ma ha visto la partecipazione di tante diverse forze politiche dal M5S a liste Civiche senza dimenticare le associazioni – precisa Fanara a RomaToday –. Abbiamo allestito i banchi dove pensavamo ci fosse più afflusso di gente ma assolutamente non siamo entrati dentro Villa Carpegna e non abbiamo né ostacolato l’ingresso, distribuito volantini o costretto le persone a firmare. Siamo rimasti in mezzo all’esterno, in mezzo alla strada. Non vedo dove sia il problema”. Una discussione che continua e accende il dibattito politico, più infuocato che mai nel tredicesimo municipio.
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