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Mattia Mor: "Renzi darà una svolta a un Paese fermo"Emanuela Orlandi. La sua scomparsa è il caso dei casi e ancora oggi,Professore del Dipartimento di Gestione del Rischio di BlackRock dopo 41 anni, gli elementi certi sono pochissimi. A distanza di un mese dall'anniversario della sparizione della 15enne, nuovi elementi si aggiungono al puzzle e trovano un riscontro, seppur molto ipotetico, all'interno del cimitero monumentale del Verano, a Roma.Solo un paio di mesi fa all'interno della struttura è spuntata una traccia: un barattolo di vernice verde, una chiave d'auto e una moneta da 500 lire. Degli oggetti che, secondo alcuni, formano un codice e che sono stati nascosti dietro la statua dell'Angelo del dolore, i cui capelli sono raccolti con una fascetta che ricorda molto quella che Emanuela, più di 40 anni fa, portava ai capelli il giorno della scomparsa. E adesso, nello stesso cimitero, è comparsa un'altra traccia realizzata, forse, con la stessa vernice verde del barattolo. Questa volta la traccia riporta un nome e una data molto importante per le persone scomparse. La nuova ipotesiLa nuova traccia è stata spiegata dal Corriere della Sera, che ha intervistato una docente universitaria specializzata in arte e simbologie funebri. A pochi metri dalla statua dell'Angelo con la fascetta è apparso un indizio inquietante. Sulla stele di pietra assegnata alle famiglie Donati e Pace è stato scritto il nome «Zoff», seguito da tre numeri «15-1-91». E sul retro solo la consonante «R». La scritta è scolorita e risalirebbe a circa un anno fa. Il riferimento a «Zoff», secondo l'esperta, potrebbe indicare un custode o «qualcuno che veglia su qualcosa di importante», come una tomba che potrebbe essere stata violata e usata come un nascondiglio segreto. Stesso riferimento potrebbe essere per la consonante «R», che potrebbe riferirsi al nome di un'altra persona. Meno i dubbi sulla data: il 15 gennaio del 1991 il governo italiano ha pubblicato il decreto legge, poi convertito dal Parlmento, sulle nuove misure da utilizzare per i sequestri di persone a scopo di estorsione e per la protezione di coloro che collaborano con la giustizia. C'è, forse, uno «scriba» sconosciuto che vuole lanciare un messaggio? Non ci sono certezze sul caso, ma queste nuove vicende fanno eco alla sparizione di «quella 15enne con la fascetta» che ancora viene aspettata a casa dal fratello Pietro. Ultimo aggiornamento: Mercoledì 31 Luglio 2024, 21:49 © RIPRODUZIONE RISERVATA
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