Odessa, oggi l'anniversario della strage dei sindacati: timori per un attacco russoUcraina, bambini scomparsi: allarme per le adozioni illegaliRegno Unito, il mistero delle 70 epatiti acute che hanno colpito i bambini
Ucraina, Angelina Jolie visita Leopoli a sorpresaAl festival di Domani l’ex presidente del Consiglio,investimenti intervistato da Marco Damilano, traccia la rotta in vista delle elezioni europee di giugno e racconta alcuni aneddoti su Meloni e Berlusconi: «Ai tempi del governo tecnico mi pose solo un veto per il ministero dell’Economia»«Siamo alla vigilia della riscrittura del Patto di stabilità, della ratifica del Mes da parte dell’Italia e di un lungo anno elettorale. Ma c’è anche l’allargamento dell’Unione europea, che dovrebbe essere deliberato dal Consiglio europeo di dicembre. Quindi è davvero una fase cruciale». Mario Monti si mostra preoccupato ma non pessimista nell’intervista con Marco Damilano a “L’Europa di Domani”, il festival di questo giornale in scena giovedì e venerdì alla sede della Camera di commercio di Roma.In un panel dal titolo “L’Europa è democrazia: verso le elezioni del 2024”, l’ex presidente del Consiglio ha detto la sua sulla riforma del Patto di stabilità. «Non so quanto siamo vicini a un accordo, per me il tema è quali investimenti possano essere esclusi dal calcolo del disavanzo e quali no. Ma mi incuriosisce soprattutto la probabilità che le nuove regole siano applicate, perché tutto l’apparato delle norme comunitarie è applicato in modo troppo lasco. Forse dovrebbero essere istituiti organi tecnici di controllo».Suggeritore di MeloniIncalzato da Damilano, editorialista di Domani e conduttore de Il cavallo e la torre su Rai 3, il senatore a vita ha raccontato di un suo colloquio di febbraio con Giorgia Meloni. Francia e Germania avevano premuto sugli altri stati perché la Commissione consentisse una maggiore deroga per gli aiuti alle imprese in tema di transizione verde. «Io le avevo suggerito di porre un veto su questo provvedimento per confermare la sua immagine di persona risoluta e ottenere l’ammirazione di tanti paesi del nord Europa. Lei mi rispose che le sembrava interessante e ci avrebbe pensato. Poi non l’ho più sentita».Le elezioni in Olanda, vinte a sorpresa dal Partito della libertà di Geert Wilders, ripropongono la questione delle forze populiste e sovraniste che continuano ad avere un peso e condizionare l’operato dei governi, ad esempio sull’immigrazione. Il campo europeista nel 2024 è attrezzato per questa battaglia o è troppo frammentato? Su questo Monti non si è sbilanciato, puntando invece il dito contro le colpe di socialisti, popolari e liberali: «Se l’Europa non ha fatto passi avanti è perché spesso nel Consiglio europeo hanno prevalso gli interessi nazionali o addirittura personali di un capo di governo o un altro. I veri patrioti devono essere disposti a subire un costo politico a livello interno per il bene della costruzione europea».La riforma costituzionaleIn tema di riforma costituzionale, che per Damilano è figlia della fallita riforma del 2011 (con l’impossibilità del ribaltone e che il governo sia presieduto da un non parlamentare della maggioranza), l’ex commissario europeo ha nascosto tra le righe il suo giudizio negativo: «Con un gioco di prestigio il centrodestra è riuscito a presentare tutti i governi degli ultimi anni come controllati dal Pd. In realtà anche nel mio governo Forza Italia era forza di governo relativa. Mi limito a dire che sono contrario al presidenzialismo perché, come dimostra il caso francese, anziché aumentare la governabilità la diminuirebbe».Nei due giorni di incontri e dibattiti in programma giovedì e venerdì verranno indagati i temi centrali del progetto europeo. Per affrontare le trasformazioni della vita pubblica – dall’economia alla politica, dalla giustizia alla letteratura fino allo sport – con i giornalisti di Domani saliranno sul palco esponenti delle istituzioni, leader politici e sindacali, ministri e analisti. Venerdì sarà la volta della segretaria del Pd Elly Schlein, seguita dal ministro dell’Interno Matteo Piantedosi e dal procuratore capo di Napoli Nicola Gratteri.© Riproduzione riservataPer continuare a leggere questo articoloAbbonatiSei già abbonato?AccediEnrico DalcastagnéGiornalista professionista. È laureato in Mass media e politica a Bologna e ha frequentato il master in giornalismo della Luiss di Roma. Già collaboratore del Foglio e di YouTrend, si occupa di politica e società italiana. Su Twitter e Instagram è @ildalca.
Guerra in Ucraina, Biden: “Nessuna prova che Mariupol sia caduta in mano ai russi”Vaccino contro tutte le varianti sviluppato dall'esercito USA: come funziona e a che punto è
Caracciolo: “Putin ha preso una decisione storica, diventare campione anti occidente”
Gli Usa avvertono la Cina e gli altri paesi “seduti sullo steccato”Donbass, a chi appartiene? Storia della guerra dal 2014 a oggi
Notizie di Esteri in tempo reale - Pag. 480Terremoto in Georgia del Sud: scossa di magnitudo 5.6
Guerra in Ucraina, l'ordine ai soldati russi intercettato da Kiev: "Uccidete tutti i prigionieri"L'affondo del magnate russo del gas: "Putin va impiccato"
Papa Francesco sull’Ucraina: “Ogni guerra nasce dall’ingiustizia”Le urla di guerra di chi vuole di più da Putin, scoop di Soldatov e BoroganStretta di Londra sui migranti: “I richiedenti asilo saranno trasferiti in Ruanda”Si finge un giocatore del Psg: scoperto e arrestato
Guerra in Ucraina, Mosca: “Tregua a Mariupol solo con bandiera bianca su acciaieria Azovstal”
Notizie di Esteri in tempo reale - Pag. 479
Elezioni Francia, Macron è stato rieletto con il 58,55% dei voti: "Sarò il presidente di tutti i francesi"Troppe medicine, donna morta per overdose di paracetamoloLa minaccia nucleare di Putin all’Europa e lo scudo anti missiliGermania, la polemica sull'ex cancelliere Schroeder: "Difende Putin, lasci l'Spd"
"Io, italiano fuggito da Shanghai, vi racconto l'inferno del lockdown": la testimonianza di Filippo TestaYoutuber fa schiantare il suo aereo per filmare la scena e avere più viewsLavrov ammette: “La Terza guerra mondiale è un pericolo reale”“Il Donbass non ci basta più, l’Ucraina meridionale deve diventare tutta russa”