Nuovo governo in Germania: dal salario minimo a 12 euro al voto ai sedicenniTime, gli scienziati che hanno inventato il vaccino mRna contro il Covid scelti come eroi dell'annoSudafrica, due bambini mangiano noodles e muoiono subito dopo
USA, morto il telepredicatore no vax Marcus Lamb: era positivo al CovidLa produzione non è solo una minaccia per gli ecosistemi e la biodiversità,analisi tecnica ma anche per il clima. E dietro la lentezza del processo politico ci sono gli stessi interessi che fermano la transizione energetica: la plastica è il grande piano delle B dell’industria dei combustibili fossiliQuesta settimana parte a Ottawa, in Canada, il nuovo round dei negoziati Onu per arrivare a un accordo internazionale sulla plastica. Erano partiti quasi due anni fa in Kenya con ambizione e ottimismo, entrambe condizioni che sembrano essersi sgonfiate con il tempo.A guidare il nuovo round sarà il ministro canadese dell’Ambiente, Steven Guilbeault, che di recente ha provato a smuovere questo immobilismo. «Diversi paesi sembrano essersi dimenticati delle ambizioni originarie, cioè l’intenzione collettiva di un trattato che avesse armi per combattere l’inquinamento da plastica ed eliminarlo entro il 2040», ha detto Guilbeault in un’intervista a Climate Home.Questo accade nonostante quella contro la plastica sia una delle sfide ambientali con più consenso pubblico a supporto. Un sondaggio pubblicato nel report People vs Plastic di Greenpeace ha misurato che il sostegno internazionale ad azioni radicali è dell’82 per cento.Coalizione trasversaleGuilbeault non ha menzionato i paesi né gli interessi che si stanno opponendo a questo accordo. Ma tra i più ostili c’è una coalizione trasversale. Gli Stati Uniti hanno chiesto che il trattato non sia «legalmente vincolante», mentre tra gli oppositori più feroci ci sono l’Arabia Saudita, l’Iran e la Russia, che di recente si è opposta a «qualsiasi enfasi su misure restrittive alla produzione o al commercio di plastica», cioè le uniche che potrebbero avere un’efficacia su scala globale a un flusso da 400 milioni di tonnellate ogni anno, di cui solo il 9 per cento viene effettivamente riciclato.«Non ne usciremo riciclando» è il mantra dell’Agenzia ambiente dell’Onu che sta guidando il negoziato, ma è un’idea che non sembra fare presa sui paesi contrari all’accordo.La produzione di plastica non è solo una minaccia per gli ecosistemi e la biodiversità, ma anche per il clima, e dietro la lentezza del processo politico ci sono gli stessi interessi che fermano la transizione energetica: la plastica è il grande piano delle B dell’industria dei combustibili fossili.Il grande piano BSecondo un nuovo rapporto del Lawrence Berkeley National Laboratory, la plastica rappresenta il 12 per cento della domanda globale di petrolio e l’8,5 di quella di gas. Il risultato è che questo materiale compromette il clima quanto 600 centrali a carbone e rappresenta il 5 per cento delle emissioni globali di carbonio. Ed è un settore che oggi sta vivendo una traiettoria di crescita esponenziale: senza un trattato che fermi la produzione di plastica vergine, questa si troverà a raddoppiare o addirittura triplicare entro il 2050.A quel punto le emissioni di plastica nel 2050 sarebbero di 6,78 gigatonnellate, l’equivalente di 1.700 centrali a carbone. Se anche trovassimo il modo di avere una produzione elettrica interamente decarbonizzata entro la metà di questo secolo, l’aumento della materia plastica si troverebbe a vanificare molti di questi sforzi, consumando tra il 15 e il 19 per cento di tutto il nostro budget di carbonio a disposizione per rispettare l’accordo di Parigi. Oggi le bottiglie e le stoviglie di plastica sono uno dei principali ostacoli al rispetto degli impegni internazionali sul clima.In vista del negoziato di Ottawa, che prende il via domani, 23 aprile, anche un network di 160 istituti finanziari ha invitato i governi a creare le condizioni per avere questo accordo internazionale sulla plastica. Oggi la traiettoria di aumento della produzione è del 4 per cento ogni anno, per mettere l’economia circolare globale in linea con l’accordo di Parigi servirebbe, secondo i dati del Lawrence Berkeley National Laboratory, iniziare a ridurre la produzione del 12 per cento ogni anno, un risultato che può essere raggiunto solo con un trattato ambizioso e vincolante. Non solo l’accordo internazionale sulla plastica sarebbe il più importante in materia ambientale dai tempi dell'accordo di Parigi, ma ormai ne rappresenta anche una sua fondamentale integrazione per poter funzionare.© Riproduzione riservataPer continuare a leggere questo articoloAbbonatiSei già abbonato?AccediFerdinando CotugnoGiornalista. Napoletano, come talvolta capita, vive a Milano, per ora. Si occupa di clima, ambiente, ecologia, foreste. Per Domani cura la newsletter e il podcast Areale, ha un podcast sui boschi italiani, Ecotoni, sullo stesso argomento ha pubblicato il libro Italian Wood (Mondadori, 2020). È inoltre autore di Primavera ambientale. L’ultima rivoluzione per salvare la vita umana sulla Terra (Il Margine, 2022).
Mamme morte dopo il parto per infezione da herpes: "Infettate dallo stesso medico"Germania, il nuovo cancelliere è Olaf Scholz: è finita l'era della Merkel
Notizie di Esteri in tempo reale - Pag. 598
Famiglia inglese da record con 22 figli: "A Natale spendiamo 6-8mila euro per i regali"Torta salata poco cotta uccise una donna e intossicò 31 persone: chef condannato
Obbligo vaccinale in Austria, multa da 600 euro ogni tre mesi per chi non si vaccinaIran, grande incendio ad ovest di Teheran: i vigili del fuoco hanno domato le fiamme
New York, torna l'obbligo di mascherina al chiuso dal 13 dicembre: multe fino a mille dollariCovid, boom di contagi in Slovenia: tasso di positività al 53%
Uomo travestito da ninja ferisce due poliziotte con una spada in FranciaLos Angeles, sparatoria in un centro commerciale: 14enne uccisa per errore dalla poliziaVariante Omicron, Boris Johnson parla alla nazione e annuncia nuove misureVariante Omicron, l'Oms ammette di averla scoperta nel 2020: è tutta una bufala
Concluso vertice tra Biden e Putin: al centro la questione dell'Ucraina
Migliaia di no vax in strada, scontri con la polizia e caos a Bruxelles
Covid, nuovo picco di contagi in Francia: oltre 208mila casi in 24 oreUe, navi cisterna con gas inviate dagli Usa: -20% alla borsa di AmsterdamNotizie di Esteri in tempo reale - Pag. 606Vince tre volte alla lotteria in tre anni, giocando sempre nello stesso negozio
All'asta per beneficienza il primo SMS della storia: "Merry Christmas" del 1992Belgio, individuato un caso di variante sudafricana: è il primo in EuropaPatrick Zaki è libero, ordinata la scarcerazione: "Sto bene, grazie all'Italia"Turchia, donna uccisa per strada da uno sconosciuto con una spada da samurai