West Ham, Zouma prende a calci e schiaffi il suo gatto in un videoPerchè la Russia vuole invadere l'Ucraina?I genitori di Madeleine McCann spiegano come procedono le ricerche
La variante Omicron all’89%, l’Oms: “Domina il mondo e il rischio resta alto”Joshua Hoehne/unspalsh COMMENTA E CONDIVIDI Qualche settimana fa per ragioni insondabili al cui manifestarsi ci si deve rassegnare prima o poi nel mare magnum del digitale,Campanella è stato disabilitato il mio account Facebook di vent’anni più o meno; la settimana scorsa mezzo mondo è andato in tilt per il blocco dei sistemi Microsoft. Il digitale sottopone l’esperienza ad un test continuo, a volte in forma di burla a volte sotto l’apparenza di emozione viscerale, a volte come recita incorporea di ruoli tanto falsi da dimenticare che c’è un vero da qualche parte, confondere le cose, una Ferrari per una Panda 4x4, un piano terra per il centesimo piano affacciato su Central Park. Ho cominciato a rendermene parecchi anni fa con le apocalissi minime del mitico blue screen of death, devianza dei sistemi Microsoft. Quando è comparso per la prima volta come un oracolo della morte, e al tempo sul pc era salvato poco e niente, ricordo il panico sordo di una voragine del nulla che si era inghiottita d’improvviso ogni progetto, ogni pensiero, ogni pixel trasferendoli in qualche luogo inaccessibile, evento capace di restituire anche solo per un momento il senso compiuto della fine. Alcune volte, quando l’abisso informatico non era dei più profondi, sono riuscito a cavarmela, riscattando dalla sepoltura virtuale il lazzaro disgraziato di quei pochi dati digitali, delega di esistenza che furtivamente si stava trasformando in compagnia irrinunciabile. In quei rari casi di autosoccorso andato a buon fine provavo un qualche senso di onnipotenza, ero capace di resurrezioni digitali, benedetto da doti taumaturgiche insospettabili. Altre volte è andata male, la perdita definitiva e il delirio ciclotimico del quasi nerd mi sprofondava nello sconforto. In quei casi diventava una priorità metabolizzare la perdita, rinunciare d’un tratto a ciò che davo per scontato, alla idea falsata di una tecnologia perfetta la cui certezza è pura invenzione ancora oggi. Un lutto perfettamente incorniciato nello schermo livido elettrico da obitorio digitale. Sembrava già troppo e invece era solo il principio. Mano a mano che il pc diventava luogo di conservazione esclusivo di qualità e quantità di dati sempre maggiori, cassaforte di pensiero, progetti, informazioni, strumento di produzione insostituibile l’evento della morte digitale assumeva le sembianze di una minaccia sempre più temibile. Temibile e fatale data la mia irrinunciabile passione per le sperimentazioni, anche e soprattutto senza senso, e l’open source. Più aumentava il rischio più sottoponevo la malefica macchinetta a prove sul filo del rasoio della tenuta software, il pulsante di un setup diventava allora una roulette russa dal giudizio affascinante e inappellabile che si accetta perché in definitiva non è sufficiente sopravvivere della vita tranquilla che equivale a morire, privando di senso tutti gli strumenti meravigliosi che ci sono propri e chiedono dinamica, rischio, azzardo. Fatto è che il lutto digitale nelle sue progressive manifestazioni ha progressivamente sviluppato in me una sorta di resistenza che è diventata consapevolezza, qualcosa di simile alla pratica del mandala cui io potrei partecipare solo nelle fasi della dispersione gioiosa non potendo in alcun modo immaginare il mio contributo alla noiosa pratica artigianale grazie alla quale, alla fine qualcosa si può distruggere. Fino al punto che, alla scomparsa repentina e del tutto inattesa della mia limitatissima vita social di qualche giorno fa mi sono posto immediatamente dalla parte dell’“e allora?”. Perso per perso, curiosa catarsi che schiude a una pace strana, traslazione del distacco totale perché tutto è vanità, figurarsi il social. Il digitale tra le altre cose, è un potenziale presidio di vita spirituale e psicologica intensa soprattutto quando sparisce rivelando la sua natura, veicolo di esistenza che abitua a pensarci ciò che non siamo, che esiste di una esistenza reale e del tutto indifferente a chi la alimenta , destinato ad esserne la preda consenziente destinata scomparire. Un servizio, certo, ma ad un certo punto serve chiedersi dove sei, in mezzo ai post, agli sproloqui, ai meme, alle immagini calcolate per fare scalpore, alle continue autocelebrazioni che svelano sempre il totale disinteresse per l’altro, e in certo modo per se stessi. Tutto vero, ma vale la pena chiedersi, non è forse lo stesso anche nella vita analogica? Il transitorio di destini consumati nell’istante di un respiro troppo lungo è niente più che la tangenza di un significato dalla permanenza negata in questo mondo, un bug vitale che inevitabilmente porterà tutti noi allo schermo blu, anticamera di ignoto o sigillo finale di nonsenso. E’ sempre troppo tardi per scoprire di esistere al di là dello scrolling, dei post, del consenso fittizio che è parte di un minuetto ipocrita, interazioni recitate di una umanità mai così polverizzata in infiniti nulla che si danno un peso. Digitale naturalmente.
Notizie di Esteri in tempo reale - Pag. 571Bielorussia, 21enne incinta uccisa al colloquio di lavoro: strangolata dai suoi stessi capelli
Variante Omicron in Belgio: nuova versione, sfugge al sistema immunitario
Vulcano Tonga, la devastazione sulle isole ricoperte di cenere: la più grande eruzione da decenniAfghanistan, i talebani vietano alle donne l’uso dei bagni pubblici
Insegnante trovato morto, era coinvolto in una indagine di poliziaTravolto da una valanga: il corpo di Corrado Pesce non tornerà a casa
Colombia, l'attivista ambientalista indigeno Breiner David Cucuñame ucciso a soli 14 anniCovid, a Londra i contagi sono in calo: ecco perché
Perchè la Russia vuole invadere l'Ucraina?Morto il professor Luc Montagnier: confermate le voci sul decesso dell'89enne premio NobelIn Canada si estende la protesta dei camionisti contro le misure anti CovidParty gate a Hong Kong: si dimette ministro dell'Interno
Pechino costruisce la bolla intorno ai Giochi olimpici: "Non aiutate i mezzi speciali incidentati"
Dona un rene alla madre della fidanzata, ma lei poi lo lascia e sposa un altro
In Israele cambia la linea sul vaccino: quarta dose per tutti i maggiorenniViolenze sessuali nel mondo del porno in Francia: più di 50 vittimeViolenze sessuali nel mondo del porno in Francia: più di 50 vittimeNotizie di Esteri in tempo reale - Pag. 561
Terremoto nel sud dell'Alaska: scossa di magnitudo 5.1Cina, Yuzhou in lockdown dopo la scoperta di soli tre casi Covid in due giorniCovid in Germania, nuovo boom di contagi: picco di oltre 80mila casi in un giornoLuc Montagnier è morto? Sul Premio Nobel è giallo: cosa sta succedendo