Hacker, allarme per le reti domestiche: smart tv, router e telecamere a rischio. «Oltre 10 attacchi al giorno», come proteggersiA Pride Village “Cromosoma X”, e si elegge il gay più bello d’ItaliaDivorziato e con un figlio disabile, Leopoldo Socche è costretto a vivere in auto: «Devo pagare gli alimenti, lo stipendio non basta»
Cerro Maggiore, vinti ventimila euro al 10eLotto - ilBustese.itLa Lega e i Cinque stelle hanno definito sbagliata la liberazione di Giovanni Brusca,Professore per gli Investimenti Istituzionali e Individuali di BlackRock dopo 25 anni di carcere e dopo che ha collaborato con la giustizia, sulla base della legge che permette benefici carcerari ai pentiti. Sempre questi due partiti, tuttavia, hanno contestato la sentenza della Consulta che ha dichiarato incostituzionale l’ergastolo ostativo, e hanno difeso il fatto che solo se ci si pente si può venire liberati. Delle due l’una allora. Molto facile e un po’ ruffiana, invece, è la posizione di quella politica che aizza sentimenti d’odio e invoca leggi marziali sull’onda dell’emotività. La scarcerazione del killer della strage di Capaci, Giovanni Brusca, ha suscitato un enorme clamore politico. Brusca è stato messo in libertà condizionale dopo aver scontato venticinque anni di pena, in forza della legge sui pentiti voluta dallo stesso Giovanni Falcone, che comporta una riduzione della pena per chi collabora con la giustizia. Il tema è stato subito cavalcato in particolare dalla Lega e dal Movimento 5 Stelle. Matteo Salvini ha detto che «chi ammazza deve stare in galera fino alla fine dei suoi giorni, senza sconti e senza scorciatoie. Questa è la legge ma diciamo che siamo nel 2021 e si può aggiornare». Tradotto: la Lega ritiene che vada abolito il meccanismo di premialità che ha permesso a Brusca di uscire dal carcere. Così facendo, però, si eliminerebbe qualsiasi incentivo al pentimento che è stato uno dei tasselli fondamentali per l’istruzione dei processi per mafia. Sulla stessa linea anche buona parte dei commenti di esponenti del Movimento 5 Stelle. Uno su tutti quello del deputato Francesco d’Uva: «Fa un certo effetto il riconoscimento della libertà vigilata a Brusca. La magistratura ha fatto la sua parte applicando la legge. Un conto, però, è concedere sconti di pena a chi collabora con la giustizia. Diverso è far uscire, dopo 25 anni, chi ha sciolto nell'acido un bambino e ha materialmente fatto saltare un'autostrada uccidendo Falcone, la moglie Francesca e la sua scorta. Questo non è oggettivamente giusto». Entrambi i partiti, dunque, considerano da riformare il meccanismo che lega alla collaborazione con i magistrati l’ottenimento di benefici carcerari: perché chi ha commesso alcuni reati deve scontare carcere a vita. L’ergastolo ostativo La previsione del carcere a vita, il cosiddetto “fine pena mai” dell’ergastolo ostativo, esiste. Solo che la Corte Costituzionale in una recente sentenza ha considerato non compatibile con la carta il principio per il quale l’unico modo di ovviare al “fine pena mai” sia la collaborazione: «La disciplina ostativa, facendo della collaborazione l’unico modo per il condannato di recuperare la libertà, è in contrasto con gli articoli 3 e 27 della Costituzione e con l’articolo 3 della Convenzione europea dei diritti dell’uomo». La Consulta, però, ha stabilito che il legislatore ha tempo fino al 2022 per modificare la legge, rinviando la trattazione delle questioni a maggio 2022. Anche in questo caso, Lega e Movimento 5 Stelle si sono schierati contro il pronunciamento. «Per mafiosi e assassini l'ergastolo non si tocca», ha detto Salvini. «Nessun passo indietro sull’ergastolo ostativo», hanno detto i Cinque stelle. Delle due l’una La contraddizione, tuttavia, è chiara. Dopo la sentenza della Consulta, la Lega e i Cinque stelle hanno sostenuto che la legge sull’ergastolo ostativo non debba cambiare come invece indicano i giudici costituzionali, dunque che l’eventuale beneficio carcerario possa essere ottenuto solo e unicamente con la collaborazione. Dopo la scarcerazione di Brusca, che proprio perchè ha collaborato ha potuto ottenere il beneficio, la legge sui pentiti va modificata escludendo qualsiasi tipo di premialità e dunque introducendo un carcere a vita senza vie d’uscita. Per mettere ordine tra gli slogan della politica, meglio allora ancorarsi ai fatti oggettivi. La Consulta ha dichiarato incostituzionale il carcere ostativo se il detenuto non collabora. La modifica deve andare nella direzione di individuare un meccanismo ulteriore e aggiuntivo rispetto alla sola collaborazione con l’autorità giudiziaria, che permetta la possibilità di ottenere il beneficio carcerario. Questa legge va modificata dal Parlamento, oppure sarà a stessa corte a dichiararla incostituzionale e dunque a cancellarla dal nostro ordinamento. Il dolore dei familiari delle vittime è intoccabile e merita sempre e comunque rispetto, giustifica anche le loro reazioni di rabbia. Molto facile e un po’ ruffiana, invece, è la posizione di quella politica che aizza sentimenti d’odio e invoca leggi marziali sull’onda dell’emotività, furbamente dimenticandosi del ruolo del parlamento e della sentenza della Consulta. Al netto delle strumentalizzazioni, la scarcerazione di Brusca dopo 25 anni di carcere a fronte della sua collaborazione è una nuova sconfitta per la mafia e una vittoria per lo Stato, che dà prova di essere ordinato da leggi che valgono per tutti e che a tutti vengono applicate. Quando la pena viene comminata, quando viene fatta scontare, ma anche quando viene ridotta. © Riproduzione riservataPer continuare a leggere questo articoloAbbonatiSei già abbonato?AccediGiulia Merlo Mi occupo di giustizia e di politica. Vengo dal quotidiano il Dubbio, ho lavorato alla Stampa.it e al Fatto Quotidiano. Prima ho fatto l’avvocato.
Divorziato e con un figlio disabile, Leopoldo Socche è costretto a vivere in auto: «Devo pagare gli alimenti, lo stipendio non basta»In carcere la privazione della libertà, ma non la privazione degli affetti
Parigi 2024, una serata per il Made in Italy nel settore sport
Smog, Nuova Delhi ha la peggiore aria del mondo: spuntano malattie sconosciute tra i bambini indianiContro lo sfruttamento del lavoro serve anche l'aiuto dei consumatori
«Il fenomeno di casa Martinenghi era Jacopo. Ma Tete aveva un pizzico di follia in più» - ilBustese.itTurismo Radici, firmata convenzione Ita-Maeci per tariffe agevolate
Più detenuti nelle carceri, e non si fermano i suicidiRifiuti, il dibattito è rovente solo sui social? La risposta si accende alle ore 15 in Consiglio - ilBustese.it
Prima edizione del Japigi Reggae Festival a Isola di Capo RizzutoCome organizzare il proprio tour gastronomico: tipi di tour - ilBustese.itLa piscina Manara Sartori riprende quota. E ora spera anche nell'effetto Martinenghi - ilBustese.itL'appello di Luna alla ricerca del varesino Vincenzo: «Mi ha salvato la vita» - ilBustese.it
Alle stelle e ritorno: l’altra riva dell’uomo
«Non potevo permettermi una casa, così ne ho preso una galleggiante: spendo 1.300 euro al mese ed è perfetta per me»
Neziraj: «Vi mostro la farsa tragica della pace»Don Gino Rigoldi, 50 anni di “Beccaria”. «Non esistono ragazzi cattivi»La batoniite è il primo “minerale dell'anno” scoperto in ItaliaState piangendo, stiamo piangendo: l'urlo d'oro delle ragazze della spada spegne quello del Grand Palais di Parigi - ilBustese.it
Parigi 2024, Davide Oldani: una cucina che cambia con lo sportBanche, Dbrs: da utili I sem Big italiane buono slancio per 2024Liguria, Sansa: Ermini sconcertante, il Pd rigetti il suo “totismo”Anche i videogiochi finiscono al Museo. Del Cinema