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Chico Forti trasferito nel carcere di VeronaIl runner romano tenterà di percorrere la Via Alpina in meno di 30 giorni,MACD 8 ore e 40 minuti Irene Righetti 22 luglio - 11:00 - MILANO “Cercavo una sfida entusiasmante e allo stesso tempo avventurosa”. Sono le parole di Emanuele Ludovisi, 41 anni, runner e appassionato di alpinismo e sci alpinismo, nonché gestore di due rifugi sui Monti Reatini, nello specifico sul Terminillo. Dopo una vita trascorsa a Lido dei Pini, un paesino del litorale a sud della capitale, ha deciso di diventare “un montanaro di mare”. Per un po’ di tempo, a causa del lavoro che lo ha assorbito quasi totalmente, ha dovuto accantonare i suoi sogni sportivi, ma ora è pronto per una nuova avventura: percorrere la Via Alpina. Spiega Ludovisi: “Non è il progetto principale che prevedeva un viaggio in Paesi lontani; questa è la seconda opzione. Una sfida meno estrema, ma con un pizzico di brio in più, dato che vorrei abbassare il record di percorrenza della Via Alpina”.  Andiamo per gradi, ci spieghi che cosa è la Via Alpina?  “Esistono diverse varianti (5 gli itinerari tracciati, distinti per colore, nda), contraddistinte da diversi colori. L’itinerario di colore rosso è quello che andrò ad affrontare io, ovvero: 2500 chilometri per 8 paesi da attraversare: Italia, Slovenia, Austria, Germania, Liechtenstein, Svizzera, Francia e Principato di Monaco. Un percorso difficilissimo che parte da Trieste e arriva a Monaco, toccando molte delle montagne più alte: Triglav, Tre Cime di Lavaredo, Hochfeiler, Zugspitze, Silvretta, Bernina, Monte Bianco, i ghiacciai della Vanoise, la Barre des Ecrins".  Da quando esiste la Via Alpina?  “Nasce nel 1991 con l’Unione Europea degli otto Paesi alpini”.  Non sarà una “passeggiata”,  ti sei dato un obiettivo importante.  “Vorrei abbassare il tempo di percorrenza del tracciato FKT (Fasted Known Time) a oggi appartenente all’ultra runner belga Karel Sabbe, dentista e detentore di svariati FTK nel mondo (Pacific Crest Trail e Appalachian Trail entrambi negli Stati Uniti). Anche se indipendentemente da questo, il focus sarà concludere il viaggio dato che sarà la sfida più importante della mia vita a livello sportivo. Per abbassare il precedente primato dovrò coprire l’intero tragitto in meno di 30 giorni e 8 ore e 40 minuti”.  .bck-image_free_height { position: relative; margin-bottom: 1.6875rem; } .bck-image_free_height .image_size img { height: auto !important; width: 100% !important; } .bck-image_free_height figure{ width:100%; display: table; } .bck-image_free_height img.is_full_image { display: table-row; } L'itinerario in rosso nella mappa è la Via Alpina che percorrerà Ludovisi Ti muoverai da solo o sarai supportato da un team?  “Il percorso sarà tutto a piedi e lo affronterò 'supported' e quindi avrò un camper al seguito che mi attenderà al termine di ogni tappa. Una squadra di tre persone mi darà il supporto logistico, curerà l’alimentazione e il recupero fisico”.  Che distanza farai giornalmente?  “82, 83 chilometri per 4500/5000 metri di dislivello positivo. Avrò a disposizione 15/16 ore per coprire la distanza prestabilita. Le restanti ore della giornata saranno dedicate al recupero e al riposo”.  Quando partirai?  “La data prevista è il 10 settembre; il periodo l’ho scelto per via del lavoro al rifugio, prima sarebbe stato impossibile, anche se agosto sarebbe stato preferibile. In settembre e ottobre, infatti, potrebbero arrivare i temporali di fine estate e il meteo si fa più incerto, ma non potevo fare diversamente”. Parti con un gruppo di sportivi come te, scopri i viaggi di Gazzetta Adventure e Tribala all'insegna dello sport e del divertimento nel mondo In un'epoca in cui le sfide personali e collettive sono all'ordine del giorno, l'impresa di Emanuele ricorda l'importanza di sognare in grande e senza improvvisazioni. Per dimostrare che con determinazione, passione, impegno, sacrificio, e un pizzico di follia si possono fare grandi cose. Montagna: tutte le notizie Active: tutte le notizie © RIPRODUZIONE RISERVATA

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