Dopo il crollo della Lega alle urne, Roberto Maroni affonda Matteo Salvini: "È ora di un nuovo leader"Serracchiani (Pd): "Se Meloni è sincera Forza Italia deve stare fuori dal governo"Elezioni politiche 25 settembre 2022, il programma elettorale di Berlusconi e Forza Italia
Bianchi firma il decreto per la continuità didattica e gli insegnanti dei territori disagiatiFederico Barocci,MACD "Natività", particolare - Madrid, Museo del Prado COMMENTA E CONDIVIDI Schiacciato fra l’ombra di Caravaggio e la solarità di Raffaello, Federico Barocci, appartiene a quel nutrito gruppo di artisti che, dopo un grande successo in vita, sono poi stati accantonati dalla critica e, a maggior ragione, anche dal grande pubblico. Federico Barocci, invece, è un gigante della pittura non solo italiana perché si è posto come modello per tutta quella lunga schiera di artisti che non s’identificava con il nuovo linguaggio di Caravaggio e dava vita, fra la fine del Cinquecento e il primo decennio del Seicento (muore nel 1612), alla reinvenzione del verbo stilistico di Raffaello. Per questo, adesso – dopo una mostra a Perugia nel 2010 che, però, era incentrata sul restauro della Deposizione della Croce, di cui si dirà, e sulla nascita del Manierismo in Umbria – a distanza di quattordici anni, una grande monografica si è aperta ad Urbino, nelle ampie sale del Palazzo Ducale, oggi Galleria Nazionale delle Marche (fino al 6 ottobre).Il luogo è significativo, al di là del suo valore artistico, perché – come ha ricordato Luigi Gallo (curatore dell’esposizione, nonché direttore del museo marchigiano) –, nel 1916, il grande Lionello Venturi, già all’indomani dell’acquisizione del complesso architettonico da parte dello Stato e della contestuale inaugurazione della Galleria Nazionale, auspicava una grande mostra, mai realizzata, da dedicarsi proprio a Federico Barocci. Oggi quel sogno, dopo anni d’impegno e di studio è divenuto realtà. Corredata da uno straordinario catalogo edito da Electa (destinato a essere nuovo punto di riferimento negli studi sul grande pittore, che si arricchisce dei testi, oltre che del curatore, dagli altri co-curatori Anna Maria Ambrosini Massari, Luca Baroni e Giovanni Russo, cui vanno aggiunti i contributi di Barbara Agosti, Camilla Colzani, Raffaella Morselli, Ilaria Miarelli Mariani, David Ekserdijan, Luca Baroni e Anna Bisceglia), la mostra, affronta lo sviluppo della grande arte di Federico Barocci analizzandola per temi, piuttosto che con il percorso cronologico certamente più scontato. È quello, infatti, il modo corretto di avvicinarsi alla pittura dell’artista, soprattutto se si riflette alla sua scelta di non abbandonare la sua città natale, salvo un periodo iniziale a Roma da cui si allontanò nel 1565, ancora trentenne. Tornato a Urbino, non si spostò più e diffuse il nuovo verbo della sua arte affidandone l’affermazione alle opere di vario formato che, come veri e propri ambasciatori, lasciavano la sua bottega per raggiungere i committenti e, quindi, fecondare l’ambiente culturale cui erano destinati. Così, da quella straordinaria fucina, uscirono ritratti, pale di altare, paesaggi e piccole tele per la devozione privata.Le sezioni della mostra, allestita al piano nobile del Palazzo su pannelli color verde scuro (che fanno risaltare la tavolozza chiara dell’artista), seguono questi stessi temi, non senza una particolare attenzione agli esordi e agli ultimi anni del percorso artistico del pittore urbinate, quando il grande artista contribuì, insieme ad altri, come Carracci, a traghettare il Manierismo verso il Barocco. Il punto di partenza è l’Autoritratto giovanile degli Uffizi dove l’artista compare poco più che trentenne. Accanto a questa piccola tela (e a quella che lo mostra ormai anziano, pure agli Uffizi, come se fossero l’alfa e l’omega di una vita straordinaria), ci sono i ritratti dei committenti di corte, dal Ritratto di fanciulla, forse da identificarsi con Lavinia Feltria della Rovere, sorella minore di quel Francesco Maria II della Rovere che l’artista ritrae nella scintillante armatura all’indomani della vittoria di Lepanto, fino ai fratelli Ippolito e Giuliano che, in quanto cugini di Francesco Maria II, esercitavano i ruoli diplomatici della famiglia sia in campo militare sia in quello ecclesiastico. Insomma, la grande società urbinate della metà del Cinquecento vista con gli occhi dell’artista stesso. Per questo nella stessa sala troviamo la celebre Madonna della gatta che ha sullo sfondo quello stesso Palazzo che oggi ospita la mostra. Il tema successivo è quello delle grandi pale d’altare, come la Deposizione proveniente dalla cappella di San Lorenzo nel duomo di Perugia, già ricordata. L’opera va considerata un vero capolavoro, capace di trasformare le premesse di un Daniele da Volterra o di un Pontormo nelle future passioni di un Caravaggio o di un Guido Reni.Federico Barocci, "Natività" - Madrid, Museo del PradoÈ nel rapporto con la natura, poi, che si palesa al meglio la grande arte di Barocci, in grado di esaltare la poetica delle piccole cose nelle scene sacre. Lo dimostrano la Madonna del gatto proveniente dalla National Gallery di Londra (da non confondersi con quella “della gatta” prima ricordata), oppure il Noli me tangere degli Uffizi dove compare di nuovo il Palazzo di Urbino sullo sfondo o, ancora, il Riposo durante la fuga in Egitto, ove un tenero San Giuseppe coglie un rametto dall’albero di ciliegio per offrire quei frutti rossi (carichi dei valori simbolici della passione) a Gesù bambino. Il che ci offre il destro per due riflessioni. Una relativa al sottotitolo della mostra che, giustamente, è L’emozione della pittura moderna e l’altra alla ricchezza dei prestiti in mostra, dal Prado, al Louvre, dagli Uffizi, alla National Gallery di Londra, passando per i Vaticani, al punto che Barbara Jatta, Direttore dei Musei e Simone Verde, Direttore degli Uffizi, hanno lasciato la loro testimonianza con due scritti introduttivi al catalogo. L’altro valore aggiunto della mostra è costituito dalla presenza di un cospicuo corpus di disegni (fra i duemila che rappresentano la produzione dell’artista) e dalla sezione che raccoglie le stampe derivate dalle opere del pittore che contribuirono non poco alla crescita della sua fama e alla diffusione del suo verbo visivo. Si potrà così entrare nella bottega del maestro dalla porta principale e rendersi conto da vicino del suo metodo di lavoro e della sua straordinaria capacità disegnativa.L’esposizione si conclude con le opere realizzate nel primo decennio del Seicento, come la Presentazione della Vergine al Tempio proveniente dalla chiesa di Santa Maria in Vallicella a Roma, figlia di quel rapporto privilegiato con i padri Oratoriani e la famiglia Cesi che era iniziato negli anni romani intorno alla figura di san Filippo Neri. È dal suo dettato, infatti, che nasce la grande arte di Federico Barocci e la sua attenzione alle piccole cose della vita attraverso cui occhieggia l’assoluto del sacro.
Chi è Giancarlo Giorgetti, il ministro dell'Economia del governo MeloniCalogero Pisano (FdI), eletto alla Camera il candidato siciliano che inneggiava a Hitler
"Mario Draghi immobile davanti alla crisi, una brutta negligenza"
Sfogo di Emma Bonino sulla legge elettorale: "Ogni voto al terzo polo aiuta la destra"Mario Draghi potrebbe diventare l'uomo alla guida della Nato
Lisa Pendezza, Autore a Notizie.itSettimana corta a scuola contro il caro energia, Bianchi: "Il governo non ne ha mai parlato"
Matteo Bassetti ministro? "Pronto a dare consigli per il mio paese che amo"Human rights watch contro Giorgia Meloni: “Preoccupante per migranti, aborto e diritti civili"
L'allarme di Nichi Vendola sulla "democrazia a rischio, Meloni si ispira a Orban"Laura Boldrini cacciata dalla manifestazione sull'aborto delle femministe di Non una di menoRita Dalla Chiesa difende Giorgia Meloni sul tema dell'abortoChi è Adolfo Urso, il nuovo ministro delle Imprese e del Made in Italy
Chi è Gennaro Sangiuliano, il giornalista scelto come ministro della Cultura nel Governo Meloni
Gaffe di Salvini con il candidato non vedente Mario Barbuto: "Sarà un occhio per gli italiani"
Notizie di Politica italiana - Pag. 151Appunti Berlusconi, Zoro svela un nuovo dettaglio su RenziContrordine: Umberto Bossi è stato “eletto in Lombardia”Scontro fisico durante i lavori del Consiglio Nazionale del Psi
Giorgia Meloni: "Emiliano mi ha chiamata, le sue parole sono vergognose"Lega: "Governo in tempi rapidi per affrontare l'emergenza bollette"Come Conte vuole convincere gli italiani, ecco il programma del M5sSilvio Berlusconi su TikTok: "Donne votatemi, sono più bello di Letta!"