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Alla rivoluzione green serve una narrativa del bene comune contro l’egoismo della destraAl Centro di Preparazione Olimpica trentacinque squadre per decretare i campioni nei tre livelli della DCPS. E c'è anche la nuova mascotte "Jo Kiamo" 18 maggio - 17:08 - MILANO Una giornata magnifica. E non poteva essere altrimenti,Campanella perché la finale nazionale della DCPS (Divisione Calcio Paralimpico e Sperimentale) è una vera e sgargiante festa, di quelle dove i colori saturi si abbinano perfettamente allo stato d’animo delle persone presenti, dai giocatori agli accompagnatori, fino ai tifosi. È una celebrazione dello sport, inteso nel suo senso più puro, dove i sorrisi smaglianti riempiono i volti di persone felici, contente di esserci. che numeri— A Tirrenia sono arrivate in 35 squadre (più altre tre, invitate per la dimostrazione di fair play durante il campionato) per l’atto conclusivo di una stagione che ha visto in totale scendere in campo 180 squadre e 2600 giocatrici e giocatori tesserati, che si sono affrontati in circa 1000 partite. Ma i numeri riescono a descrivere solo fino a un certo punto l’atmosfera che si respira in questa finale nazionale: per due giorni, fino a domani, le squadre presenti si affronteranno per decretare i campioni nei tre livelli, stabiliti a seconda del grado di disabilità intellettiva dei calciatori. "È una grande emozione essere qui", confida Alex della Polisportiva Calcio Sicilia, mentre il sole lo illumina e rende ancora più scintillante il suo racconto. "Lo spirito – prosegue Alex - è quello di partecipare, divertirsi… e poi si conoscono altre persone. Siamo carichi, anche se siamo un po’ scoraggiati, perché ci manca qualche giocatore forte". Ma fino ad ora come sta andando? "Abbiamo perso la prima partita… ma come si dice, la prima è dei bambini". tifosi— Sono sei, i campi di Tirrenia, dove le squadre si affrontano in sfide sette contro sette; tutto intorno ai terreni di gioco ci sono i cartelloni a ricordare che "Il calcio è di tutti", come evidenzia lo slogan della DCPS. E sugli spalti, in piedi e a sedere, non mancano le presenze dei tifosi. Sventolano le bandiere di genitori e veri e propri ultras, come quelli del Lanciano Special; sostengono i propri colori rossoneri, cadenzano il tifo con i tamburi e quando a fine partita i giocatori vanno sotto il loro settore per raccogliere il meritato applauso, i cori di incoraggiamento sono anche per la squadra avversaria. “C’era la voglia di seguire un vero calcio, di respirare quelli che sono i veri valori dello sport: amicizia, inclusione, aggregazione e abbiamo trovato questi valori nel Lanciano Special”, racconta Carlo, tifoso del Lanciano accanto allo stendardo ‘Anxa Rebel’: “Da lì è nato un amore che non finirà mai: sono quattro anni che li seguiamo. Andiamo in giro in tutta Italia e non li lasceremo mai". Ma com’è essere parte di una squadra speciale e resa ancora più unica dall’affetto dei tifosi? Lo spiega Donatello, l’allenatore del team abruzzese: "La sensazione è ovviamente positiva, gli obiettivi sono tanti. Lavoriamo attraverso il calcio, come un mezzo di cura per vivere nella società, nella comunità. Il risultato del campo è sì importante, ma ancora più fondamentale è lo spirito con cui ci alleniamo e giochiamo insieme ai nostri tifosi". Sono tutti, ma davvero tutti, felici di essere a Tirrenia in questa giornata di sole. Ed è entusiasta anche l’arbitro Muhammad, mentre tra una partita e l’altra si riposa prima di tornare nuovamente in campo a dirigere le gare: "Vedere questi ragazzi così felici, che si divertono, mi riempie di gioia". sfide di... rigore— La finale nazionale della DCPS viene impreziosita anche dall'esibizione dell'Italbeach maschile e femminile: alla Beach Arena di Tirrenia gli azzurri e le azzurre hanno mostrato ai ragazzi presenti la spettacolare disciplina. Terminata la sfida di esibizione, arriva il momento clou: i ragazzi e le ragazze delle tre squadre invitate a Tirrenia per il fair play dimostrato durante la stagione della DCPS (ovvero Totti Special Soccer school, Hellas Verona e Insuperabili Women, l’unica squadra della DCPS in tutta Italia con sole giocatrici) si cimentano nel battere alcuni calci di rigore, di fronte a vere e proprie leggende del beach soccer come i portieri azzurri Carpita e Casapieri, freschi vice campioni mondiali. Gioia, felicità e... anche la simpatia della nuova mascotte della DCPS, "Jo Kiamo". Paralimpici: tutte le notizie Gazzetta dello Sport © RIPRODUZIONE RISERVATA
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