Salvini a Conte: "Nomini subito il ministro delle Politiche Ue"Di Maio contro Salvini sulla castrazione chimicaElezioni, il test sull'Europa mette in crisi i politici
Pd, lite Calenda-Anzaldi su TwitterI fatti risalgono all’agosto del 2022 e a quasi un anno e mezzo di distanza i due imputati sono stati condannati anche a sborsare 28.148 euro come risarcimento. Il 5 marzo altri tre attivisti sono stati condannati dal tribunale di Roma per aver imbrattato la facciata del SenatoIl tribunale della Santa sede ha condannato in appello a nove mesi con pena sospesa e al risarcimento di 28.148 mila euro due attivisti di Ultima generazione,Professore Campanella Ester Goffi e Guido Viero, per essersi incollati con le mani alla statua del Laocoonte all’interno dei musei Vaticani. Il gesto di protesta risale al 18 agosto del 2022 e aveva l’obiettivo di sensibilizzare l’opinione pubblica nei confronti della crisi climatica.Secondo una relazione interna al Vaticano, i costi per la riparazione del danno sono stati di circa 15mila euro, ma durante il processo è emerso che è stata spesa una cifra minore. Gli ecoattivisti si sono difesi affermando che il loro intento non era quello di arrecare danno all’opera, per questo avrebbero utilizzato una colla più facilmente lavabile. Inoltre, nella loro azione hanno toccato solo il basamento dell’opera che a differenza del Laocoonte risale a un’epoca successiva.«Io e Guido abbiamo fatto questa azione spinte da amore e cura, assolutamente senza violenza. Che cos’è la violenza? È rimanere indifferenti di fronte allo sfacelo, o è cercare una via per portare l’attenzione affinché il disastro venga arginato? Non abbiamo mai avuto intenzione di causare un danno, ma di lanciare un grido di allarme», ha detto Ester Goffi ai giornalisti dopo la sentenza.Sul caso si è espresso anche l’intero movimento: «L’accanimento della Città del Vaticano nei confronti degli attivisti climatici è senza dubbio una sorpresa per i cittadini e le cittadine di Ultima Generazione, che comunque continuano a riconoscere nel ruolo di Papa Francesco una delle voci più coraggiose e fuori dal coro per quanto riguarda la sensibilizzazione delle persone rispetto all’emergenza climatica».Nella sentenza di primo primo grado dello scorso 12 giugno, Guido Viero era stato condannato a due anni e cinque giorni, mentre Ester Goffi a due anni. Per entrambi una multa di tremila euro a testa. A quella sentenza hanno fatto seguito una serie di proteste da parte degli attivisti di Ultima Generazione. Negli ultimi anni il movimento ambientalista si è resto protagonista di una serie di azioni di protesta, non soltanto prendendo di mira opere artistiche all’interno di musei o in pubblica piazza, ma anche come l’interruzione del traffico cittadino.La repressione del governoPer cercare di limitare le azioni di protesta degli ambientalisti il governo Meloni, su iniziativa del ministro della Cultura Gennaro Sangiuliano, ha cercato di adottare misure più aspre e repressive. A fine gennaio la proposta del ministro è diventata ufficialmente legge. Il testo, oltre ad aumentare le pene già previste per il danneggiamento dei beni culturali ha introdotto altri due reati. Chi «distrugge, disperde, deteriora o rende in tutto o in parte inservibili o non fruibili beni culturali o paesaggistici propri o altrui» potrà essere punito con la reclusione da 2 a 5 anni e con sanzioni da 20mila a 60mila euro (prima da 2.500 a 15mila euro). Chi «deturpa o imbratta beni culturali o paesaggistici propri o altrui» oppure «destina beni culturali a un uso incompatibile con il loro carattere storico o artistico», o chi mette a repentaglio la loro conservazione potrà ricevere multe da 10mila a 40mila euro (prima da 1.500 a 10mila euro).L’altra condannaQuella di ieri è la seconda condanna ricevuta dal gruppo ambientalista dopo quella dello scorso 5 marzo quando il tribunale di Roma ha disposto per tre attivisti, poco più che ventenni, otto mesi di reclusione e un risarcimento di 60mila euro. Lo scorso 2 gennaio i tre attivisti avevano gettato sulla facciata di palazzo Madama, sede del Senato, della vernice rossa lavabile. Il difensore degli imputati aveva fatto notare che il gesto di protesta era di natura ideologica ed è stato portato avanti con strumenti che non recano danni permanenti. Infatti, per la rimozione della vernice dalla facciata del senato e la sua ripulitura sono stati spesi 1.400 euro.© Riproduzione riservataPer continuare a leggere questo articoloAbbonatiSei già abbonato?Accedi
Rita Dalla Chiesa critica duramente Lilli GruberDecreto Crescita: stretta sugli affitti brevi
Fassino: "Salvini 30 anni la governo? Vediamo se ha i voti"
Beppe Grillo si reca al voto a Genova: silenzio alle urneVirginia pubblica sui social dediche amorose per Luigi di Maio
Maturità 2019, l'errore del ministro BussettiRai, maggioranza divisa sulla Vigilanza: Pd vota con M5s
Dialogo Conte-Ue: "Decisi sulla nostra linea"M5S, Di Maio sotto attacco di Lombardi e Paragone
Vinci-Salvini, è polemica sui primi vincitoriDi Maio contro Whirlpool al tavolo di crisiSilvio Berlusconi confessa: "Ho avuto paura"Migranti, Salvini: la nave della Marina a Genova
Salvini, spesa da record in propaganda su Facebook
Trentacinquesimo anniversario dalla morte di Enrico Berlinguer
Cnel, Fraccaro: proposta di abolizione in SenatoDecreto Crescita: stretta sugli affitti breviStriscioni contro Salvini, il pm dispone il dissequestroCuperlo: polemica per le frasi su Lega e l'abbandono scolastico
Conte sul debito: "Pronta risposta all'Ue"Varese, il figlio di Maroni candidato contro la LegaDi Maio e Salvini non si seguono su InstagramDi Maio assicura: "Non ci sarà nessun rimpasto"