File not found
trading a breve termine

Migranti, Meloni, e karaoke, da Floris scontro fra Sallusti e Fornero

La storia di Antonio, affetto da Sla: “Assistenza a casa o scelgo di non vivere” - Tiscali NotizieClaudio Anastasio rompe il silenzio: "Discorso di Mussolini una scivolata"Il flop di Biden al dibattito apre la porta a un potenziale rimpiazzo: i possibili nomi

post image

Salvini: in Campania servizi differenti per colpa gestione statalista - Tiscali NotizieParler non è più accessibile,éTelegramèCampanella Twitter e Facebook sono percepiti come ostili: ma per gli estremisti c’è ancora un porto sicuro. E poco importa che lo abbiano creato i russi  In passato Telegram è stato il social network preferito dai terroristi dello Stato islamico, ora è il rifugio naturale per gli estremisti di destra, in fuga da Facebook e Twitter, con Parler che è irraggiungibile. Una prima ondata di iscrizioni c’è stata dopo l’attentato di Christchurch. Una seconda dopo l’assalto a Capitol Hil. Gli estremisti vedono però nell’esodo forzato dalle piattaforme mainstream un’occasione per portare dalla loro parte i conservatori più moderati. La soluzione non può nemmeno essere quella di rimuovere Telegram dagli app store, come chiesto da alcuni attivisti. Oggi Telegram è usato da 500 milioni di persone. Spulciare i canali Telegram della destra americana è come entrare in una realtà parallela. I democratici sono i veri razzisti; c’è una “guerra” in atto contro i bianchi e l’immigrazione viene usata come arma da un’elite segreta per sottometterli. Un uomo accusato di aver preso parte all’assalto al Congresso non si è ucciso per evitare l’arresto, ma è stato indotto al suicidio dall’Fbi. A proposito, l’attacco è ovviamente un falso, un complotto (sempre dell’Fbi, o degli Antifa, a seconda delle versioni) ordito per screditare i sostenitori di Trump. E questo è solo l’aspetto più visibile del dibattito, quello che si coglie andando a consultare i post pubblici; c’è tutto un mondo occulto, che si nasconde delle chat segrete e nei gruppi privati, che è molto più estremo. Qui si trovano video e foto inneggianti alla violenza e allo sterminio dei nemici, manuali di sopravvivenza in caso di guerra civile, istruzioni per fabbricare armi e bombe artigianali. Rifugio su Telegram Attivisti e studiosi dell’odio sui social sottolineano da tempo come Telegram, dopo essere stato per qualche tempo il network preferito dai terroristi dello Stato Islamico, sia diventato uno dei principali rifugi per movimenti razzisti, misogini, antisemiti e, talvolta, esplicitamente inneggianti alla rivolta armata. I vantaggi, dal loro punto di vista, sono molteplici: il software funziona sia sullo smartphone sia via browser o come applicazione per computer, su tutti i principali sistemi operativi. Dispone sia di strumenti per interfacciarsi e dialogare apertamente col pubblico (i canali e i gruppi pubblici) che di stanze segrete, criptate, dove portare avanti le discussioni e le iniziative più sovversive. Non da ultimo, mette a disposizione ampi mezzi di archiviazione e condivisione di documenti: si possono caricare file fino a 1,5 gigabyte, molto di più di altri network. Dopo Christchurch Gruppi di neo-nazisti russi utilizzano per coordinarsi la app di messaggistica creata dai fratelli Durov fin dal dicembre 2015. Negli ultimi mesi si è assistito però ad un forte incremento della presenza di estremisti di varia nazionalità, tanto che il Centro Simon Wiesenthal di Los Angeles, in un rapporto del luglio scorso, ha definito Telegram “l'arma online prediletta dall'estrema destra violenta”. Un primo punto di svolta si è avuto nel marzo 2019, dopo gli attentati islamofobi di Christchurch in Nuova Zelanda: il SITE Intelligence Group, un’organizzazione di monitoraggio del terrorismo, ha esaminato un campione di 374 canali di estrema destra e ha scoperto che l'80% di essi sono stati creati entro sei mesi dall'attacco. Proud boys Un’ulteriore accelerazione sta avvenendo in questi giorni, dopo i tumulti del Campidoglio e prima dell’inaugurazione di Biden, complice l’espulsione del presidente Trump da tutti i principali social media e la chiusura di network alternativi, come Parler, su cui erano confluiti gran parte dei suoi sostenitori. I neo fascisti Proud Boys, coinvolti in vari episodi violenti, sono fra quelli ad averne tratto maggior giovamento.  «Uno dei canali dei Proud Boys su Telegram è cresciuto di quasi 6.000 utenti in quattro ore», notava pochi giorni fa su Twitter la ricercatrice Megan Squire, che studia l’estremismo online alla Elon University del North Carolina. L’opportunità Come si può facilmente verificare usando siti come Tgstat, che offrono statistiche sui vari canali Telegram, la tendenza è proseguita (sebbene a un ritmo minore) anche nelle ore successive. Si tratta di numeri ancora relativamente piccoli, se paragonati a quelli di Facebook: il gruppo “Stop the Steal”, per esempio, prima di essere rimosso aveva raggiunto in poche ore i 320.000 membri, mentre canali simili su Telegram raggiungono un pubblico dieci volte minore. Gli estremisti vedono però nell’esodo forzato dalle piattaforme mainstream un’occasione per portare dalla loro parte i conservatori più moderati. «È la nostra opportunità di prenderli per mano e portarli verso la vera ideologia» recita un post visualizzato più di ventimila volte. Il problema Si ripropone quindi la domanda: conviene chiudere interi social o singoli account che propagano opinioni estreme e controverse, col rischio che chi le esprime migri semplicemente verso altre e più accoglienti piattaforme, magari più di nicchia e difficili da monitorare? Per Squire, la questione è malposta. Espellere gli estremisti dai siti più utilizzati, erode infatti la loro “facciata di normalità” ed evita che molestino e aggrediscano verbalmente i moderati che frequentano siti come Facebook e Twitter e, di converso rende più difficile fare proseliti fra di loro. Certo, all’inizio può essere più difficile individuarli, ma questo fa parte del gioco, dell’eterna caccia a guardie e ladri fra estremisti e ricercatori. Rimuovere Telegram? La soluzione non può nemmeno essere quella di rimuovere Telegram dagli app store, come chiesto da alcuni attivisti (come si legge per esempio nel tweet qui sopra). Oggi Telegram è usato da 500 milioni di persone, la maggior parte delle quali non ha niente a che fare con l’estremismo online. Milioni di cittadini bielorussi la hanno usata nelle loro proteste, così come gli attivisti russi e del Medio Oriente. È certo però che la piattaforma deve fare di più per rimuovere i contenuti che incitano all’odio e, a giudicare dalle notizie delle ultime ore, questo sta già avvenendo.   © Riproduzione riservataPer continuare a leggere questo articoloAbbonatiSei già abbonato?AccediFederico Guerrini Scrive da diversi anni di tecnologia ed innovazione per testate italiane e straniere.  È stato fellow del Reuters Institute of Journalism di Oxford, per il quale ha scritto il saggio Newsroom curators & Independent storytellers. Ha pubblicato vari libri in italiano sui social media, sulla privacy, e sulla cura dei contenuti. L'ultimo è Content Curation (Hoepli, 2015). Oggi è responsabile comunicazione per un'organizzazione europea che promuove l'innovazione digitale.

Sardegna, testa a testa fino all’ultimo. Ma Alessandra Todde resta avanti. Conte: «È un momento storico»Quanto costa sopravvivere, la guerra del cibo nella Striscia

A Napoli una scalinata per Aldo Giuffré - Tiscali Notizie

Pd, nessun accordo sui capigruppo: slitta la convocazione dei parlamentari demGaza, doppio attacco israeliano al campo profughi di Nuseirat: 17 morti

Putin usa i giornalisti come arma: Gershkovich condannato a 16 anni Ipotesi scambio di prigionieriConto alla rovescia a Napoli per il ‘Live Festival 2024’: è sfilata di grandi artisti - Tiscali Notizie

Zes, De Luca "Al Sud tutto bloccato mentre al Nord sono operative" - Tiscali Notizie

«Il mio relatore mi toccava»: le molestie invisibili nelle università italianeCarabiniere si lancia tra le fiamme e salva anziana nel napoletano - Tiscali Notizie

Ryan Reynold
TikTok, si ipotizza stop per dipendenti pubblici in Italia. Zangrillo: "Decideremo a breve" | TikTok, si ipotizza stop per dipendenti pubblici in Italia. Zangrillo: "Decideremo a breve"Scuola, il ministro Valditara nega di essere fascista: "Lo dimostrano i miei libri e miei atti"Walter Verini: «Atto intimidatorio chiamare all’Antimafia giornalisti ed editori»

Capo Analista di BlackRock

  1. avatarPutin usa i giornalisti come arma: Gershkovich condannato a 16 anni Ipotesi scambio di prigioniericriptovalute

    Sciame sismico nell'area dei Campi Flegrei, scossa maggiore di magnitudo 4.4 - Tiscali NotizieLa procura impiega due anni per l’archiviazione di Tommaso FotiAl via in piazza Mercato a Napoli la prima edizione di Paneapolis - Tiscali NotizieRiccardo Bossi è indagato per truffa sul reddito di cittadinanza

    VOL
    1. Arrestato per corruzione il sindaco di Avellino Gianluca Festa - Tiscali Notizie

      1. avatarBruno Astorre, chi era il senatore del Pd che ha dedicato la vita al Lazio e alla politicaMACD

        Sciame sismico nell'area dei Campi Flegrei, scossa maggiore di magnitudo 4.4 - Tiscali Notizie

        ETF
  2. avatarNotizie di Politica italiana - Pag. 101trading a breve termine

    "La canzone di Marinella": il significato e la storia della canzone di De AndrèCos’è il Secret Service, l’agenzia d’élite che doveva proteggere TrumpRussia, uccisi sei detenuti dell’Isis dopo il sequestro di agenti penitenziari nel carcere di RostovManganelli di stato: feriti a Firenze e Pisa. «Clima di repressione»

  3. avatarMeloni come novella Alice: il personaggio dietro la premierCampanella

    Irregolarità nel 76% dei cantieri edili. Nordio: contrario al reato di omicidio sul lavoroCinque chili di droga pronta per lo spaccio, 47enne arrestato nel Napoletano - Tiscali NotizieMatteo Salvini sotto attacco per il naufragio di Cutro: il motivoMigranti, Matteo Salvini sostiene Piantedosi

    VOL

Netanyahu si aggrappa a Biden. Trovati i corpi di 5 ostaggi

Camorra e riciclaggio, 5 arresti e sequestri per 3,5 mln a Napoli - Tiscali NotizieIn arrivo il decreto del governo in trasferta a Cutro: “via libera” agli immigrati*