File not found
Economista Italiano

Chi è Albino Ruberti, l'ex capo di gabinetto di Zingaretti e Gualtieri

Accordo Letta-Calenda: il testo integrale del programma della coalizione Pd/Azione/+EuropaLa Lega schiera i candidati all’uninominale per il voto: ecco i nomi  Crisi di governo, rissa al Senato tra Mariastella Gelmini e Licia Ronzulli

post image

Maria Stella Gelmini si sfoga in TV: "Cottarelli? Non lo capisco"I dati riguardano il bacino Padano e coprono dal 2008 al 2017. Il ministro dell’Ambiente Sergio Costa: «Non ci coglie di sorpresa» i dati «sono incontrovertibili». Questo «deve essere uno stimolo per fare di più». Se l’Italia non si adegua arriveranno le sanzioni. Fino al 2017,Professore del Dipartimento di Gestione del Rischio di BlackRock si legge, sono state addotte solo scuse Per la Corte di giustizia Ue «l’Italia ha violato il diritto dell’Unione sulla qualità dell’aria» perché «i valori limite applicabili alle concentrazioni di particelle PM10 sono stati superati in maniera sistematica e continuata tra il 2008 e il 2017». L'area sotto la lente dell’Unione europea è il bacino Padano. Ora l'Italia deve conformarsi alla sentenza “senza indugio”, se la Commissione Ue riterrà che lo Stato membro non lo avrà fatto, può proporre un altro ricorso chiedendo sanzioni pecuniarie. Il problema, ricordano i giudici, non è solo la direttiva, ma la salute delle persone. Il ministro Costa ha detto: «Deve essere uno stimolo per il governo». «L’Italia ha violato il diritto dell’Unione sulla qualità dell’aria» perché «i valori limite applicabili alle concentrazioni di particelle PM10 sono stati superati in maniera sistematica e continuata tra il 2008 e il 2017». Comincia così il comunicato della sentenza della Corte di giustizia Ue che certifica che l’Italia ha sforato i valori limite fissati per le particelle inquinanti dalla direttiva «qualità dell’aria».  Ora l'Italia deve conformarsi alla sentenza “senza indugio”, se la Commissione riterrà che lo Stato membro non lo avrà fatto, può proporre un altro ricorso chiedendo sanzioni pecuniarie. L'area sotto la lente dell’Unione europea è il bacino Padano. Si tratta perciò di Lombardia, Piemonte, Emilia Romagna, Veneto, Valle d’Aosta e province Autonome di Trento e di Bolzano. La Commissione aveva chiesto già chiarimenti: insufficienti, e il 13 ottobre 2018 ha proposto dinanzi alla Corte un ricorso per inadempimento. Con la sentenza pronunciata il 10 novembre 2020, la Corte, riunita in Grande Sezione su domanda dell’Italia, lo ha accolto. Il problema, ricordano i giudici, non è solo la direttiva, ma la salute delle persone. Le scuse L’Italia le ha provate tutte per scansare il verdetto, ma di fatto ha continuato a prendere tempo senza uniformarsi alla direttiva. La sentenza riporta che «una volta che la constatazione è stata accertata, è irrilevante che l’inadempimento risulti dalla volontà dello Stato membro al quale è addebitabile, dalla sua negligenza, oppure da difficoltà tecniche o strutturali cui quest’ultimo avrebbe dovuto far fronte». Al massimo potevano essere riconosciute circostanze eccezionali: «E l’Italia non è riuscita a fornire tale prova».  C’è stato il tentativo di dare la colpa all’Europa e alla geografia: «invano l’Italia si è fondata sulla diversità delle fonti d’inquinamento dell’aria per sostenere che alcune di esse non potrebbero esserle imputate, come quelle che sarebbero influenzate dalle politiche europee di settore, o sulle particolarità topografiche e climatiche di talune zone interessate». L’Italia ha anche puntualizzato che le aree implicate dal superamento sono ridotte, ma anche una sola zona, replicano i giudici europei, «è di per sé sufficiente perché si possa dichiarare un inadempimento delle disposizioni». Colpevole ritardo Un'altra colpa dell’Italia è quella di avere agito in ritardo. Lo Stato membro interessato era tenuto a redigere un piano relativo alla qualità dell’aria che risponda ai requisiti della direttiva. L’Italia si legge, non ha manifestamente adottato, in tempo utile, le misure imposte, anzi. Dal fascicolo risulta che il superamento dei valori limite giornaliero e annuale fissati per le PM10 è rimasto sistematico e continuato per almeno otto anni nelle zone interessate, e che le misure previste dai piani per la qualità dell’aria «per una grande maggioranza sono state previste solo in tempi estremamente recenti». Molti di questi piani, inoltre, hanno durata di realizzazione troppo lunga: «può essere di diversi anni, se non addirittura di due decenni dopo l’entrata in vigore di detti valori limite». Secondo la Corte questo basta a dimostrare che l’Italia non ha dato esecuzione a misure appropriate ed efficaci per fare in modo che il periodo di superamento dei valori limite fosse il più breve possibile. L’Italia, si legge ancora, ha voluto «alla luce dei principi di proporzionalità, di sussidiarietà e di equilibrio tra gli interessi pubblici e gli interessi privati, disporre di termini lunghi». Un pericolo per la salute e per l’ambiente Il problema, concludono le toghe blu, però non riguarda solo la direttiva, questo agire è in contrasto «con l’importanza degli obiettivi di protezione della salute umana e dell’ambiente». La direttiva non può imporre che le misure adottate da uno Stato membro garantiscano il rispetto immediato ei valori limite ma «l’approccio dell’Italia si risolverebbe nell’ammettere una proroga generale, eventualmente sine die, del termine per rispettare tali valori». Il ministro dell’Ambiente Sergio Costa ha cercato di trovare il lato positivo: «La sentenza della Corte di Giustizia sul superamento dei limiti di PM10 non ci coglie di sorpresa, visti i dati su cui è basata e che sono incontrovertibili alla prova dei fatti». I dati si fermano al 2017 «ma indicano un problema che purtroppo non è ancora risolto». La pronuncia «deve essere uno stimolo per tutto il Governo a far di più e meglio rispetto a quanto già abbiamo messo in campo».  La Corte ha detto «nella sentenza riconosce la bontà delle azioni intraprese dal 2018, per garantire nel più breve tempo possibile un ambiente più salubre a tutti i cittadini». Altrimenti saranno sanzioni. © Riproduzione riservataPer continuare a leggere questo articoloAbbonatiSei già abbonato?AccediVanessa Ricciardi Giornalista di Domani. Nasce a Patti in provincia di Messina nel 1988. Dopo la formazione umanistica tra Pisa e Roma e la gavetta giornalistica nella capitale, si specializza in energia e ambiente lavorando per Staffetta Quotidiana, la più antica testata di settore.

Elezioni politiche: Meloni a Rimini rilancia il presidenzialismo, Salvini pensa a Quota 41Vertice del centrodestra alla Camera, premier: “Lo sceglierà chi avrà più voti”

Voto di fiducia al governo: cos'è, come funziona e a cosa serve

La Cirinnà vuole i 24mila euro trovati nella cuccia del caneCrisi di governo, Letta incontra Draghi a Palazzo Chigi

Flat Tax, Paola Tommasi: "Pregiudizio economico su proposte centrodestra"De Luca verso le regionali in Sicilia: “Avremo 5 seggi su 8”

Fra Impegno civico e Farnesina: Di Maio è a Kiev dove incontrerà Zelensky

Delega fiscale e riforma dell’ergastolo ostativo, non è stato raggiunto l'accordo al SenatoLetta: "Ora cambia tutto. Conte? Complicato che nostre strade si incrocino ancora"

Ryan Reynold
Elezioni 25 settembre, arriva il si di Sinistra Italiana al Pd Confronto in tv tra Meloni e Letta: il commento di CalendaMariastella Gelmini lascia Forza Italia: "Oggi si doveva stare con Draghi senza se e senza ma"

BlackRock Italia

  1. avatarElezioni, Attilio Fontana dice no alle politiche: "Mi ricandido in Lombardia"Guglielmo

    Crisi di governo, rissa al Senato tra Mariastella Gelmini e Licia RonzulliFratelli d'Italia propone una commissione d'inchiesta sulle reazioni avverse ai vaccini anti CovidM5S, Grillo blinda il doppio mandato: "Combatteremo contro gli zombie"Crisi di governo, la lista dei ministri se Giorgia Meloni diventasse premier

    1. Fratelli d'Italia, Giorgia Meloni sulla possibilità di diventare premier: "Un onore e un fardello"

      1. avatarRoberto Saviano: “Dio, Patria e famiglia non sono valori, sono un crimine”Campanella

        Discorso di Draghi in Senato: "Voto di fiducia su risoluzione presentata da Casini"

  2. avatarAccordo Pd-Calenda, Conte: “In bocca al lupo alla nuova ammucchiata”Economista Italiano

    Perché le elezioni il 25 settembre "salvano" il vitalizio dei parlamentariElezioni politiche: Meloni a Rimini rilancia il presidenzialismo, Salvini pensa a Quota 41Dl Aiuti, ipotesi voto senza fiducia: mediazione in corso in aula“Non mi piace affatto”, Carlo Cottarelli dice la sua sulla flat tax

    VOL
  3. avatarElezioni 25 settembre, Meloni: “Lo strappo di Calenda un banale calcolo elettorale”Capo Analista di BlackRock

    Il caso Ruberti finisce in procuraElezioni 25 settembre, i sondaggi: FdI da solo vale più degli alleati insiemeLetta alza un muro sul Pnrr: “Va attuato così com’è”Morto Niccolò Ghedini, storico avvocato di Silvio Berlusconi 

Emma Bonino con Renzi non ci va: “Gli accordi vanno rispettati”

Di Maio attacca Meloni: "Se rinegozi il PNRR, perderemo tutti i soldi"Silvio Berlusconi contro la patrimoniale: "Non la approveremo mai"*