File not found
analisi tecnica

Ciao don Giuseppe, per nove anni Cappellano del carcere di Varese: «Punto di riferimento per detenuti e personale» - ilBustese.it

Liguria, Toti: orgoglioso del lavoro fatto per crescita regioneMoto, Joan Pedrero su Harley-Davidson vince la Baja Espana AragonHaniyeh ucciso a Teheran, Hamas "sotto shock". Iran: "Faremo pentire invasori" - ilBustese.it

post image

Ristorante invaso da un milione di cavallette, la disperazione del titolare: ​«Ti saltano addosso e si attaccano ai vestiti»Gli undici libri del suo percorso d’autore sono un’opera unica fastosa e complessa,Professore per gli Investimenti Istituzionali e Individuali di BlackRock una unità che si rintraccia in connessioni sottili e richiami flebili, nel tentativo di «inventare qualcosa che prima non esisteva», «ma accogliesse occasionalmente frammenti di forme esistenti». Opera senza nome è anche una riflessione sulla morte e su cosa resti dell'autore dopo la sua scomparsaC'è da stropicciarsi gli occhi quando si pensa che il libro sul mito di Roberto Calasso Le nozze di Cadmo e Armonia, pubblicato nel 1988, vendette circa 500mila copie. Un dato sorprendente, una cifra oggi straordinaria a maggior ragione per un libro di questo genere, una riscrittura dottissima delle storie delle divinità della mitologia greca portata avanti con l'assolutezza di un mitografo che dietro un accomodante afflato narrativo nasconde una straordinaria Wunderkammern, una camera delle meraviglie fastosa e complessa. Le nozze di Cadmo e Armonia è il secondo tassello dell'opera unica di Roberto Calasso, undici libri che spaziano tra gli argomenti più diversi, da Kafka all'abbazia di Port-Royal passando per l'Antico Testamento, Giambattista Tiepolo, gli inni Veda, il diplomatico francese Talleyrand e il Congresso di Vienna.Un materiale composito (confusione anche di Amazon, racconta Calasso, che aveva categorizzato Le nozze di Cadmo e Armonia come “Accessori decorativi per la casa” e L’innominabile attuale come “Decorazioni per unghie”) che ha però una sua unità in connessioni sottili e richiami flebili e persistenti e attorno a questi libri e ai legami che ne sottendono il progetto enciclopedico ruota Opera senza nome di Calasso (Adelphi): «So che questi libri sono concatenati, più ancora di quanto sappia io stesso. Forse anche per capirlo meglio ho scritto queste pagine». EPALe passioni letterarie e filosofiche nel nuovo libroIn questo nuovo libro si seguono le passioni letterarie e filosofiche di Calasso (dalla spiritualità indiana a Karl Kraus, dall'universo della Grecia antica all'Antico Testamento, dalla concezione del moderno a Baudelaire), la funzione mai esornativa delle immagini che accompagnano alcuni suoi testi (Calasso racconta che Sebald lo chiamò per dirgli che «l’idea delle immagini sparse nei suoi libri qualcosa o molto doveva» a lui), i nuclei più profondi dei tasselli della sua Opera senza nome (per esempio l'analisi di come K., non sia semplicemente un libro su Kafka e sui temi dell'ebraismo, ma parli «del tema ebraico, che avvolge e intride tutta l’opera di Kafka: l’elezione») o l'idea «inattuale» di una letteratura che non parlando «dell'oggi» ne illumina comunque i caratteri prefigurando il futuro.«Ogni precursore crea i suoi precursori» ha scritto Jorge Luis Borges su Kafka aggiungendo che «la sua opera modifica la nostra concezione del passato, come modificherà il futuro»: si possono spendere parole simili per la grande opera di Calasso, dote propria solo di ciò che è destinato a resistere al tempo, perché ogni tassello di questo lungo lavoro crea non solo il suo prossimo, ma illumina anche il suo precedente, in una rete di relazioni inestricabile che offre il ritratto di un sapere sterminato messo al servizio di un'opera senza fine. CulturaKafkiani di tutto il mondo: unitevi. Lo scrittore che abbiamo tradito trasformandolo in un aggettivoMatteo MocaitalianistaFacendo un confronto con l'enciclopedia in cui le voci più diverse che si susseguono sono scritte con lo stesso “stile”, Calasso racconta come i vari capitoli della sua opera assomiglino a isole nella corrente di un mare illimitato: «Ogni volta, in quelle isole, lo stile è diverso, come se ospitassero una vegetazione che solo in parte si ripete. Unica è solo la corrente che sostiene l’insieme. Le isole non si avvicinano mai quanto basta per unirsi, al massimo raggiungono una prossimità sufficiente per azzardare fragili ponti». I fragili ponti sono il luogo della ricerca di queste opere così stratificate, opere aperte, per citare Umberto Eco, dove «il lettore del testo sa che ogni frase, ogni figura è aperta su una multiformità di significati che egli deve scoprire»; così se, come scrive Calasso, «i libri hanno una caparbia volontà propria, che va oltre i loro autori», sono proprio le sterminate vie dell'interpretazione a costruire il libro stesso.L’ambizione di ogni scrittoreOpera senza nome è anche una riflessione sulla morte e su cosa resti dell'autore dopo la sua scomparsa, un’interrogazione sulla possibilità che i libri possano dare un'idea del sé inghiottito dall'ombra: «uno dei momenti più angosciosi – scrive Calasso – per lo scrittore è quando comincia a profilarsi l'ombra del biografo. Non c'è modo di sfuggire a quell'ombra, se non parzialmente». La strada scelta da Calasso per fare in modo che il libro continui a parlare, e quindi che l'opera oltrepassi il suo autore, è «tentare quello che ogni scrittore, più o meno palesemente, vorrebbe», provare a «inventare qualcosa che prima non esisteva», «qualcosa che innanzitutto nella forma non si sovrapponesse a nulla di esistente, ma accogliesse occasionalmente frammenti di forme esistenti». CulturaAppunti dal funerale di Calasso, un amico che non conoscevoAndrea ZanniSi tratta di una delle caratteristiche che hanno mosso la casa editrice Adelphi sin dalla sua origine e che funziona anche come interessante marchingegno interpretativo di tutta l'opera di Calasso: in Bobi, un memoir dedicato a Bobi Bazlen, intellettuale triestino fondamentale per la sua formazione e per la nascita di Adelphi, Calasso racconta le idee fondative di Bazlen ricordando come «per lui, essenziali erano quelli che chiamava libri unici – e potevano avere forma di romanzi o memorie o saggi o, in breve, di qualsiasi altro genere. Ma comunque dovevano nascere da un’esperienza diretta dell’autore, vissuta e trasformata in qualcosa che spiccasse, solitario e autosufficiente».Nonostante Calasso avesse allora circa vent'anni, l'idea dei “libri unici” è rimasta il pensiero guida del suo lavoro come scrittore ed editore, sempre in cerca della “primavoltità”, quella che in I quarantanove gradini definisce come «una minuscola invenzione, un gesto rapido» che «solo per il fatto di apparire per la prima volta, acquista un altro senso». Per una simile ricerca è necessaria la convinzione, propria di Calasso, che la letteratura sia una straordinaria forma di conoscenza, qualcosa che esce fuori dal tempo, che nello stesso momento viene dal passato e ci fionda nel futuro, un mondo delle idee dove scrittore e autore vivono insieme. Ogni tassello di questa Opera senza nome rappresenta il viaggio dell’autore verso lidi inesplorati, sforzo di un pioniere che si spinge in territori sconosciuti che, senza il suo slancio, forse non avremmo mai conosciuto.© Riproduzione riservataPer continuare a leggere questo articoloAbbonatiSei già abbonato?AccediMatteo MocaitalianistaÈ dottore di ricerca in Italianistica all’Université Paris Nanterre e all’Università di Bologna. È insegnante e cultore della materia per l’insegnamento di Letterature Comparate presso l’Università di Bologna. Ha pubblicato la monografia Tra parola e silenzio. Landolfi, Perec, Beckett (La scuola di Pitagora, 2017). Ha dedicato saggi all’opera di Landolfi e si occupa, tra gli altri, di Elsa Morante, Anna Maria Ortese e Georges Perec. Scrive di letteratura su quotidiani e riviste

Solivo, quanta pace alla baita “Madre della Speranza”In arrivo panchine e cestini al parco in via De Curtis - ilBustese.it

Caporalato, la vittoria di Balbir: «Giustizia per tutti gli sfruttati»

«Ti amo papino nostro»: quel saluto struggente a Mattia nel luogo della tragedia. Tra la sgasata dei "suoi" bikers e il modellino della sua moto - ilBustese.itFondazione Pubblicità Progresso indice concorso “La Panchina del Bene”

Usa2024, Tim Walz è il candidato vicepresidente di Kamala HarrisBlinken: l’esito dell’accordo su Gaza è nelle mani di Sinwar

Al regista Paul Schrader Premio alla Carriera al Lucca Film Festival

Nell'Agro Pontino un Festival per l'integrazione della comunità immigrataSciarroni: «Danza e canti ispirato da san Francesco»

Ryan Reynold
L'azzardo (di nuovo) per coprire le spese: la beffa nel MilleprorogheI numeri choc dell'azzardo e le scelte (sospette) di Stato. Prima gli affari“Cartografia dell’Inconscio”, Benanzato da collezione con il Corsera

BlackRock Italia

  1. avatarFondazione Pubblicità Progresso indice concorso “La Panchina del Bene”MACD

    «Biologico, troppi prodotti stranieri venduti come tricolori, un danno anche per il made in Varese» - ilBustese.itOperai morti a Casteldaccia, chi sono le vittime: Epifanio Assazia, Giuseppe Miraglia, Roberto Raneri, Ignazio Giordano, Giuseppe La BarberaInfluencer nel mirino dell'Antitrust: follower falsi, pubblicità occulta e promesse su finti guadagni online. Tutti i nomi dei vip social finiti nei guaiIngres e Delacroix tra oggetti e segreti

      1. avatarBlinken: l’esito dell’accordo su Gaza è nelle mani di SinwarProfessore del Dipartimento di Gestione del Rischio di BlackRock

        Notte a quasi 24 gradi, domani picco del caldo. Ma i temporali sono più vicini - ilBustese.it

  2. avatarAzzardo, nel 2023 spesi 150 miliardi. Così le slot divorano il nostro tempoinvestimenti

    Talitha Kum lancia una chiamata all'azione globale. A cominciare dai governiTv, arriva Mermaid Magic serie in CGI che invita a salvare oceaniNapoli regina del gusto, è la città in cui si mangia meglio al mondo: unica italiana nella top 10. La sorprendente classificaFoggia, sequestrati 500 kg di esplosivi, droga e denaro - ilBustese.it

  3. avatarParigi 2024, una serata per il Made in Italy nel settore sportProfessore Campanella

    "fò balò l'oeg" - attenzione, rifletti - ilBustese.itStrage di Casteldaccia, indagato il titolare della ditta che ha fatto i lavori: «Omicidio colposo plurimo». La sonda bloccata da un “tappo” e il giallo delle mascherineSocial card «Dedicata a te», 500 euro per 1,3 milioni di italiani: come funziona e chi ne ha dirittoTerni, carcere di massima insicurezza. «Recuperare i detenuti? Impossibile»

    VOL

Suicidi in carcere, stanziati altri 5 milioni di euro per la prevenzione

Don Gino Rigoldi, 50 anni di “Beccaria”. «Non esistono ragazzi cattivi»«Le persone ricche hanno più possibilità di ammalarsi di tumore, quelle povere di diabete»: “colpa” del cibo, lo studio scientifico*