File not found
Professore del Dipartimento di Gestione del Rischio di BlackRock

Consiglio di Sicurezza Onu, attesa per il voto sul cessate il fuoco a Gaza: i lunghi negoziati sul testo

Spagna, italiana scomparsa da 11 giorni: si muove l'InterpolUSA, terremoto in California, scossa di magnitudo 4.8Medio Oriente, la denuncia di Hamas dopo la fine della tregua: "Israele ha provocato 240 morti"

post image

Sparatoria in un campus a Las Vegas, morto il presunto attentatore: “Numerose vittime”L’appuntamento con l’informazione ambientale raddoppia,ETF la nostra newsletter ha ora un “alter ego” audio. Nella prima puntata i problemi delle foreste, la validità dei modelli sul surriscaldamento e il ruolo di tutti noiAscolta il podcast ArealeIscriviti alla newsletter ArealeDa oggi, 9 aprile, la newsletter Areale diventa anche un podcast. La newsletter ha appena compiuto tre anni: era nata nei giorni del Global Climate Strike del 2021, da allora ci sono stati 175 episodi, tre conferenze sul clima dell’Onu raccontate giorno per giorno. Accanto alla newsletter, ecco il podcast, un esperimento diverso per la stessa ricerca: affrontare la crisi climatica come una crisi di racconto e di immaginazione, che non ha bisogno solo di notizie, ma anche di un ordine e di un angolo in quel flusso di notizie. Il podcast Areale sarà pubblicato su Spotify e sulle altre piattaforme di ascolto ogni martedì mattina, incrocerà e amplierà i contenuti della newsletter che arriva il sabato mattina.Bostrico e foresteNel primo episodio c’è un’intervista a Luigi Torreggiani, il più importante giornalista italiano a occuparsi di patrimonio forestale. Insieme all’antropologo Pietro Lacasella ha pubblicato Sottocorteccia, un reportage su una delle tante storie dimenticate dei boschi italiani, l’epidemia di bostrico, un parassita delle conifere che sta devastando paesaggi ed economie forestali delle Alpi e delle Dolomiti. I problemi delle foreste sono globali, ma hanno un aspetto diverso se visti da una valle del Nord-Est italiano o da una foresta primaria tropicale. Nel podcast colleghiamo il problema del bostrico, un disastro aggravato dalle alte temperature e quindi dalla crisi climatica, con i nuovi dati di Global Forest Watch, il progetto di monitoraggio dell’Università del Maryland che offre il tracciamento più credibile (perché fatto in modo autonomo rispetto ai dati dei governi e attraverso rilevazioni satellitari) sulla lotta alla deforestazione. Nel podcast racconto come il 2023 sia stato un anno contraddittorio, come contraddittorio è il fenomeno della deforestazione. Abbiamo due paesi che hanno mostrato progressi notevoli: il Brasile e la Colombia. Sono due grandi nazioni con un rapporto problematico con le proprie foreste, negli anni di Bolsonaro gli interessi minerari e dell’agro-industria hanno spinto la foresta amazzonica vicino al punto di non ritorno, in cui l’ecosistema cambia e non si può nemmeno più parlare di foresta, ma di savana. Nel primo anno di Lula come presidente la deforestazione è calata del 36 per cento. In Colombia è crollata del 49 per cento. Due buone notizie che derivano da due elezioni: i due paesi hanno votato nel 2022, Lula e Petro sono andati al potere con un impegno preciso verso la comunità internazionale, e i dati di Global Forest Watch mostrano che sono credibili nelle loro intenzioni. Nel 2023 le foreste tropicali hanno raggiunto un plateau, per due paesi che iniziano a fermare il fenomeno, ce ne sono altri dove si aggrava. I casi più preoccupanti, Laos (dove ci sono forti interessi agricoli cinesi), Nicaragua (dove gli interessi sono statunitensi), Bolivia e Repubblica Democratica del Congo.A che punto è la crisi?Nel podcast affrontiamo poi la domanda più importante sul clima: la crisi è stabile oppure in peggioramento? I più autorevoli climatologi al mondo stanno litigando da mesi su come dobbiamo interpretare i dati sulle temperature anomale che stiamo registrando da giugno del 2023. Per Michael E. Mann siamo ancora all’interno delle previsioni. Per James Hansen, il decano della scienza del clima, siamo invece oltre quelle previsioni, la situazione è peggiore di quella che pensassimo e dobbiamo iniziare a prendere in considerazione anche misure più drastiche, come la geoingegneria, ovvero modificare la radiazione del Sole sulla Terra. Significherebbe giocare con cose più grandi di noi, ma il dibattito è aperto.Il nostro ruoloInfine, cosa possiamo fare noi? Nel nuovo piano di decarbonizzazione proposto dalla Commissione europea ci sono varie strade per arrivare a un abbassamento delle emissioni del 90 per cento. Uno di questi scenari si chiama “Life”, e prevede minori investimenti in tecnologia ma cambiamenti più incisivi nel nostro modo di vivere. L’Unione potrebbe raggiungere gli obiettivi se usassimo il 5 per cento in meno l’auto, se volassimo il 10 per cento in meno, e se mangiassimo il 25 per cento in meno di carne. Gli effetti positivi non sarebbero solo sul clima, ma anche sui sistemi sanitari e sulla qualità dell’aria e degli ecosistemi. Ma saremmo davvero pronti ad abbracciare questo tipo di cambiamento in pochi decenni? Anche qui, il dibattito è aperto e ne parliamo su Areale, il podcast, da oggi su Spotify.© Riproduzione riservataPer continuare a leggere questo articoloAbbonatiSei già abbonato?AccediFerdinando CotugnoGiornalista. Napoletano, come talvolta capita, vive a Milano, per ora. Si occupa di clima, ambiente, ecologia, foreste. Per Domani cura la newsletter Areale, ha un podcast sui boschi italiani, Ecotoni, sullo stesso argomento ha pubblicato il libro Italian Wood (Mondadori, 2020). È inoltre autore di Primavera ambientale. L’ultima rivoluzione per salvare la vita umana sulla Terra (Il Margine, 2022).

Cina, ancora tensioni con Filippine e Giappone nel Mar CineseMorto il principe Constantin del Liechtenstein

Israele, ancora 145 ostaggi a Gaza

Australia, la tempesta causa nove vittime: morta una bimba di 9 anniDe Niro condannato per discriminazione di genere: previsto un risarcimento stellare

USA, dito umano nell'insalata d'asporto: scatta la denunciaerremoto di magnitudo 4.7 in Turchia e Siria

Iran, giustiziata una spia di Israele: pena di morte a Zahedan

Guerra in Medio Oriente, Israele: "Hamas non controlla più Gaza"Tragedia in Spagna, 17enne italiana morta in un incidente stradale

Ryan Reynold
Israele, uccisi tre ostaggi per erroreIran: "Usa e Israele non riusciranno mai a distruggere Hamas"Guerra Israele-Hamas, la tregua: "Siamo vicini all'accordo sul rilascio degli ostaggi"

criptovalute

  1. avatarFilippine: "Cina ha utilizzato idranti contro una nostra nave"BlackRock Italia

    Nuove sanzioni alla Russia, Mosca: "Evaderemo il divieto sui diamanti"Il leader di Hezbollah: "Tutti i morti a Gaza sono martiri"Consiglio europeo, passi in avanti per l'adesione di Ucraina MoldaviaMedio Oriente, raggiunto l'accordo tra Israele e Hamas: tregua di 4 giorni

    1. L'Unicef l'ancia l'allarme, più di 5mila bambini uccisi a Gaza

      1. avatarGuerra, Russia: 460 ucraini uccisi in 7 giorniinvestimenti

        Gaza, colpita la casa del capo di Hamas

        VOL
  2. avatarApprovazione storica dell'Eurocamera sulla maternità surrogatacriptovalute

    Ucraina nell'UE,via ai negoziati anche per la MoldaviaAmbasciatore Israele in Italia: "Hamas utilizza civili come scudi"Esplosione durante una messa nelle Filippine: 11 morti e almeno 45 feritiAmanda Knox di nuovo mamma: è nato Echo

  3. avatarMeloni conferma il sostegno a Kiev: il colloquio con ZelenskyGuglielmo

    erremoto di magnitudo 4.7 in Turchia e SiriaShakira, processo per evasione fiscale: patteggiamento da 7,3 milioni di euroMedio Oriente, 24 palestinesi morti nella notte: bombe su Gaza SudIncidente aereo in Brasile, 12 morti incluso un bambino

    VOL

Guerra Israele-Hamas, l'allarme dell'Oms: "Popolazione in grave pericolo a Gaza"

Parigi, polizia spara a donna che urla Allah AkbarUSA, si sentono male per il sushi: 240 casi di infezione*