File not found
BlackRock Italia

"Codice rosso", maggioranza spaccata su castrazione chimica

Di Maio: "Lega alleata con chi nega l'Olocausto"Rai, Commissione Vigilanza: M5s contro FoaGilet gialli, Di Maio contro l'UE: "Macron ci paragonò alla lebbra"

post image

Congresso delle Famiglie: governo revoca il logo? La smentitaErre è una giovane donna che si muove in un mondo privo di spensieratezza. È una combattente che fin dall’illustrazione di copertina vediamo avanzare con espressione del volto indurita dalla vita,Guglielmo imbracciando un mitra.«La terra è strana». Senza neanche bisogno di acqua «tutto cresce da solo. Per sempre». Queste parole – che in tempo di emergenza climatica suonano come una visione in controtendenza, come un’insperata profezia fausta – sono affermazioni di Erre, la protagonista dell’ultimo libro a fumetti di Michela Rossi, in arte Sonno. L’opera di Sonno si intitola In un soffio ed è uscita nell’appena tramontato 2023, per Oblomov.In questo universo narrativo ci sono frutta e verdura in abbondanza. Tutto cresce senza bisogno di cure e risorse, in un tempo che pare eterno. Sembra un sogno, e invece è un incubo paradossale, perché la terra è tanto più rigogliosa quanto più vi infuria la guerra.La guerra di ErreErre è una giovane donna che si muove in un mondo privo di spensieratezza. È una combattente che fin dall’illustrazione di copertina vediamo avanzare con espressione del volto indurita dalla vita, imbracciando un mitra. La voce narrante è la sua e lo è nel senso più letterale possibile, perché è proprio Erre a raccontarci la sua vicenda attraverso una registrazione, un diario vocale. Tra linee minimali e volti e corpi e forme sovradimensionate o sottodimensionate, all’occorrenza deformate come in una visione notturna, apprendiamo così che il mondo di Erre è un futuro devastato dal conflitto. Un futuro molto simile a certi tipi di presente che immaginiamo essere sempre fuori dalle nostre esperienze possibili, al di là del nostro inespugnabile uscio.La guerra di Erre non è dunque vissuta unicamente da vittima costretta alla passività, è un conflitto che deve combattere in prima persona. Sì, ma da che parte? Dalla parte dei cosiddetti “topi”, forze raccoltesi spontaneamente che potremmo associare a una forma di resistenza, o da quella dei “totalitari”? È davvero possibile scegliere il bene, essere nel giusto e incoronarsi con l’attributo della purezza quando in fondo siamo tutti sempre ricattabili?Così, Erre è stata arruolata forzatamente, allontanata dalla sorella e indotta a difendere un sistema in cui non crede. Combatte una guerra che non solo non è sua ma in fondo non è di nessuno.La guerra di In un soffio ha infatti ragioni insondabili, che si perdono nel tempo ed evolvono in forme di interesse uber-capitalista. Dura da quindici anni, le sue ragioni forse non sono mai esistite.Il burattinaio della violenza globale è un aziendalismo corporativo quasi candido, con le sue inattaccabili logiche di produzione. Il teatro di guerra è una terra rigogliosa su cui splende sempre il sole. Il pianeta, forse dopo aver opposto strenua resistenza all’azione dell’essere umano, si è messo al servizio della sua follia producendo inesauribili riserve di frutti quanto più i campi vengono aspersi del sangue delle vittime.Il senso del gialloPagina dopo pagina il colore giallo fluttua da un elemento all’altro spezzando l’onnipresenza del bianco e nero. A tratti è il colore del cielo e a tratti della terra, evidenzia il tronco di un albero, un vecchio cd sopravvissuto ai conflitti, una porta, il volto di Erre nei momenti di angoscia più profonda. Il giallo è tradizionalmente il colore della discesa nella follia (come bene abbiamo appreso dalla pagine di Delitto e Castigo e dalle pareti della claustrofobica stanza di Raskolnikov) così come è il colore del sole e di tutto ciò che è illuminato dalla sua luce.Ma cosa succede se quel sole splende eternamente quasi come una minaccia? Nel giallo che tinge le pagine di In un soffio intuiamo una traccia di verde, a sottolineare come quella luce sia malata, forse inguaribile. E tuttavia, ricordandoci il viaggio impossibile di Nafas, la protagonista che in Viaggio a Kandahar (2001, regia di Mohsen Makhmalbaf) lasciava la sua vita da giornalista emigrata in Canada per tornare in Afghanistan, alla ricerca della sorella in pericolo di vita, allo stesso modo quella di Erre non è solo una lotta per la sopravvivenza quotidiana, ma anche e soprattutto un percorso alla ricerca della sorella e di se stessa, delle proprie paure e delle proprie contraddizioni.La brutalità del privilegioIn un soffio è un’opera al tempo stesso visionaria e iper-realista, concreta come un oggetto che si possa toccare e onirica. Erre si muove in un contesto in cui si muore per una fucilata, ma è lo stesso luogo in cui è possibile sentirsi raccontare la storia di una ragazza che ha mangiato dei bambini a forma di frutto, perché aveva terribilmente fame. La vittima diventa carnefice per necessità e distrazione.Senza mai inciampare in metafore prevedibili, In un soffio narra come l’innocenza sia l’alimento preferito dalla società cannibale che abitiamo, e che l’unico modo per smettere di fagocitare l’altro, la terra e così consumare se stessi, è mettersi in relazione e accendere una luce che illumini le nostri parti più oscure.Michela Rossi, Sonno, attraverso la filigrana di una società privilegiata vede i rischi che corriamo in un futuro forse non lontano, così come la brutalità con cui il privilegio da sempre si alimenta della devastazione altrui. È una voce che con grande nitore racconta che il confine tra bene e male è labile, ma lo sfruttamento è una scelta consapevole.© Riproduzione riservataPer continuare a leggere questo articoloAbbonatiSei già abbonato?AccediGinevra LambertiGinevra Lamberti (1985) è una scrittrice e vive in Veneto. Il suo ultimo romanzo, Perché comincio dalla fine (Marsilio, 2019) è nella terzina vincitrice del Premio Mondello 2020 ed è in traduzione in Brasile. Il suo primo romanzo La questione più che altro (Nottetempo, 2015) è stato pubblicato anche in Francia. Suoi racconti sono stati tradotti in tedesco e in cinese.

Giulia Sarti, Movimento 5 Stelle "Dimissioni? Non c'è motivo""Comandano i terroni": la prima pagina di Libero contro il governo

Tensioni tra Lega e M5s su Tav e Autonomie regionali

Libia, Di Maio: "Chiusura dei porti è una misura occasionale"Giulia Sarti, Movimento 5 Stelle "Dimissioni? Non c'è motivo"

Di Maio contro Macron: convocata l'ambasciatrice italianaDiciotti, tribunale dei ministri chiede rinvio a giudizio per Salvini

La foto-bufala leghista su Amatrice smentita dai terremotati

Beppe Grillo, nel suo show attacca anche Salvini e Di MaioM5S, associazione: Di Maio e Casaleggio fondatori senza Grillo

Ryan Reynold
Matteo Salvini, perché la sua strategia di governo funziona?Matteo Salvini sulla protesta anti rom a Torre MauraAssessore di Milano sfida Salvini

criptovalute

  1. avatarUmberto Bossi ha ripreso conoscenza: "Segnali di miglioramento"investimenti

    Europee 2019, Giuliano Pisapia candidato con il PdLo Stato Sociale alla Boschi: "Vieni a cena con noi, non coi leghisti"Ius soli, Pif: "Salvini bimbominkia". Sala: "Sfugge al dibattito"Migranti, Conte "Problema irrisolto, l'Ue rischia di crollare"

      1. avatarStupro a Catania, Salvini: "Castrazione per i violentatori"investimenti

        Umberto Bossi ha ripreso conoscenza: "Segnali di miglioramento"

  2. avatarRaggi spiega a Salvini il debito di Roma con una briocheVOL

    Beppe Grillo, nel suo show attacca anche Salvini e Di MaioPrimarie Pd, Renzi: "Il vincitore non tema guerriglia"Blitz di parlamentari sulla Sea Watch, Salvini "Contro la legge"Migranti, PD con Manconi: ok commissione sulle stragi in mare

  3. avatarDi Battista: "E' tempo di tagliare gli stipendi di Fazio e Vespa"Guglielmo

    Sondaggi elettorali, crescita Pd: resisterà alle voci su Zingaretti?Tav, stallo e tensione dopo vertice a Palazzo ChigiNotizie di Politica italiana - Pag. 739Veneto, si discute la legge per introdurre l'albo delle prostitute

Di Battista, botta e risposta su Facebook con Mentana

Laura Boldrini si deifende dalla gogna social di SalviniChiusure domenicali, lo stop della Lega "Provvedimento da riscrivere"*