Auto in panne tamponata da un'altra auto a Torino: un feritoTerribile volo giù dal quarto piano di una palazzina: muore 81enneNon gli dà la precedenza alla rotonda: accoltellato un 52enne
23enne scomparsa a Ponsacco: trovata mortaUniversità di Trieste-Monzino Milano: al lavoro per il primo farmaco '2 in 1' a Rna capace di far crescere nuovo muscolo e nuovi vasi Immagine simbolica (Foto 123Rf)17 luglio 2024 | 13.32Redazione AdnkronosLETTURA: 3 minuti.social-icon-cont a.ico-verify { background: transparent;}.arpage .social-share .social-icon-cont a.ico-verify img { width: 116px;height: 32px;padding: 0;margin-right: 10px;} Rigenerare in toto il cuore dopo un infarto,Professore Campanella stimolando la formazione di nuovo tessuto e nuovi vasi sanguigni attraverso un farmaco '2 in 1' a base di Rna, così da restituire piena funzionalità al nostro muscolo più importante. E' la missione del progetto internazionale 'Rescue', finanziato dall'Unione europea con 1,5 milioni di euro e coordinato dall'Italia con l'università degli Studi di Trieste, in collaborazione con il Centro cardiologico Monzino Irccs di Milano. Sul campo esperti di rigenerazione cardiaca e angiogenesi di Italia, Spagna, Olanda, Slovacchia e Turchia. "Per molti anni i progressi nei campi della rigenerazione cardiaca e dell'angiogenesi hanno proceduto parallelamente, senza parlarsi - spiega la coordinatrice del progetto Serena Zacchigna, docente di Biologia molecolare presso il Dipartimento di Scienze mediche, chirurgiche e della salute dell'università di Trieste e direttrice del Laboratorio di biologia cardiovascolare dell'Icgeb (Centro internazionale di ingegneria genetica e biotecnologie) - Tuttavia, per riparare un cuore danneggiato da un infarto è necessaria la formazione sia di nuovo muscolo cardiaco sia di nuovi vasi sanguigni. Con il progetto Rescue puntiamo a colmare questa lacuna tra rigenerazione cardiaca e rivascolarizzazione: vogliamo infatti sviluppare un nuovo farmaco biologico che contenga due principi attivi, e in particolare due molecole di Rna, in grado di rigenerare il cuore e simultaneamente di promuovere la vascolarizzazione del tessuto rigenerato".Gli scienziati hanno già identificato alcune molecole candidate, che si sono rivelate capaci di promuovere da un lato la proliferazione delle cellule del muscolo cardiaco e dall'altro la formazione di nuovi vasi sanguigni, sia piccoli capillari che arterie più grosse. Nei prossimi 3 anni i ricercatori sperimenteranno diverse combinazioni, fino a identificare il mix più efficace. "Sarà la prima volta che due molecole biologiche, capaci di stimolare questi due processi fondamentali per la riparazione di un cuore infartuato, vengono unite in un unico farmaco per dimostrare la sinergia d'azione", sottolineano da Monzino e UniTs.L'università di Triste è l'unico ateneo italiano alla guida di uno dei 17 progetti selezionati dal bando Cardinnov. Coordinerà lo studio in collaborazione con il Monzino e in particolare con il gruppo di Giulio Pompilio, direttore scientifico dell'Irccs e delegato italiano 'alternate' presso il Comitato per le terapie avanzate (Cat) dell'Agenzia europea del farmaco Ema. Partecipano alla 'missione Rescue' il Centro nazionale per la ricerca cardiovascolare (Cnic) di Madrid, l'università di Utrecht, l'università Lokman Hekim di Ankara, l'Accademia slovacca delle scienze e l'associazione pazienti Pln Foundation, incaricata di educare e sensibilizzare pazienti e caregiver sulle nuove terapie a Rna. "L'infarto del miocardio continua ad essere una delle principali cause di morte - afferma Pompilio - La ricerca ha recentemente prodotto nuovi farmaci a Rna che agiscono sui fattori di rischio dell'infarto, ma non si hanno ancora terapie che stimolano la riparazione del cuore. Nei prossimi anni ci aspettiamo che un numero sempre maggiore di farmaci a Rna arrivi alla clinica per il trattamento delle malattie cardiache", prospetta lo specialista.Il progetto è promosso dalla partnership Ue Era4Health, che sostiene la collaborazione tra diversi enti di ricerca europei e internazionali in aree prioritarie nel settore della salute, favorendo lo sviluppo di innovazioni terapeutiche. Del finanziamento di 1,5 milioni, oltre 600mila euro sono destinati all'Italia attraverso il ministero dell'Università e della Ricerca e il ministero della Salute. { }#_intcss0{ display: none;}#U11642641688ZCH { font-weight: bold;font-style: normal;}#U11642641688Vw { font-weight: bold;font-style: normal;}#U11642641688KjG { font-weight: bold;font-style: normal;}
Carnevale ma non troppo a Maniago: spunta il carro con "Cospito libero"Non gli dà la precedenza alla rotonda: accoltellato un 52enne
Terribile incidente notturno al casello di Milano, morte due donne
Giletti contro Cospito: "Poverino? Ce lo mettiamo in testa o no?"Marito avaro, per la Cassazione è reato di maltrattamento, i dettagli
Segrega e picchia la figlia per giorni: arrestatoCamion bloccato sul passaggio a livello: la sbarra si abbassa e lo blocca
Nonnina contromano in autostrada per 13 chilometri, attimi di terroreFiamme in una casa: 8 intossicati
Ciclista incastrata sotto un tram a Roma: trasportata d'urgenza in ospedaleCrolla parte di un carro di Carnevale: 3 feritiMorte Elena Aubry, perché è stato condannato un ingegnereCaduto dal balcone dell'hotel a Bolzano: morto il 12enne
Moby cita Grimaldi per mezzo miliardo di euro
Le ruba il portafoglio e scappando cerca di investirla con il camion
"L'ho ucciso perché voleva violentarmi": le parole dell'attivista arrestataNotizie di Cronaca in tempo reale - Pag. 558Tre studenti investiti da un bus in provincia di Taranto, non sono graviCovid, tre anni fa il primo contagio a Codogno: oggi il virus non fa più paura
Notizie di Cronaca in tempo reale - Pag. 538Il meteo: in arrivo sull'Italia raffiche gelide a 100 km/hTerremoto a Siena: scuole chiuse nella zonaIncidente a Calendasco, l'auto prende fuoco: Sara muore carbonizzata