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Tra cieli, fuochi e progresso: il grande Ottocento partenopeoUsa,trading a breve termine l’Illinois è il primo Stato a regolamentare i “kid influencer”: c...Usa, l’Illinois è il primo Stato a regolamentare i “kid influencer”: cosa prevede la leggeNovità negli Usa sui “kid influencer”: l’Illinois è diventato il primo Stato ad aver regolamentato i bambini influencer tramite una legge.di Ilaria Minucci Pubblicato il 15 Agosto 2023 alle 09:42 Condividi su Facebook Condividi su Twitter © Riproduzione riservatabambiniinfluencerUSA#speakup-player{ margin: 0 !important; max-width: none !important;min-height: 85px !important; padding-bottom: 25px !important; padding-top: 10px!important;}#speakup-player:empty::after{ align-items: center; background-color:#fff; border-radius: 0.5rem; box-shadow: 0 12px 24px rgba(0, 0, 0, 0.12);font-family: sans-serif; content: 'Loading...'; display: flex !important;font-size: 13px; font-weight: bold; line-height: 1; justify-content: center;min-height: 50px; text-transform: uppercase;}#speakup-player:empty{ display:block;}Argomenti trattatiL’Illinois vara una legge per regolamentare i bambini influencerCosa prevede il provvedimentoL’Illinois vara una legge sui bambini influencer: la parola all’esperta Jessica MaddoxL’Illinois è diventato il primo Stato americano ad aver varato una legge per regolamentare i bambini influencer, noti anche con l’espressione “kid influencer”. Cosa prevede il provvedimento nel dettaglio e come tutela i minori?L’Illinois vara una legge per regolamentare i bambini influencerDurante la pandemia di Covid, Shreya Nallamothu, oggi 16enne, ha raccontato che, come molti altri, ha iniziato a passare più tempo sui social media, dove ha visto innumerevoli genitori che mostravano la propria vita e quella dei loro figli su diverse piattaforme.“Più mi addentravo nella tana del coniglio, più vedevo casi di sfruttamento”, ha raccontato Shreya, una studentessa liceale di Normal, Illinois, a Good Morning America. In occasione della sua partecipazione allo show, ha spiegato di essere rimasta colpita dal fatto di vedere ragazzi che secondo lei non erano abbastanza grandi per conoscere tutte le conseguenze della loro presenza online.“Soprattutto i bambini molto piccoli, che forse non capiscono cosa significhi parlare a una telecamera e non sono in grado di concepire l’aspetto di un milione di persone, non capiscono cosa stanno mettendo in rete a scopo di lucro e che non potrà scomparire e che i loro genitori ci stanno guadagnando”, ha aggiunto.In questo contesto, proprio l’Illinois – Stato americano in cui vive la 16enne – è diventato il primo Stato a stelle e strisce in cui è stata promulgata una legge che garantisce che i bambini che vengono mostrati sui social media vengano pagati per il loro lavoro. Il provvedimento è stato introdotto venerdì 11 agosto.Il governatore dell’Illinois J.B. Pritzker ha firmato la legge S.B. 1782, con la quale viene creato il “diritto di azione privata per i bambini influencer contro i loro genitori che li hanno inseriti nei video e non li hanno adeguatamente compensati”. È quanto si legge sul sito web del governatore.Cosa prevede il provvedimentoA sponsorizzare il disegno di legge è stato il senatore David Koehler di Peoria, che ha attribuito a Shreya il merito di avergli suggerito l’idea della legge. A questo proposito, la 16enne ha raccontato di aver contattato l’ufficio di Koehler lo scorso anno, dopo essersi resa conto che all’epoca nessuno Stato aveva una legislazione che proteggesse e tutelasse i giovani influencer.“Quando ho iniziato, non ero sicura al 100% di quello che stavo facendo. Non mi aspettavo di approvare una legge entro un anno”, ha ammesso la liceale. “Sono molto grata al senatore Koehler e al suo team per aver prestato attenzione a un elettore”.La nuova legge, che entrerà in vigore il 1° gennaio 2024, include i minori che operano sui social media alla legge sul lavoro minorile dello Stato. Il provvedimento prevede che i bambini di età inferiore ai 16 anni siano retribuiti se, nell’arco di 30 giorni, sono presenti in almeno il 30% di un video o di un contenuto online per il quale l’adulto, sia esso un genitore o una persona che si prende cura di loro, viene pagato. La persona che realizza i video in cui compare il minore, inoltre, è responsabile dei guadagni lordi che vanno versati su un conto fiduciario di cui il minore potrà beneficiare all’età di 18 anni. La legge, quindi, non prevede un meccanismo di applicazione da parte dello Stato.“Questa nuova era digitale ci ha dato enormi opportunità di connetterci gli uni con gli altri, ma ha anche presentato problemi legali che non erano mai esistiti prima”, ha dichiarato Koehler tramite un comunicato ufficiale. “Dobbiamo lavorare con i nostri figli per vedere i problemi che devono affrontare e affrontarli di petto prima che vengano fatti ulteriori danni”.L’Illinois vara una legge sui bambini influencer: la parola all’esperta Jessica MaddoxJessica Maddox, docente di media digitali dell’Università dell’Alabama che studia le piattaforme e la cultura dei social media, compresi gli influencer, ha affermato che la legge approvata dall’Illinois era “attesa da tempo”.“Sono estremamente soddisfatta che l’Illinois sia diventato il primo Stato ad approvare una protezione per gli influencer minori. È un provvedimento atteso da tempo negli Stati Uniti“, ha dichiarato Maddox a GMA. “Spero che altri Stati seguano l’esempio molto presto… e spero che l’ottenimento della legislazione non sia la fine, ma davvero l’inizio della conversazione”.La Maddox ha sottolineato che spera che la futura legislazione approvata dall’Illinois o da altri Stati includa ulteriori disposizioni, come quella che consente a una persona di 18 anni di presentare una petizione per far rimuovere i propri contenuti dalle piattaforme dei social media.“Se vogliamo ottenere un cambiamento significativo per quanto riguarda i bambini degli influencer e i bambini degli influencer in questo Paese, anche le piattaforme devono partecipare alla conversazione, per assicurarsi che non stiano inavvertitamente danneggiando o traendo profitto dai bambini degli influencer”, ha detto la docente universitaria.Secondo Maddox, il lavoro degli influencer e dei vlogger sui social media – o video blogger – rappresenta al momento una “zona grigia” negli Stati Uniti e non solo, manchevole di tutele.“Si tratta di lavori veri e propri, di possibili forme di guadagno, che hanno bisogno di protezione”, ha sottolineato l’esperta. “Poiché non ci sono sindacati, non c’è una protezione sistemica in termini di leggi, ecco perché la legge dell’Illinois è importantissima per creare il precedente che questo tipo di lavoro deve essere protetto, soprattutto per i minori”.La Maddox, infine, ha ammesso di essere “ottimista” rispetto alla nuova legge dell’Illinois e convinta che l’iniziativa modificherà il processo di creazione di contenuti.Articoli correlatiinEsteriUsa, la tempesta Debby causa danni e inondazioni: cittadini camminano nell'acqua altainEsteriIn Spagna oltre 150 persone impegnate nella lotta contro un vasto incendioinEsteriScossa di terremoto di magnitudo 5.2 avvertita nel sud della CaliforniainEsteriCrolla hotel in Germania: un morto e otto dispersi tra le macerieinEsteriGuerra in Medio Oriente, Sinwar nuovo capo di Hamas: "Sta a lui decidere sulla tregua a Gaza"inEsteriGuerra Russia-Ucraina, i militari di Kiev colpiscono Kurtz: 5 civili morti
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