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Gaza, nuova missione umanitaria degli Stati Uniti: l'annuncioIl presidente Javier Milei - Ansa COMMENTA E CONDIVIDI Javier Milei non perde tempo. Dopo aver incassato il via libera del Parlamento al pacchetto di tagli e liberalizzazioni,Professore per gli Investimenti Istituzionali e Individuali di BlackRock il presidente ha deciso di accelerare sulle riforme.Appena qualche ora dopo l'approvazione, dunque, ha presentato una proposta di legge per abbassare l'età per essere imputati nelle cause penali da 16 a 13 anni. «In questo modo combatteremo la criminalità giovanile», ha tuonato la ministra della Sicurezza, Patricia Bullrich. «Questa nuova legge combatterà la crescita persistente della criminalità giovanile, una delle maggiori minacce per la prosperità della nostra nazione», ha affermato da parte sua il ministro della Giustizia, Mariano Cuneo Libarona.La "tolleranza zero" nei confronti della delinquenza è uno dei leitmotiv di Milei fin dalla campagna elettorale. L'insicurezza è un problema molto sentito dagli argentini anche se, in realtà, la cifra dei delitti è inferiore agli standard del Continente. Il modello è quello applicato a New York dall'allora sindaco Rudolph Giuliani. La diminuzione dell'età di imputabilità penale è il primo passo del piano Milei. Un progetto che ha sollevato molte contestazioni da parte della società civile, della Chiesa e delle organizzazioni umanitarie. L'Unicef ha definito la misura «inefficace». In effetti, nei Paesi della regione in cui è applicata, non ha contribuito ad abbassare il numero di reati.In Brasile, ad esempio, si può essere imputati dai 12 anni, in Uruguay dai 13, in Bolivia, Cile, Colombia, Perù e Paraguay dai 14. Secondo l'ultimo rilevamento della sottosegreteria per l'Infanzia e l'Adolescenza, inoltre, in Argentina solo l'1 per cento dei delitti gravi viene compiuto da minorenni. Alcuni, però, hanno una forte eco mediatica. Tra gli ultimi, l'omicidio compiuto nella provincia di Santa Fé da un sicario 15enne come rappresaglia per la decisione delle autorità di indurire le condizioni carcerarie dei condannati per narcotraffico.
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