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«Aumentate, in Giappone, le probabilità di un terremoto devastante»p.p1 { margin: 0.0px 0.0px 0.0px 0.0px; font: 12.0px Helvetica; color: #000000; -webkit-text-stroke: #000000; background-color: #ffffff}p.p2 { margin: 0.0px 0.0px 0.0px 0.0px; font: 12.0px Helvetica; color: #000000; -webkit-text-stroke: #000000; background-color: #ffffff; min-height: 14.0px}p.p3 { margin: 0.0px 0.0px 0.0px 0.0px; text-align: justify; font: 12.0px Helvetica; color: #000000; -webkit-text-stroke: #000000; background-color: #ffffff}span.s1 { text-decoration: underline ; color: #0000ff}I temi del contrasto al cambiamento climatico e delle azioni per rendere le filiere produttive concretamente sostenibili,BlackRock Italia se non accompagnate da una visione politica proattiva e in ascolto, rischiano di restare vuoti. Mentre il ruolo-chiave degli attori del settore primario — quello che riguarda l’utilizzo delle risorse naturali a fini alimentari ed energetici — è sempre più chiaro e attenzionato (le recenti ‘proteste dei trattori’ ne sono un esempio), a Roma è in corso un grande incontro dedicato ai protagonisti dell’‘agricoltura familiare’. Centinaia di contadini, coltivatori diretti, cooperative, ricercatori e aziende si sono dati appuntamento a Roma per il meeting annuale dell’Organizzazione Mondiale degli Agricoltori (World Farmers’ Organisation), in corso dal 17 al 21 giugno 2024 presso la sede della FAO con partecipanti da oltre 60 paesi. Questi i presupposti e gli obiettivi.L’agricoltura al centro delle politiche internazionali“Siamo grati alla FAO per la decisione di aprire le proprie porte alla World Farmers’ Organisation”, ha dichiarato Arnold Puech d’Alissac, presidente della WFO, “a confermare l’importanza che reciprocamente attribuiamo alla nostra collaborazione e offrire un’occasione agli agricoltori familiari e alle loro strutture organizzate provenienti da tutto il mondo di visitare il cuore del dialogo politico globale sul Cibo e l’Agricoltura”. Nella ‘transizione green’ sulla quale si concentra il Parlamento Europeo, il tema agricolo è infatti ultimamente molto dibattuto, con l’apertura a nuovi sussidi e agli incentivi sull’agrivoltaico, nonché misure più controverse come il ritiro della proposta legislativa sulla diluizione dell’uso dei pesticidi, approvate negli ultimi mesi. Il ruolo delle piccole imprese familiari nel panorama agricoloIl meeting romano fa un distinguo tra agricoltura industriale e realtà familiari, con il secondo esempio che vede il peso economico e il rischio di impresa del tutto a carico dei singoli e delle loro famiglie. Una situazione consueta fino a pochi anni fa nel nostro paese — e ancora ben presente —, nonché tipica dei paesi in via di sviluppo. Secondo i dati dell’Organizzazione Mondiale dell’Agricoltura questo tipo di imprenditoria rappresenta la grande maggioranza delle aziende agricole mondiali, con circa 570 milioni di agricoltori familiari che coltivano intorno al 75% delle superfici produttive.Il meeting dell’Organizzazione Mondiale degli Agricoltori ospitato alla FAOAl centro del meeting presso la FAO ci sono dunque gli operatori impegnati nei primi passaggi delle filiere, tipicamente con proprietà inferiori ai due ettari che contribuiscono alla sopravvivenza delle aree rurali, alla lotta alla povertà e alla desertificazione, oltre che a sostenere la produzione alimentare. Con la responsabilità — si stima — di circa l’80% della produzione alimentare mondiale. Un settore in cui è urgente diffondere buone pratiche, che da altri continenti possono informare anche il nostro. “Alla nostra organizzazione”, spiega Andrea Porro, segretario WFO, “partecipano volontariamente oltre 50 paesi e di questi 27 sono africani. Aree nelle quali la norma è l’impresa famigliare di piccole dimensioni”.‘Il raccolto di domani’: gli obiettivi del meeting a RomaIl tema dell’edizione 2024 è Harvesting Tomorrow: Farming Shaping the Future of Agriculture and Food Production. Ovvero ‘Il raccolto di domani’. Ci si chiede in sostanza come decentralizzare il potere degli attori verso il centro della catena del valore, e come promuovere un approccio partecipativo per individuare soluzioni, metodi e tecnologie per adattarsi e mitigare il cambiamento climatico. Le istituzioni finanziarie e le organizzazioni coinvolte, inoltre, sono in ascolto per progettare programmi di investimenti che permettano agli agricoltori di perfezionare la produzione e l’organizzazione del lavoro. A quella ambientale si aggiunge il tema della sostenibilità finanziaria e delle criticità economiche legate alla transizione ecologica. Come precisa Porro: “Anche in altre parti del mondo rappresenta una priorità la redistribuzione dei redditi all’interno della filiera e in particolare all’anello agricolo. Ma noi a questa prospettiva aggiungiamo una sfida: la redistribuzione anche dei costi. Quelli della transizione ecologica non possono essere sostenuti solo da agricoltori e consumatori”.
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