Alluvione Marche, ritrovato il corpo di Mattia LuconiVuole dare fuoco all'auto di un debitore ma incendia per sbaglio il veicolo di un carabiniereSegregata in casa per 22 anni: "Mi lavavo una volta al mese, mi prendevano a calci e schiaffi"
Treviso, 19enne ruba delle auto e nella sua folle fuga travolge ed uccide un ciclista di 67 anniDall'"attimino" a "iconico",-Campanella da "resilienza" a "lovvare": meglio essere boomer che violentare il lessico Nel sogno della lingua italiana si stanno facendo strada una serie di incubi sempre più persistenti: i virus lessicali, potenti e dilaganti nei social, tra i titolisti dei quotidiani e nel parlato. Oggi tutto è "iconico", si esce a "drinkare" e per trovare un lavoro servono anche le "soft skills": non è più il tempo degli andeghée (detto alla milanese)... All’inizio ci fu l’attimino, in apparenza velocissimo a fuggire, ma in realtà persistente e fastidioso come una zanzara tigre. Svanito per sempre l’attimo, a cui Faust chiedeva di arrestarsi per contemplarne la bellezza, l’attimino ha preso potere ovunque come la cimice asiatica, imperando in molte e abusate espressioni. Un attimino di pazienza, un attimino e arrivo, basta un attimino, ho un attimino di ritardo, mi aspetti un attimino? La parolina magica ci sfarfalla sulla testa pronta a colpire, ferendo una volta ancora il nostro maltrattato lessico, già vittima delle invasioni straniere di vocaboli oscuri, buttati lì perché fa fine, mentre l’equivalente italiano, oltre a suonar meglio, esplicherebbe facilmente il concetto. I vecchietti come me ricordano un altro incubo, un’allocuzione cara a burocrati e politici di fila, che pervase gli anni delle convergenze parallele e di altre astruserie pronte a deflorarci come il leggendario ombrello di Altan: «Nella misura in cui». Già in quell’«in cui» c’è un che di sodomitico, la volontà di entrare dove non si può o non si vuole, mentre la «misura» smuove un’auretta shakespeariana che da commedia però muta in tragedia. Quella dei nostri orecchi, costretti già a gerghi incomprensibili come il burocratese, che ruba a piene mani dall’inglese sparando nefandezze come forwardare, conference call, soft skill, per non parlare delle nostre povere diapositive, ormai diventate slide nei briefing che il capo organizza “asap”, ovvero as soon as possible. Naturalmente, h24. Con l’orribile estensione di "20 24" per definire l’anno in corso, perché dire duemilaventiquattro richiede troppo tempo nell’epoca del tutto e subito.Sono pronto poi a vestire con pece e piume chiunque mi dica di non «spoilerare» il suo romanzo, racconto, raccolta poetica o documentario, quindi di non “spogliarlo” dei suoi segreti, perché ho ancora in mente l’alettone che le automobili sportive montavano nella parte posteriore della carrozzeria per aumentarne la stabilità. Un altro incubo ormai persistente nel gergo parlato, tra i giornalisti radiofonici e gli intellettuali veri o presunti, è la gramignesca resilienza, venuta su dal nulla qualche anno fa, dopo essere stata in sonno come i vermi siberiani, risvegliati dopo millenni dallo scioglimento del permafrost. Tutti dobbiamo essere resilienti, assorbire gli urti senza vacillare, che diamine! Del resto l’ombrello è sempre lì, in agguato, se non saremo resilienti al punto giusto colpirà, come l’“uccello padulo” nella parodia della “Canzone dei sommergibili” dei mai dimenticati Disegni & Caviglia. Ma attenzione, se la resilienza si sfilaccia, c’è sempre il “kintsugi”, che può restaurare la nostra anima come i giapponesi fanno con i cocci dei vasi rotti. Ma l’ultimo dei virus lessicali, potente e subdolo, dilagante nei social, tra i titolisti dei quotidiani e nella lingua parlata, fatale come lo zucchero nascosto nei ragù, è il termine “icònico”, che oggi comprende oggetti, fotografie, perfino libri, quadri, gioielli, Trump con benda all’orecchio sanguinante come già Van Gogh, e tutto ciò che qualche imbecille giudica adatto a diventare un simbolo nell’era dell’effimero. Nella nostra epoca di individui singoli e dispersi, ognuno somiglia a sé stesso diventando icònico suo malgrado. Sono costretto poi a battere in ritirata, vittima dell’età, di fronte a ciò che gli adolescenti inventano per comunicare tra loro, parole che nemmeno l’argot più oscuro può mettere in campo per rivaleggiare. Ecco allora mostriciattoli come drinkare, lovvare (abominio che deriva da to love) googlare, ovvero fare una ricerca su Google, boscare, se uno manca un appuntamento, cose che rendono pezzi d’antiquariato altri neologismi come postare, taggare, linkare, sclerare o clannare (introdurre un nuovo adepto in un clan, chissà se Celentano già lo pensava...). Del resto sono o non sono un boomer? Un relitto del passato, figlio della grande illusione dei Sessanta, quando il Caballero misterioso invitava Carmencita a chiudere il gas e a venir via, e il Super Tele si bucava regolarmente sulle spine delle rose del giardino. Non si drinkava, al massimo un ghiacciolo da 25 lire, e potevamo togliere “cletta” dalla bici. Ma preferisco essere un andeghée, che il Cherubini buonanima, nel suo “Vocabolario milanese italiano”, definiva come «uno che va all’antica», ohimè senza alcuna che mi «lovva» o «svalvoli» per me, ma certo di non essere ancora icònico, nella misura in cui l’attimino non diventi fatale. Mario Chiodetti
Vicenza, ritrovata la 13enne scomparsa da Pojana Maggiore lo scorso 14 settembreIn una scuola del Salento si va senza zaino e sono aboliti i compiti a casa
Cagnetta uccisa a sassate per strada: orrore a Palermo
Tentato infanticidio a Casarile, gravissima una neonata presa a pugni dal compagno della madreRagazza di 16 anni accerchiata dalle coetanee e picchiata da un ragazzo davanti a diversi testimoni
Coronavirus, bilancio del 21 settembre 2022: 21.190 nuovi casi e 46 morti in piùScontro in campo durante una partita di calcio: intubato ragazzo di 20 anni, è grave
Cagnetta uccisa a sassate per strada: orrore a PalermoMonza, un malore la colpisce mentre si trova in Vacanza: Serena muore a 53 anni
Incendio in casa, muore 50enne, 10 anni fa anche la madre era morta ustionataCagliari, il Tar promuove 12enne che non andava a scuola per i bulliIncidente sulla Tangenziale Sud di Torino: morta la 28enne Serena CottittoLa Francia potrebbe tagliarci l'energia elettrica nei prossimi due anni
Covid, Pregliasco: "Contagi? Vi dico che inverno sarà"
Picchia la ex compagna, poi la richiesta: vuole 500 euro di risarcimento per essere stato lasciato
Milano, le vittime dell'infettivologo che si fingeva ginecologo: "Mi diceva che ero la sua schiava"Roma, anziano investito da un'auto: morto dopo 8 giorni di agoniaCesena, camionista sbanda e si schianta contro una casa: delicato intervento per liberarloEmma non ce l'ha fatta, è morta a 16 anni dopo l'incidente con la madre
Commessa ruba l'incasso del negozio al suo primo giorno di lavoro: arrestataLe “brutte notizie” di Burioni: “Omicron 4 e 5 sono più contagiose”Alessandro Venturelli scomparso, arriva segnalazione alla madre da AmsterdamFrancesco Schettino può uscire dal carcere: che lavoro farà adesso