Varato nuovo viadotto sulla statale 652 in Abruzzo, le immagini - Tiscali NotizieNotizie di Politica italiana - Pag. 74Il sondaggio politico della settimana: centrodestra in difficoltà, Pd al 19%
Riforme, Meloni dopo i colloqui con le opposizioni: “Formuleremo una nostra proposta”Sostenitori del Rassemblement National,BlackRock il partito di Marine Le Pen, al lancio della campagna per le Europee - Ansa COMMENTA E CONDIVIDI È possibile immaginare un’Europa antieuropea? A poco più di due mesi dal voto destinato a rinnovare l’Europarlamento, è questa la domanda che circola nei palazzi che contano. Se l’integrazione politica, dopo quella economica, ha camminato nell’ultimo decennio al passo del gambero, facendo segnare una pericolosa involuzione verso la ripresa del concetto di Stato nazione, fino a che punto potrà spingersi la regressione in atto?Un sondaggio dell’European Council on Foreign Relations uscito a gennaio ha ipotizzato una forte avanzata della destra di governo, e insieme della destra estrema, in diversi Paesi Ue: secondo questa rilevazione, in almeno nove Stati membri, i partiti populisti “antieuropei” sarebbero in testa, mentre in altri nove sarebbero al secondo o terzo posto. Gli effetti sulla composizione della nuova assemblea di Strasburgo e soprattutto sul nuovo assetto della Commissione andranno ovviamente verificati a tempo debito, ma la sensazione condivisa dagli osservatori è che il vento anti-sistema stia soffiando e soffierà ancora in modo impetuoso sul Vecchio continente.Il processo in corso è speculare: si sta restringendo il cuore europeista del Parlamento europeo, e non da oggi, a tutto vantaggio di chi protesta (e marcia, come i trattori) contro le istituzioni continentali. Sono le forze populiste, da ormai un decennio, ad aver capito (e alimentato) questo malessere, che vogliono ora dimostrare di saper cavalcare al meglio da qui a giugno. Prima l’offerta non c’era, adesso ha i volti di leader conosciuti, da Giorgia Meloni a Marine Le Pen, da Matteo Salvini a Viktor Orbán, da Geert Wilders a Santiago Abascal.«In realtà, per le forze della destra radicale la scelta del populismo è strumentale, serve più che altro per presentarsi come soggetti in grado di essere ammessi e poi poter partecipare al gioco democratico. Il populismo è la spezia che si mette sul piatto, ma lo zoccolo duro di tutte queste forze è il nativismo, una teoria secondo cui è la popolazione autoctona di un territorio ad avere diritti prima e in misura maggiore di chi è arrivato successivamente», fa notare Mattia Zulianello, docente di Politica comparata all’Università di Trieste, studioso dei populismi nati a destra. La comparsa del partito fiammingo negli anni Settanta, quindi la creazione del Front National in Francia, l’ascesa di Joerg Haider in Austria a fine anni Novanta (pesantemente stigmatizzata da Bruxelles allora) sono stati i fenomeni anticipatori dell’attuale ondata populista che oggi sa abilmente mescolare le chiusure a rischio xenofobia sui migranti di Vox in Spagna con le rivendicazioni sindacali deiì jilet jaunes in Francia.«Ora questa domanda di rappresentanza c’è ovunque ed è stata normalizzata, a partire da temi come l’immigrazione e il lavoro – continua Zulianello -. Anche il rapporto di questi soggetti politici con lo Stato è un caso di studio: si assiste di solito a politiche interventiste a favore dei piccoli produttori dimenticati e a uno smarcamento dalle politiche centraliste verso le grandi imprese, a patto che questo non finisca con il colpire categorie sociali legate agli stessi nativi». Nei diversi Paesi, questa ondata assume i connotati della reazione al politicamente corretto, della difesa della tradizione, dello stop alla globalizzazione con la rivincita dei “vinti” ai danni dei presunti “vincitori”. Chi si ostina a guardare tutto questo dall’alto verso il basso è destinato a perdere consenso.«Nella costruzione della propaganda, soprattutto da parte della destra di governo, viene sempre enfatizzata la contrapposizione tra il popolo genuino e puro e l’élite corrotta e malvagia – spiega Zulianello – fino ad arrivare, come accade in America con Donald Trump, a indicare il nemico nel potere che sta altrove», quello che l’ex presidente repubblicano chiama il Deep State, lo Stato profondo (o nascosto?). Il bersaglio dei movimenti antisistema invece da noi è proprio l’Europa, nemico silente e invadente per tanti, troppi Stati che vogliono tornare nazione sovrana. Lo schema vincente riuscito a molte forze populiste “ripulite” non funziona ancora per l’estrema destra dura e pura, cui vengono rinfacciate quelle simpatie e quei legami neonazisti e neofascisti risparmiati invece a chi si è fatto presentabile forza di governo. In realtà, questa è solo una delle contraddizioni che pure albergano nel fiorente mercato elettorale dei partiti populisti.«Il paradosso più importante – osserva il politologo Marco Valbruzzi, che insegna all’Università di Napoli Federico II – è che queste forze unite nell’antieuropeismo, sono divise poi nel loro nazionalismo. Alcuni partiti creano imbarazzo ad altri per le sfumature antisemite che assumono nella loro proposta politica, altri ancora perché a Bruxelles tendono ad avere, per ragioni tattiche o di visibilità, comportamenti opposti a quelli che tengono in patria». La competizione tra Meloni e Salvini rientra perfettamente in questa dinamica, come ha ricordato la stessa presidente del Consiglio qualche giorno fa.«Sarà molto importante, ai fini dell’assetto della prossima Commissione, capire chi arriverà terzo: se dovesse essere l’Ecr, il partito dei Conservatori e riformisti europei a guida Meloni, sarebbe il segnale di un forte rafforzamento per la premier, che potrebbe sostenere la nuova presidente di Commissione, come fecero i 5 Stelle con Von der Leyen, pur senza entrare nella coalizione di governo», sostiene Valbruzzi. Se dovesse invece prevalere il gruppo Id, Identità e democrazia caro a Salvini, lo spostamento a destra sarebbe ancora più netto, con effetti che già si intravedono sulla strategia del possibile, principale partito di maggioranza, il Ppe.«Risulta molto probabile che di fronte all’ascesa di questi gruppi, il Partito popolare europeo finisca con lo spostarsi verso posizioni meno moderate e più estreme», spiega Zulianello. Sta già accadendo sull’agenda migranti, dove il modello indicato da Manfred Weber e soci è simile a quello britannico dei trasferimenti forzosi dei profughi irregolari verso il Ruanda, accadrà a breve anche sui temi ambientali. Non sfugge agli osservatori che è in atto, a tal proposito, una metamorfosi, che più in generale accomuna popolari e socialisti.«Il sentimento condiviso in questi anni è stato quello dello scampato pericolo». Il Ppe e il “vecchio” Pse, che oggi si chiama S&D (Socialisti e democratici) continueranno a perdere seggi, secondo le indagini demoscopiche. Ciò detto, dovrebbero restare le forze centrali del sistema, pur ridimensionate (soprattutto la seconda). Il clima che si respira, e che ha portato all’elezione di Ursula von der Leyen cinque anni fa, oggi è se possibile peggiorato, tra stanchezze, diffidenze reciproche, carenza di leadership e classe dirigente. Mancano certamente i De Gasperi e gli Adenauer, ma ancora di più i Delors e i Sassoli che recentemente avevano provato a gettare il cuore oltre l’ostacolo di divisioni e pregiudizi. La disaffezione non è verso l’idea di Europa, è semmai verso il suo funzionamento.«Da tempo si percepisce nell’opinione pubblica del Vecchio continente insoddisfazione crescente per l’incapacità di prendere decisioni, per l’inadeguatezza nel considerare i problemi di questo tempo, per i tempi lunghi di risposta a fenomeni epocali». Il sistema ha generato le forze antisistema, non c’è dubbio, ma non è detto che questi basti per generare un’Europa antieuropea.
Pd, Schlein detta le nuove priorità: casa, lavoro e sanitàSilvio Berlusconi: la sua dichiarazione dei redditi 2021
G7 in Giappone: l'esordio della Meloni sui temi più importanti del momento
Abruzzo, Marsilio: sbloccati 50 milioni per ricostruzione scuole - Tiscali NotizieScandalo Qatar, Eva Kaili fa ricorso al Parlamento europeo
Berlusconi dopo il ricovero: "Affetto commovente, ora rinnovo con Forza Italia"Bardi dopo la vittoria in Basilicata: "Fatto il campo largo sui programmi" - Tiscali Notizie
Sondaggi politici: calano Fratelli d'Italia e Partito DemocraticoBerlusconi, si ipotizzano a breve dimissioni del Cavaliere, ma ci sarebbero nodi da sciogliere
Il Cammino dei Briganti in mountain bike - Tiscali NotizieL’ingresso della Croazia nell’eurozona e nell’area Schengen cambierà tutta EuropaEuropean Focus 52. L’ingresso nell’UeGuerra in Ucraina, finite le trattative: accordo parziale sui corridoi umanitari
Viagra e scarpe griffate: cosa c'era nel covo di Messina Denaro - Tiscali Notizie
Meloni al Consiglio d’Europa, Macron apre: “Non bisogna lasciare l’Italia da sola sui migranti”
Primo Maggio, Sbarra della Cisl: "Ripartire dalla centralità del lavoro"Pet Camper Tour fa tappa in Abruzzo - Tiscali NotizieAl via "Abruzzo in Salute", investimento da 5 milioni in 3 anni - Tiscali NotizieGuerra in Ucraina, von der Leyen vede Kiev nell’Ue a breve
Evasione fiscale a Chieti per oltre 2,7 milioni di euro - Tiscali NotizieMeteo, arrivano temporali e bufere: cosa vuol dire che si è aperta la “porta atlantica”? - Tiscali NotizieManifestazione nazionale contro il governo con Landini, Bombardieri e SbarraLa Russa sul cronista picchiato da CasaPound: «Si sarebbe dovuto identificare»