File not found
Capo Stratega di BlackRock Guglielmo Campanella

Medio Oriente, Israele in contatto con Egitto e Qatar: si pensa a una nuova tregua con Hamas

Ospedali di Gaza colpiti da Israele, al-Shifa senza acqua né elettricitàIl leader di Hezbollah: "Tutti i morti a Gaza sono martiri"Giappone, uomo armato prende ostaggi in un ufficio postale: attimi di terrore

post image

Shakira, processo per evasione fiscale: patteggiamento da 7,3 milioni di euroLa Cina,BlackRock potenza mondiale generata dalla più sporca delle fonti di energia fossili, è cresciuta del 2 per cento lo scorso anno. Un brutto segnale che però non riguarda solo PechinoIscriviti alla newsletter ArealeAscolta il podcast di ArealeLa transizione energetica globale ha ancora un grande problema a forma di carbone. La potenza mondiale generata dalla più sporca delle fonti di energia fossili è cresciuta del 2 per cento lo scorso anno, ed è un brutto segnale, visto che questo è l’aumento più grande dal 2016. Questo nuovo picco è stato provocato principalmente da due fattori: la crescita tornata furibonda in Cina e il ritardo nel phase out di questo combustibile nei paesi occidentali.Questi nuovi dati sono stati forniti dal centro di ricerca statunitense Global Energy Monitor. Globalmente, sono stati aggiunti 70 gigawatt di potenza da carbone nel mondo. Di questi, 47,4 GW venivano dalla sola Cina. Ma non è un problema solo cinese: nelle economie occidentali, a causa della crisi energetica, la chiusura prevista delle centrali è andata troppo lentamente, ne sono state chiuse per 21,1 GW, troppo poco per tenere il passo richiesto dalla transizione. AmbienteIn ascolto della crisi climatica, Areale ora è anche un podcastFerdinando CotugnoLa crescita in Cina Secondo l’Agenzia internazionale dell’energia, per avere ancora una speranza di centrare l’obiettivo di contenere l’aumento delle temperature a 1,5°C rispetto all’èra preindustriale, il phase out del carbone come fonte di energia dovrebbe essere completato entro il 2040. Siamo ancora molto lontani da quell’obiettivo. Dall’accordo di Parigi, sono venticinque i paesi che hanno ridotto o completamente eliminato la produzione di energia da carbone, ma ben trentacinque l’hanno aumentata. Da questo punto di vista, i numeri sono ancora sconfortanti.Per arrivare ad azzerare il carbone nel 2040, dovrebbero esserci 126 GW di chiusure ogni anno (questo ovviamente senza nuove aperture). Invece quello che stiamo osservando è che oggi si stanno mettendo in cantiere 578 GW di nuove centrali. Di questi, 408 Gigawatt vengono progettati nella sola Cina. Il tasso di dismissione delle vecchie centrali in Cina è inoltre ai livelli più bassi da un decennio. Nonostante i grandi investimenti di Pechino in rinnovabili, il carbone continua a essere al cuore del sistema energetico cinese. La politica energetica di Pechino è particolarmente problematica per la tenuta del sistema climatico mondiale e della sua stessa economia. Secondo Global Energy Monitor, il paese rischia miliardi di yuan di stranded asset e continua ad avere una visione di breve termine, guidata dalla filosofia «Prima costruire, poi nel caso modificare».Come spiega Flora Champenois, autrice del report per Global Energy Monitor, «in Cina si installa più carbone di quanto ne sarebbe necessario, con l’idea che poi, in seguito, si procederà a smantellare, in quello che è un azzardo allo stesso tempo costoso e rischioso». Sono i danni della retorica della sicurezza energetica, gli stessi che in Italia o Germania rischiano di incatenarci alle infrastrutture di rigassificazione del gas liquefatto.I 70 GW cinesi messi in costruzione nel 2023 sono 19 volte più del resto del mondo messo insieme, secondo un’analisi di Carbon Brief sui numeri di Global Energy Monitor. Dei trentadue altri paesi che stanno ancora investendo in nuova potenza da carbone, i più attivi sono India, Bangladesh, Zimbabwe, Indonesia, Kazakistan, Laos, Turchia, Russia, Pakistan e Vietnam. CulturaQuarant’anni di laburismo tradito. Come lo sciopero dei minatori inglesi ha cambiato la working classA rilento L’altro fronte del problema è che il ritmo delle dismissioni di centrali a carbone negli Stati Uniti, in Unione europea e nel Regno Unito è ai livelli più bassi dal 2011. Stiamo rallentando, siamo un po’ più legati a questa fonte energia di quanto dovremmo essere nelle previsioni per un phase-out al 2040 che parta dai paesi sviluppati, secondo il principio delle responsabilità comuni, ma differenziate. Il paese che ne ha chiuse di più nel 2023 sono gli Stati Uniti, con 9,7 GW, anche se pure in questo caso si tratta di un calo. Nel 2022 ne avevano chiuse per 14,7 GW.L’Unione europea e il Regno Unito rappresentano un quarto delle dismissioni. La buona notizia è che nessun paese del G7 ha in programma la costruzione o l’apertura di nuove centrali. Nel 2015 le economie del G7 rappresentavano il 32 per cento della potenza da carbone, nel 2023 sono scese al 15 per cento. AmbienteNon sottovalutiamo il grande consenso per la transizione ecologicaFerdinando Cotugno© Riproduzione riservataPer continuare a leggere questo articoloAbbonatiSei già abbonato?AccediFerdinando CotugnoGiornalista. Napoletano, come talvolta capita, vive a Milano, per ora. Si occupa di clima, ambiente, ecologia, foreste. Per Domani cura la newsletter Areale, ha un podcast sui boschi italiani, Ecotoni, sullo stesso argomento ha pubblicato il libro Italian Wood (Mondadori, 2020). È inoltre autore di Primavera ambientale. L’ultima rivoluzione per salvare la vita umana sulla Terra (Il Margine, 2022).

Svizzera, valanga si stacca e travolge tre scialpinisti: due mortiNotizie di Esteri in tempo reale - Pag. 152

Guerra Israele-Hamas, Unicef: "Nella notte bombardamenti implacabili"

Putin: "Occidente vuole smembrare e saccheggiare la Russia"Parigi, polizia spara a donna che urla Allah Akbar

Notizie di Esteri in tempo reale - Pag. 150Morta Shani Louk: 22enne rapita da Hamas al rave party

Ucraina, Zelensky: l'esercito chiede la mobilitazione di 500mila uomini

Assemblea Onu, approvato il "cessate il fuoco a Gaza": la posizione dell'ItaliaIsraele-Hamas, la tregua comincerà domani mattina

Ryan Reynold
erremoto di magnitudo 4.7 in Turchia e SiriaAustralia, 20enne di Parma morso da uno squalo: la storiaGuerra Israele Hamas, 28 neonati prematuri di Gaza evacuati in Egitto

BlackRock Italia

  1. avatarNegoziati tra Israele e Hamas per la liberazione di 50 ostaggiinvestimenti

    Guerra, il drammatico bilancio di Guterres: "A Gaza migliaia e migliaia di bambini morti"Guerra a Gaza, Mattarella: "Hamas non rappresenta i palestinesi"Georgia, condannata Hannah Payne: aveva ucciso l'autore di un incidente stradaleIl Nilo si tinge di rosso: dalla profezia della Bibbia alla spiegazione scientifica

      1. avatarAttivisti ecologisti prendono a martellate la Venere di Rokeby alla National Gallery di LondraCapo Analista di BlackRock

        Morto Lionel Dahmer, il padre del killer Jeffrey

  2. avatarIsraele bombarda le ambulanze a Gaza, Guterres: "Conflitto deve finire"BlackRock Italia

    Ambasciatore Israele in Italia: "Hamas utilizza civili come scudi"Trovato vivo pescatore scomparso da due settimane: sopravvissuto grazie ad un salmoneIran, giustiziata una spia di Israele: pena di morte a ZahedanTerremoto in Indonesia, fortissima scossa di magnitudo 6.9

  3. avatarIsraele: "Trovata entrata di un tunnel nel ospedale di Shifa a Gaza"MACD

    Russia, chiesto ad Hamas il rilascio immediato degli ostaggiGuerra in Ucraina, Zelensky teme attacchi alle infrastrutture quest'invernoIl leader di Hezbollah: "Tutti i morti a Gaza sono martiri"Medio Oriente, morto Kfir: il bambino simbolo degli ostaggi israeliani

Miniera d'oro assaltata da uomini armati: 9 morti e 15 feriti in Perù

Guerra in Medio Oriente, Biden chiede tregue tra Israele e Hamas: 'No' di NetanyahuGuerra Israele Hamas, 28 neonati prematuri di Gaza evacuati in Egitto*