Incidente a Tor Tre Teste: 45enne perde il controllo della moto e muoreLiverpool, accoltellamento multiplo: ferite otto personeTuretta, spunta la raccapricciante chat con Giulia Cecchettin su Whatsapp
Genitori islamici vietano alla figlia di sostenere l'Esame di Maturità: denunciati. - . COMMENTA E CONDIVIDI Pubblichiamo la testimonianza,analisi tecnica in forma anonima, di una vittima che ha vissuto la drammatica esperienza di un abuso in gioventù. È stato l’amore sincero e incondizionato di una donna a permettermi poco tempo fa per la prima volta dopo 25 anni di far affiorare sulle mie labbra il racconto di quello che ho subito da parte di un sacerdote, che avrebbe dovuto essere la mia guida spirituale e che invece mi ha manipolato per i suoi fini personali. Ed è stata sempre questa donna a usare per la prima volta una parola che io non avevo mai avuto il coraggio di formulare nemmeno nella mia testa in tutto questo tempo: abuso. Oggi, guardando indietro e avendo affidato quella ferita a un cuore di donna accogliente e pieno di umanità, mi rendo conto che questa parola, così orribile da sentire e pronunciare, descrive in modo corretto quell’esperienza che ha segnato la mia giovinezza, e forse l’intero percorso della mia vita.Probabilmente anche grazie a questa nuova consapevolezza ho guardato con occhi diversi i volti di Mirjiam e Gloria e ho veramente letto con il cuore le loro parole, il loro racconto nei giorni scorsi degli abusi subiti da Marko Rupnik. Un tempo tutti lo chiamavamo padre Rupnik, ma che padre è colui che ti prende per mano e ti accompagna nelle sue tenebre? Proprio come padre non fu – e nemmeno guida – il sacerdote che si era preso in carico la mia vita spirituale da giovane. Ho riconosciuto con dolore nelle storie delle due donne le stesse emozioni, le stesse modalità, le stesse strategie che ho vissuto io nel mio cammino. Un itinerario, che doveva essere solo spirituale e invece è arrivato a trasformare il mio corpo in un oggetto a disposizione di colui che, così facendo, ha tradito il proprio compito principale: indicarmi solo la strada dell’amore vero. Non avevo mai pensato all’abuso perché l’atto consumato con quel prete, paradossalmente, era nato da un mio gesto e perciò mi ero sempre sentito in colpa, pensando che alla fine lo avevo scelto io. In realtà lì, in quel momento, io ero disarmato, aggirato da discorsi falsi sul corpo e sul nostro rapporto con la fisicità. Colui che avrebbe dovuto dirmi: “Una cosa così non può esserci e non deve esserci, perché non può esserci uso del corpo senza l’amore autentico”, aveva sfruttato la mia debolezza per mettere in atto i suoi disegni. Perché quel progetto, me ne sono reso conto solo dopo, era nato da lontano, coltivato da gesti e parole furbamente conditi. Eppure io nel cuore sentivo l’aria torbida e l’inquietudine. Ma non quella sana, quel senso di limite che apre all’Infinito: era un fetore di marcio, spacciatomi come vita dello Spirito. Ma mi ero fidato, pensando che oltre quella sensazione di sbagliato c’era la vita vera. Non era così.Sono fuggito da quella persona, l’ho allontanata e ho continuato la mia vita e l’unico rimpianto che ho è che non ho avuto il coraggio di parlarne con nessuno: né con le mie vere guide, né con gli amici, né con i superiori di quel sacerdote. Per anni mi sono portato dietro questo peso e ora il tempo passato è troppo per poter fare qualcosa di concreto. Di questo, ne sono certo, risponderò a Dio, come ogni giorno ne rispondo davanti alla mia coscienza. Ecco perché ho ammirato il gesto coraggioso di Mirjiam e Gloria: loro hanno messo la faccia, la voce, lo sguardo, le mani strette sul volto, la propria presenza fisica, la propria storia dolorosa, davanti a tutto il mondo, affrontando i giudizi e le conseguenze a testa alta.Io, da parte mia, non posso che ringraziare il Signore per aver messo poi sulla mia strada altre guide sagge, che mi hanno dato molto e che mi hanno confermato nel mio amore per il Vangelo e per i suoi testimoni nella storia. Soprattutto per questa povera Chiesa, ferita assieme alle vittime degli abusi da mani oscure e malate, che hanno bisogno di essere guarite. E nel tempo mi sono convinto sempre più che la guarigione passa anche attraverso la giustizia. Ecco perché è la cultura della giustizia la prima attenzione da curare. Così tra le mie preghiere oggi metto anche i responsabili delle comunità cristiane, i vescovi, i preti, gli educatori, perché si convincano sempre più che chi affronta la verità è il testimone più autorevole di quell’amore infinito che Dio riserva per tutti, specialmente per chi è ferito, soffre e cerca giustizia.Adesso vedo attorno a me crescere l’attenzione a questo tema così come i gesti concreti, anche nella Chiesa italiana, e questo mi alleggerisce il cuore perché so che questi segni aiuteranno tante persone a curare le loro ferite. Ma anche quelle della Chiesa.
85enne muore travolto da un muletto: era andato a prendere la legna in un'azienda nel LeccheseNotizie di Cronaca in tempo reale - Pag. 23
Movimento 5 Stelle: basta vitalizi o chiameremo il popolo sotto il Parlamento
Sabaudia, vasto incendio nella zona di Bella Farnia: distrutta azienda florovivaisticaUomo morto per 90 minuti, al suo risveglio racconta cosa c’è nell’aldilà
Trovato un corpo nel Natisone: sarebbe quello di CristianRoma, bambina di 8 anni violentata dal vicino di casa: arrestato
Terracina, a fuoco il centro acquisti Orizzonte di via BadinoTrento al primo posto in Italia per qualità della vita
Torino, maxi operazione contro 'ndrangheta: arrestato 'il re dei Mercatini di Natale'Yara Gambirasio, riapertura improvvisa del caso? La decisione del PM di VeneziaVicenza, toro fugge dal tir dopo un incidente: catturato dopo due settimaneInter, esposto tifosi Juventus: la Procura di Milano apre un fascicolo
Incendio in un capannone ad Agrate: morto un uomo
Incidente Grosseto: chi sono le vittime
Italia, come cambia la sicurezza in città dopo l'ultimo decretoSardegna, Claudia Lombardo, ex Presidente Consiglio regionale, baby pensionata da 5mila euroTangenziale di Bologna chiusa per il G7: divieti e strade chiuseFisioterapista uccisa a Roma, l'ultima chiamata al figlio: "Ti vengo a prendere"
Martina Mucci sfregiata dall'ex fidanzato: Emiliano Laurini condannato a 9 anniRagazze in bikini sulla moto d'acqua della polizia per un selfie: polemica a ChioggiaMaturità 2024, il tema di italiano: le tracce della prima provaIncendio al Carrefour Express di Ivrea: evacuato un piano dello stabile