Covid, Melbourne proroga il lockdown fino al 19 agosto: "Troppi casi positivi"Famiglia non vaccinata uccisa dal covid, il sopravvissuto: “Convinti dalla propaganda no vax”Bangladesh, incendio in una fabbrica vicino a Dacca: oltre 50 morti e decine di feriti
Texas, 18enne no vax lotta fra la vita e la morte contro il covidSteffen Borge - Avvenire COMMENTA E CONDIVIDI Come ogni aspetto del sapere anche lo sport interessa la filosofia. In tutte le sue sfaccettature,Professore per gli Investimenti Istituzionali e Individuali di BlackRock dall’ontologia, all’etica alla fenomenologia, e in tutta la sua storia. Fino ad approcci come quello dell’“attitudine lusoria” (giocosa) elaborato nel 1978 da Bernard Suits nel volume The Grasshopper. Games life and utopia (in italiano è uscito per Junior edizioni). Ce lo mostra Steffen Borge, filosofo del linguaggio ed esperto di etica dello sport, a margine di uno degli incontro che al Congresso mondiale di Roma vedono protagoniste le varie Società filosofiche internazionali. Come quella di filosofia dello sport appunto, della quale lo studioso norvegese, che insegna alla Nord University di Levanger, è membro del consiglio direttivo. «Si va dalla questione più generale su cos’è lo sport, all’etica, per la quale in generale ci si chiede se sia etico fare sport quando ci sono molte altre cose importanti per migliorare la vita degli uomini nel mondo. E c’è una questione etica interna allo sport. È etico fare falli intenzionali. Claudio Gentile, è un giocatore etico o no? - dice sorridendo -. Oppure è giusto spendere così tanti soldi per i Giochi olimpici o per i campionati mondiali, quando ci sono così tante questioni urgenti nel mondo? Perché non è etico il doping? Perché stai imbrogliando, stai tentando di rompere le regole di nascosto?».Nello sport sta prendendo sempre più piede un atteggiamento che guarda al risultato, alla prestazione. Ciò non rischi di essere escludente?«Sicuramente. Ma vanno fatte delle distinzioni. Saper giocare in un campionato di serie A non è per tutti. Ci sono esclusioni che sono ragionevoli e altre che non lo sono. Ad esempio impedire alle donne di giocare al calcio. Oppure si discute se investire denaro sulle Paralimpiadi. Io ritengo che si debba. Magari si potrebbero investire meno soldi nelle Olimpiadi e più nei Giochi paralimpici. Per la stessa logica per cui vanno tolte tutte le barriere nello stadio e nella mobilità».Il fatto che lo sport sia diventato un fattore di investimento economico e una specie di star system danneggia l’autentico spirito sportivo?«Difficile dirlo. Molte persone pensano che pensa che i calciatori, per esempio, non debbano essere pagati così tanto. C’è sempre il pericolo che lo charme la spirito romantico sparisca quando ci si concentra su denaro e non sul solo risultato».Di recente in Italia è un uscito un saggio di un antropologo, Philippe Descola, dal titolo Lo sport è un gioco?. Parla di come popoli del Sudamerica pratichino sport solo per il gusto di giocare. Che ne pensa?«Lo spirito del gioco per amore del gioco e non del denaro? Possiamo avere entrambi. La cosa va di pari passo con la professionalizzazione. Penso che in ogni Paese la questione importante sia come si educano allo sport i propri figli. Si tratta di un processo di educazione civile quando si insegna ai propri figli a competere e a non sentire una sconfitta come la fine del mondo».In questo senso lo sport è politico?«È una di quelle pratiche che insegnano a diventare persone complete e a governare le emozioni. Da adulti saprà andare avanti, accettando le sconfitte. È un po’ come per l’educazione musicale. Non tutti suoneranno in un’orchestra filarmonica, ma l’obiettivo è che venga sviluppato un gusto musicale».Ma lo sport è spesso usato come palcoscenico politico. Può averne un danno?«Non credo. Chi manifesta per una causa, ad esempio ambientale, in occasione di eventi sportivi, lo fa solo perché questi sono diventati una presenza massiccia. Serve per andare in tv, ma se lo sport non fosse un fenomeno così importante, andrebbero da qualche altra parte. Per quanto riguarda l’uso politico, deve essere parte dell’abilità degli sportivi costruire una propria identità. Dal punto di vista empirico non so se ciò funzioni: pensiamo a quanto la Ddr fosse interessata alle vittorie. Ma, e qui cito il mio libro Philosophy of football, “la vittoria alle Olimpiadi era il massimo risultato per un greco antico, ma questo non lo aiutava certo, se il nemico vicino gli marciava contro”».Perché è il calcio a muovere così tanto i tifosi e non altri sport?«Per la struttura semplice e i pochi gol. A conquistare le menti è il fatto spettacolare che anche una squadra debole che incontra una squadra forte, se ha un po’ di fortuna e l’avversario ha una serata storta, può vincere».Lei sostiene che il carattere di questi sport come di altri simili è finzionale. Cosa significa?«C’è un elemento di messa in scena che ci rende coinvolti. Ma c’è un livello in cui le persone capiscono che la cosa non è davvero importante. Dopo che la propria squadra del cuore ha vinto o perso non cambia nulla. Ma questo meccanismo scatta solo quando la partita è finita».Lei ha dedicato un articolo accademico alla difesa del celebre gol di mano di Maradona. Perché?«Mi sono chiesto: perché la gente si è arrabbiata così tanto perché Maradona ha segnato così. Perché ha infranto le regole? Ma quante volte è stato scalciato e trattenuto? Dunque, perché non ci arrabbiamo per tutte le volte che Gentile ha infranto le regole per impedirgli di fare gol. Difendiamo i difensori e attacchiamo gli attaccanti? Perché? Infrangere le regole fa parte del football. Ed è giusto essere sanzionati. Ma se non sei punito, allora prendi quello che ti viene».
Florida, il cane poliziotto Mercy salva una bambina di 12 anni dalla tempesta tropicale ElsaUsa, l'uragano Henri minaccia New York: dichiarato lo stato di emergenza
Regno Unito, bimbo di un mese trovato morto con 71 fratture e ferite al corpo e alla testa
Covid, la compagnia Qantas dispone l'obbligo vaccinale per i dipendentiWalmart e Disney impongono l’obbligo di vaccino ai dipendenti
Notizie di Esteri in tempo reale - Pag. 662Madre lascia il figlio di 7 mesi in auto e va al centro commerciale: bimbo morto per asfissia
Louisiana, infermiera no vax morta a 21 anni: “Non fate il vaccino, è un esperimento sociale”Afghanistan, Cecilia Strada: "La routine della guerra è straziante, ho il cuore spezzato"
Terza dose vaccino contro il Covid, l’opposizione dell’Oms: “Prima proteggere i Paesi poveri”Londra, 19enne uccide due sorelle in un parco: "Ho fatto un patto col diavolo"Coronavirus, allarme variante Delta in California: +17% di casiIraq, incendio in un Covid hospital: almeno 52 morti a Nassiriya
Louisiana, infermiera no vax morta a 21 anni: “Non fate il vaccino, è un esperimento sociale”
Kristina Lisina, mistero sulla morte dell'attrice a luci rosse: precipitata da un palazzo
Mamma 25enne morta di Covid: aveva rinviato il vaccino perché era impegnata a lavoroMaltempo in Belgio, pesanti allagamenti e forti temporali in ValloniaAfghanistan, Jalalabad contro i talebani: due morti e dieci feritiVariante Delta, nuove chiusure in Spagna ed Olanda
Migranti, 43 annegati in un naufragio nelle acque tunisine: venivano dalla LibiaTunisia, la variante Delta del covid fa paura: altri lockdown nel paeseAfghanistan, talebani festeggiano la vittoria: i video al parco giochi di Kabul e in palestraVariante Delta, Fauci: "La prossima mutazione potrebbe essere più grave, sarebbero guai"