Sei adolescenti picchiano un 17enne con sindrome di Down e riprendono tutto con il cellulareNotizie di Cronaca in tempo reale - Pag. 750Tampona un'auto, causa la morte di due donne e tenta la fuga: arrestato un 25enne nigeriano
Gorgonzola dolce Pascoli Italiani ritirato per rischio Listeria: i lotti richiamatiIl puntoLe inondazioni a Dubai?Guglielmo Colpa (anche) degli oceani troppo caldiLe piogge che hanno investito l'Oman e gli Emirati Arabi Uniti sono collegabili a temperature oceaniche superiori alla norma, dovute in parte al Niño e in parte all'attività dell'uomo©ALI HAIDER Red. Online26.04.2024 14:07Se ne parla ancora, sì. Delle violente piogge che hanno investito Dubai e gli Emirati Arabi Uniti giorni fa. «Mai vista una tempesta simile» aveva non a caso dichiarato al Corriere del Ticino Matteo Boffa, imprenditore malcantonese residente negli Emirati dal 2016. Le inondazioni, che hanno coinvolto anche l'Oman, hanno sommerso automobili, intasato autostrade e, soprattutto, ucciso almeno 21 persone. Le operazioni dell'aeroporto di Dubai, uno dei principali hub globali, sono state pesantemente interrotte. Con tutte le conseguenze del caso. Ma che cosa è successo, di preciso? E come mai, all'improvviso, si è verificato un evento tanto raro quanto potente? Proviamo a fare chiarezza.Le piogge? Rare, ma intenseLe piogge abbondanti, nella Penisola arabica, innanzitutto sono rare ma non rarissime. In media, spiega fra gli altri il New York Times, questa regione del mondo riceve pochi centimetri di pioggia all'anno. Gli scienziati, tuttavia, hanno specificato che una parte consistente di queste (poche) precipitazioni si concentra in ondate piuttosto intense. Le piogge, spesso, sono legate a doppio filo alle condizioni di El Niño, un fenomeno climatico periodico che provoca un forte riscaldamento delle acque superficiali dell'Oceano Pacifico Centro-Meridionale e Orientale (America Latina) nei mesi di dicembre e gennaio in media ogni cinque anni, con un periodo statisticamente variabile fra i tre e i sette anni.I funzionari degli Emirati Arabi Uniti hanno dichiarato che la quantità di pioggia caduta lungo l'arco di 24 ore, lo scorso 16 aprile, non è mai stata registrata nel Paese da quando sono iniziate le misurazioni, nel 1949. Alcune parti della nazione avevano già sperimentato una precedente serie di temporali a marzo. Anche l'Oman, con la sua costa sul Mar Arabico, è vulnerabile ai cicloni tropicali. Le tempeste passate hanno portato piogge torrenziali, venti potenti e smottamenti, causando danni ingenti. Il punto, ora, è che si prevede un'intensificazione di questi acquazzoni a causa del riscaldamento climatico. Le tempeste più forti, in effetti, sono una delle conseguenze del riscaldamento globale causato dall'uomo. Quando l'atmosfera diventa più calda, può trattenere più umidità. Umidità che, alla fine, viene «scaricata» sulla terra sotto forma di pioggia o neve.Premessa: nella loro ultima valutazione della ricerca sul clima, spiega ancora il New York Times, gli scienziati del Gruppo intergovernativo sul cambiamento climatico delle Nazioni Unite, l'IPCC, hanno rilevato che non ci sono dati sufficienti per trarre conclusioni definitive sull'andamento delle precipitazioni nella Penisola Arabica e su come il cambiamento climatico le stia influenzando. Tuttavia, i ricercatori hanno affermato che se il riscaldamento globale dovesse continuare a peggiorare nei prossimi decenni, gli acquazzoni estremi nella regione diventerebbero probabilmente più intensi e più frequenti.Gli oceani sempre più caldiUn team internazionale di scienziati, rimanendo all'evento di aprile, ha fatto un primo tentativo di stimare se, e quanto, il cambiamento climatico abbia contribuito a quanto successo. I ricercatori non sono riusciti a individuare con precisione il collegamento, ma nella loro analisi hanno evidenziato un fattore collegato alle forti piogge nella regione: le temperature oceaniche superiori alla norma. Negli ultimi tempi, ampie zone dell'Oceano Indiano, Pacifico e Atlantico sono state più calde del solito, in parte a causa di El Niño e di altri cicli meteorologici naturali, in parte a causa del riscaldamento indotto dall'uomo.Considerando solo gli anni di El Niño, gli scienziati hanno stimato che eventi temporaleschi poco frequenti come quello di questo mese hanno portato nella regione dal 10 al 40% di pioggia in più rispetto a quanto sarebbe accaduto in un mondo non riscaldato dalle attività umane. Detto ciò, hanno avvertito che queste stime sono altamente incerte. «Le precipitazioni, in generale, stanno diventando più estreme» ha dichiarato Mansour Almazroui, scienziato del clima presso la King Abdulaziz University di Gedda, in Arabia Saudita, fra i ricercatori che ha contribuito all'analisi.L'analisi è stata condotta da scienziati affiliati alla World Weather Attribution, una collaborazione di ricerca che studia gli eventi meteorologici estremi poco dopo il loro verificarsi. Le loro conclusioni sulle piogge di questo mese non sono ancora state sottoposte a revisione paritaria, ma si basano su metodi standardizzati.D'accordo, ma il cloud seeding?Da decenni gli Emirati Arabi Uniti si adoperano per aumentare le precipitazioni e le riserve idriche attraverso la semina delle nuvole: il cloud seeding, proprio così. In sostanza, si tratta di sparare particelle nelle nuvole per incoraggiare l'umidità a riunirsi in gocce più grandi e pesanti, che hanno maggiori probabilità di cadere come pioggia o neve.L'inseminazione delle nuvole e altri metodi per aumentare la pioggia sono stati sperimentati in tutto il mondo: Australia, Cina, India, Israele, Sudafrica e Stati Uniti. Gli studi hanno rilevato che queste operazioni possono, nel migliore dei casi, influenzare le precipitazioni in modo modesto: abbastanza da trasformare un acquazzone in un acquazzone più grande, ma probabilmente non una pioggerella in un diluvio. Gli esperti, sia quel che sia, hanno detto che per stabilire quanto il cloud seeding possa aver contribuito alle tempeste di questo mese negli Emirati occorrono studi approfonditi.«In generale, è una sfida valutare l'impatto del cloud seeding» ha dichiarato Luca Delle Monache, scienziato del clima presso lo Scripps Institution of Oceanography di La Jolla, in California. Delle Monache ha guidato gli sforzi per utilizzare l'intelligenza artificiale per migliorare il programma di incremento delle piogge degli Emirati Arabi Uniti.Un funzionario del Centro nazionale di meteorologia degli Emirati Arabi Uniti, Omar Al Yazeedi, ha dichiarato agli organi di stampa che l'agenzia non ha effettuato alcuna semina durante le ultime tempeste. Le sue dichiarazioni non hanno però chiarito se ciò fosse vero anche nelle ore o nei giorni precedenti. Al Yazeedi non ha risposto alle domande del New York Times e Adel Kamal, portavoce del Centro, non ha rilasciato ulteriori commenti.Le città in luoghi aridi non sono progettate per le inondazioniOvunque si verifichino, le inondazioni non sono solo una questione di quantità di pioggia. Si tratta anche di ciò che accade a tutta l'acqua una volta che si trova sul terreno, soprattutto nelle città. Quelle nelle regioni aride, spesso, non sono progettate per drenare in modo efficace. In queste aree, le superfici pavimentate impediscono alla pioggia di infiltrarsi nella terra sottostante, costringendola a riversarsi in sistemi di drenaggio che possono essere facilmente sovraccaricati. Un recente studio su Sharjah, la capitale del terzo Emirato più grande degli Emirati Arabi Uniti, ha rilevato che la rapida crescita della città nell'ultimo mezzo secolo l'ha resa vulnerabile alle inondazioni con livelli di pioggia molto più bassi rispetto al passato.In questo articolo: Cambiamento Climatico#Spiegato
Incidente stradale a Brescia, morto padre di 23 anni: era in auto con la sua bambinaRagazza presa a sassi in faccia da due giovani perché non li aveva fatti entrare a una festa
Covid, le nuove varianti dopo Omicron: Gryphon, Minotaur, Chiron, Aeterna, Typhon e Cerberus
Covid, il bilancio di Rezza sui nuovi casi: "Indice RT mostra tendenza all'aumento"Anziano morto d'infarto davanti alla moglie dopo essere stato rapinato a Napoli
Peste suina, annullato l'ordine di abbattimento da parte del TarProsciutto cotto Sapor di Cascina ritirato per rischio Listeria: i lotti richiamati
Incidente tra auto e moto nelle Marche, Sabina Bolognini morta a 51 anniNotizie di Cronaca in tempo reale - Pag. 735
Zio ucciso a colpi di pistola dal nipote 24enne dopo una lite familiareMadre e figlio di 98 e 77 anni trovati morti in casa a Cinisello Balsamo: ipotesi malorePrezzo dell'energia, Antitrust apre istruttorie contro quattro società per modifiche illegaliNotizie di Cronaca in tempo reale - Pag. 729
"Sono io Angela Celentano": nuova pista sul caso della bambina scomparsa nel 1996
Zio ucciso a colpi di pistola dal nipote 24enne dopo una lite familiare
Incidente a San Lorenzo al mare, auto si schianta contro il pilone della ferrovia: morti due 26enniSpunta a Napoli il bonus funerale: "650 euro da detrarre per chi ha un ISEE sotto ai 30mila euro"Prof aggredito in classe dopo una nota, arrestato un parente della studentessaCani e gatti tenuti in una casa-lager e al buio: 41enne denunciato
Colpo mortale a Voghera, Adriatici verso il processo o l’archiviazioneArchiviata l'indagine per rifiuto di atti d’ufficio su Vincenzo De LucaIncidente a Macerata, Francesco Del Bianco morto a 27 anni: schiacciato dal trattore che guidavaFatture false, Tiziano Renzi e la moglie Laura Bovoli assolti in appello: il fatto non costituisce reato