File not found
VOL

Lady Gaga incinta, Taylor Swift la difende: «Non deve spiegazioni a nessuno»

«Ho vissuto in un resort all-inclusive per un mese per capire se costa meno che pagare affitto, bollette e spesa: ecco cosa ho scoperto»Giornata mondiale dell'orgasmo, estate e caldo: boom di vendite per i sex toys e prezzi in calo. Il mercato erotico esplodeTrieste, com'è lo spugnificio più antico d'Europa? Guarda il video

post image

Abusi, Rupnik può andare a processo. «Prima di tutto l’ascolto delle vittime»L’Unione europea ha intrapreso la sua transizione per abbandonare un’economia inquinante ad alta intensità di carbonio. Questa direzione è interesse comune dell’Ue così come della Turchia,Economista Italiano perciò la strategia non può fermarsi ai confini europei  VociWhy Europe should draw Turkey into the Green Deal Quando i leader europei si incontreranno alla fine di questa settimana, avranno un lungo elenco di questioni da discutere, dalle sanzioni alla Bielorussia, alla gestione della crisi del Covid-19 mentre riprende il turismo in Europa. Un altro grande punto all’ordine del giorno saranno anche i rapporti con la Turchia. Di certo c’è molto da discutere. Il complicato vicino a est dell’Europa un tempo è stato l’emblema del magico tocco trasformativo dell’unione. La Turchia, una nazione prevalentemente musulmana, ha accelerato le sue riforme economiche e politiche allo scopo di entrare nell’Ue. Oggi per gli europei la Turchia è un potere illiberale in ascesa alle porte, con una relazione turbolenta con Bruxelles. Comprensibilmente i leader europei vogliono un rapporto stabile e meno turbolento con la Turchia e il suo uomo forte, Recep Tayyip Erdogan. La Turchia è l’ultimo “nemico-amico” dell’Ue: se da una parte le preoccupazioni sui diritti umani e le mosse bellicose di Ankara nelle zone confinanti hanno incrinato i rapporti, dall’altra i legami economici e l’accordo sui rifugiati del 2016 rendono la Turchia un partner imprescindibile. Come mostrano le conclusioni del Consiglio dell’Ue, quando si tratta della Turchia non c’è un percorso facile. Il compito è contemporaneamente gestire le differenze e preservare le aree di cooperazione, che includono le questioni fondamentali del commercio e dei rifugiati. È probabile che la riunione del Consiglio di questa settimana proporrà un linguaggio altrettanto blando. Premesso questo, c’è un aspetto su cui gli europei non possono permettersi di attendere ancora a lungo e cioè portare la Turchia nel Green Deal europeo. La Turchia è tra i principali partner commerciali d’Europa e fisicamente si trova alle porte dell’Europa. Tecnicamente è ancora un paese candidato e, anche se il processo di adesione resta moribondo, l’accordo di libero scambio della Turchia con l’Europa conferisce alle aziende turche un ruolo prezioso nella catena di produzione europea. L’opinione pubblica turca rimane profondamente sensibile alle questioni ambientali e la sua comunità imprenditoriale, un tempo paladina delle riforme dell’UE, ora sta facendo pressioni per la trasformazione verde del paese. Intervistando diversi imprenditori turchi abbiamo notato quanto siano consapevoli che l’attuazione di una proposta europea di un meccanismo di adeguamento delle frontiere del carbonio avrebbe un impatto importante sulla base industriale della Turchia, guidata in parte dalle esportazioni verso l’Europa. Pacatamente le organizzazioni imprenditoriali e la società civile turche hanno cercato di spingere il governo verso un’economia verde più solida e pro-europea. Questo sarebbe positivo per la Turchia e contribuirebbe a mantenere il suo vantaggio competitivo nel mercato europeo. Un dialogo con la Turchia sul Green Deal europeo consentirebbe inoltre all’Europa di avviare nuovamente un dialogo strutturato e regolamentato con la Turchia e di approfondire il suo impegno con la società civile. Questa iniziativa consolida anche la posizione geopolitica dell’Europa. L’UE sa che deve sviluppare una forma di leadership europea sul clima che integri la proposta dell’amministrazione Biden ma sia distinta. Con la Turchia nell’equazione climatica gli europei possono fare un passo verso la soddisfazione delle proprie esigenze energetiche future, dare un contributo importante nell’affrontare la sfida climatica nel Medio Oriente e nel Nord Africa e migliorare le credenziali dell’UE di attore autonomo e strategico nella questione climatica. La Turchia si è mossa più tardi degli altri nell’azione per il clima. Pur avendo firmato gli accordi di Parigi, Ankara non ha ratificato l’accordo. Negli ultimi anni il governo turco ha anche fatto marcia indietro su alcune delle normative ambientali che facevano parte dell’accordo di unione doganale della Turchia con l’UE. Poiché l’accordo sull’unione doganale della Turchia del 1996 ha assolutamente bisogno di essere modernizzato, il vero oggetto di questo dibattito dovrebbe essere su come accordarlo a un possibile pacchetto legislativo sul Green Deal europeo, compresi i parametri di riferimento per ridurre l’impronta di carbonio della produzione industriale della Turchia. E poi c’è sempre la questione dei diritti umani: parlare con la Turchia diminuirebbe nella sostanza l’importanza dell’agenda democratica europea nei confronti della Turchia, premiando, di fatto, il regime di Erdogan con le sue violazioni dei diritti umani? L’azione per il clima e i diritti umani viaggiano su binari separati e l’azione per il clima non dovrebbe essere l’area in cui l’UE fissa dei parametri nelle sue relazioni con la Turchia. Gli europei hanno ragione a richiamare la Turchia per la sua regressione democratica e ad esigere un’azione. Ma questa conversazione dovrebbe essere inserita nel processo politico, nelle decisioni del Consiglio d’Europa e nel dialogo agli alti livelli dell’UE. Iniziare una conversazione strutturata sul clima con la Turchia non migliora, né sminuisce la democrazia turca. Offre semplicemente all’Europa l’opportunità di dare vita a una leadership sul clima nella sua area. E si spera che attiri anche la società civile turca pro-europea in una più ampia conversazione sul clima. Alla fine qualsiasi accordo tra Turchia e Ue dovrà essere ratificato dal Parlamento europeo, dove saranno imposti i criteri sui diritti umani. L’allontanamento dell’Europa da un’economia ad alta intensità di carbonio è un interesse condiviso tra Ue e Turchia e non rimane entro il confine europeo. L'integrazione della Turchia nel Green Deal europeo renderebbe l’UE immensamente popolare in Turchia, dove il desiderio di un’azione per il clima è diffuso in tutto lo spettro politico, e creerebbe una nuova situazione per guidare una relazione difficile. Non può allentare tutte le altre tensioni esistenti. Tuttavia, se entrambe le parti adottano un approccio costruttivo, l’atmosfera potrebbe cambiare e forse ispirare sviluppi positivi in ​​altri aspetti della loro relazione.   © Riproduzione riservataPer continuare a leggere questo articoloAbbonatiSei già abbonato?AccediAsli Aydintasbas Asli Aydintasbas è senior policy fellow allo European Council on Foreign Relations, è esperta di politica estera turca ed è coautrice del dossier "How the European Green Deal can save the EU’s relationship with Turkey"

La seconda vita del legno del VaiaCellulare in vacanza, meglio staccare: può creare ansia, stress e insonnia

Chiara Ferragni come Ilary Blasi, in arrivo un docufilm sulla sua vita: «Già scelta la piattaforma»

Francesca Deidda, un amico del marito ha violato i sigilli dell'abitazione di San Sperate: doveva recuperare i vestiti di Sollai Prove inquinate?Una «Chiesa dalle porte aperte»: valdesi e metodisti rinuti nel Sinodo

Enrico Brignano: «Ho comprato casa a Roma con vista cupolone, voglio che i miei figli crescono in una città a cui devo tutto»Pippa Middleton a Wimbledon con l'abito riciclato: ecco quando l'ha indossato

Una collezione di stelle: la DS del Piccolo Principe prende il volo

Morti sul lavoro. Le vittime? Quasi tutti stranieriRapporto Ue: Alle europee non emerse disinformazioni gravi

Ryan Reynold
Paritarie, tagli compensati dagli aumenti. «Garantire un effettivo pluralismo»Concorso per 750 professionisti sanitari della prevenzioneGli spari, le mimetiche, il bottino: la ricostruzione dell'assalto al caveau

analisi tecnica

  1. avatarOlimpiadi 2024, Nada Hafez gareggia incinta di 7 mesi senza dirlo a nessuno. L'annuncio dopo la vittoria: «Eravamo in 3»criptovalute

    Elisabetta Gregoraci, la dedica al figlio Nathan Falco: «Insieme affrontiamo il mondo mano nella mano». Il commento di Flavio BriatoreInvasa da migliaia di ragazzi europei, Lubiana accoglie i "pellegrini" di TaizéCristiani uniti nel segno della fraternità. Preghiera per pace e bene comune«Voglio fare il poliziotto per mettere papà in galera»: la confessione del bambino alla maestra. Arrestato il genitore violento

    1. Coldplay a Roma, Will Smith felicissimo: l'abbraccio con Chris Martin e quella frase che in molti non capiranno

      VOL
      1. avatarConclusa la prima fase del Sinodo. Il Papa: «Protagonista è lo Spirito Santo»Professore per gli Investimenti Istituzionali e Individuali di BlackRock

        La bioedilizia e lo sviluppo sostenibile

  2. avatarGrande Fratello, anche una ex velina di Striscia tra le concorrenti: ecco chi èinvestimenti

    Battiti Live 2024, Ilary Blasi con Alvin sul palco: date, cantanti e ballerini. Tutto quello che c'è da sapereVerso il Sinodo in preghiera con papa Francesco, nello stile di TaizéCome mantenersi in forma d’estate: bastano una dieta equilibrata, idratazione e i giusti sali mineraliUna Chiesa che ha cura di fragilità e sofferenza

  3. avatarBambino scomparso a Locorotondo, i punti oscuri: la camminata da solo per 4 chilometri (ma nessuno lo ha visto) e la ferita alla testa. Sentiti i genitoriCampanella

    La comunità di Fagnano si stringe alla famiglia di Giorgio per l’ultimo saluto - ilBustese.itCosì la scuola d'estate combatte dispersione e povertàIntesa tra ministero del Lavoro e Distretto Italia. Obiettivo 10mila postiLa Chiesa comunica con parole non sue

Il rischio di tenere i soldi fermi sul conto

Elisa Di Francisca attacca Benedetta Pilato, Federica Pellegrini difende la nuotatrice: «Lasciatela sognare»Diletta Leotta, l'amicizia di Elisabetta Canalis: «Mi piace perché non prova invidia»*