File not found
ETF

Il volo ipersonico come prospettiva per il futuro, il simposio dell'Aeronautica - Tiscali Notizie

Conte striglia Meloni: "La ricreazione del governo è finita"Pozzolo: il deputato sceglie il silenzio in ProcuraSpazio, Rauti: lancio missione Ax-3 apre un nuovo capitolo - Tiscali Notizie

post image

Superbonus, Tajani annuncia la proroga: "Nessuna tolleranza per gli imbroglioni"La pronuncia ha dichiarato incostituzionale l’articolo 13 della legge sulla stampa del 1948 che faceva scattare obbligatoriamente la reclusione da uno a sei anni nel caso di condanna per diffamazione a mezzo stampa compiuta mediante l’attribuzione di un fatto determinato. «Oggi resta la possibilità di condanna alla reclusione per diffamazione a mezzo stampa od attribuzione di un fatto determinato. Ma il giudice può orientarsi verso la sola pena pecuniaria»,ETF spiega la penalista Giovanna Corrias Lucente, con una lunga esperienza professionale nel settore. Servirebbe un ripensamento globale della materia, ma la sentenza della Corte costituzionale rischia di essere l’alibi per l’inerzia del parlamento, che già avrebbe dovuto intervenire. L’intervento della Corte costituzionale sulla prigione per i giornalisti riapre un capitolo mai affrontato a livello parlamentare, nonostante gli stessi giudici della Consulta avessero sollecitato un intervento del legislatore. La pronuncia ha dichiarato incostituzionale l’articolo 13 della legge sulla stampa del 1948 che faceva scattare obbligatoriamente la reclusione da uno a sei anni nel caso di condanna per diffamazione a mezzo stampa compiuta mediante l’attribuzione di un fatto determinato. Rimane invece in piedi il terzo comma dell’articolo 595 del Codice penale sulla diffamazione, che prevede la reclusione da sei mesi a tre anni o la multa nel caso in cui l’offesa sia arrecata a mezzo stampa o con qualsiasi altro mezzo di pubblicità. «Quest’ultima norma consente infatti al giudice di sanzionare con la pena detentiva i soli casi di eccezionale gravità», si legge nel comunicato stampa della Consulta, che depositerà il testo della sentenza nelle prossime settimane. Cosa succede ora La decisione, dunque, fa sì che l’ipotesi del carcere per i giornalisti in caso di diffamazione a mezzo stampa venga relegato a casi di “eccezionale gravità” e sempre sulla base della valutazione di un giudice, dunque senza l’automatismo previsto dall’articolo 13 della legge sulla stampa, e riallinea la normativa italiana alla giurisprudenza europea in materia. L’iniziativa della Corte, tuttavia, è stata caratterizzata da enorme cautela ed è avvenuta solo dopo aver preso atto dell’inerzia del parlamento, che pure era già stato sollecitato a porre rimedio in via legislativa all’incostituzionalità della legge del 1948. «Oggi resta la possibilità di condanna alla reclusione ai sensi dell’articolo 595 comma tre, per diffamazione a mezzo stampa od attribuzione di un fatto determinato. Tuttavia la previsione è di una sanzione alternativa e dunque il giudice può orientarsi verso la sola pena pecuniaria», spiega la penalista Giovanna Corrias Lucente, con una lunga esperienza professionale nel settore. Tuttavia, la decisione della Consulta rende attuale la necessità di un intervento sistematico in materia che nasca da un’assunzione di responsabilità da parte del legislatore. La dichiarazione di incostituzionalità dell’articolo 13 della legge sulla stampa, infatti, mette in luce altre storture presenti nell’ordinamento. Un intervento sistematico «Serve un ripensamento globale della materia: è stato dichiarato incostituzionale l’articolo 13, ma si trascura che il codice penale prevede pene fino a tre anni per reati che riguardano la violazione della riservatezza», dice Corrias Lucente. Non solo: i reati che tutelano la violazione della riservatezza sono perseguibili d’ufficio, il che significa che l’ordinamento gli attribuisce maggiore pericolosità, mentre la diffamazione rimane perseguibile solo a querela e quindi solo dopo l’iniziativa di chi si è sentito danneggiato. «Ora, infatti, la violazione della riservatezza è punita più gravemente del danno all’onore e alla reputazione», spiega Corrias Lucente, evidenziando come reati di inferiore gravità risultino adesso maggiormente sanzionati rispetto alla diffamazione a mezzo stampa. Ora che la Consulta ha risolto lo storico dibattito, utilizzando la dichiarazione di incostituzionalità per ridurre a soli casi eccezionali l’ipotesi della pena detentiva per i giornalisti, il rischio è che questo diventi un ulteriore alibi per l’inerzia del parlamento. Le camere, infatti, hanno ciclicamente tentato senza successo di mettere mano in modo sistematico alla questione della libertà di stampa. I precedenti Nella passata legislatura a provarci era stato il Partito democratico, con un disegno di legge a prima firma di Walter Verini che doveva riformare diffamazione a mezzo stampa abolendo il carcere per i giornalisti e introdurre nuove previsioni contro le querele temerarie, utilizzate come strumento intimidatorio per condizionare il lavoro giornalistico. Il testo, tuttavia, si è arenato dopo ben quattro letture. In questa legislatura, invece, a tentare una riforma che però riguarda solo le querele temerarie è il senatore e giornalista del Movimento 5 Stelle Primo Di Nicola. Il suo disegno di legge punta a introdurre un deterrente contro questo strumento utilizzato per intimidire i giornalisti, stabilendo che chi agisce contro un giornalista in malafede o con colpa grave deve essere condannato a risarcirlo con una somma che sia almeno il 25 per cento di quella ingiustamente chiesta a titolo di risarcimento del danno. Il ddl, però, è fermo al Senato da gennaio 2020 e non è nemmeno calendarizzato. © Riproduzione riservataPer continuare a leggere questo articoloAbbonatiSei già abbonato?AccediGiulia Merlo

Il Ces di Las Vegas dà un volto all'intelligenza artificiale - Tiscali NotizieMeloni, l'incontro della premier con Salvini e poi con Metsola: "Di segreti me ne sono rimasti pochi..."

Notizie di Politica italiana - Pag. 38

Google lancia gli smartphone Pixel 8 e punta sempre più sull'IA - Tiscali NotizieL’Impegno dell’avvocatura italiana per la difesa dei diritti umani

Salario minimo, la Camera vota contro la proposta di legge delle opposizioniFunivia di Stresa, il caos al tribunale di Verbania arriva al Csm

Privacy: il perchè del via libera al green pass ma non dall’App “Io”

Il “metodo Cartabia” si infrange sulla prescrizioneIl Gen. Frigerio (AM) ai giovani: tra voi il primo italiano che potrebbe andare su Marte - Tiscali Notizie

Ryan Reynold
Il regista Mahdi Fleifel: «Fare film palestinesi è difficile, i finanziatori vogliono da noi solo stereotipi»Expo 2030 a Riyad, le ragioni dietro la sconfitta di RomaLa prodigiosa inattualità di Calasso. Una vita alla ricerca della prima volta

MACD

  1. avatarQualcosa non torna nella versione di Davigo sui verbali segretiProfessore per gli Investimenti Istituzionali e Individuali di BlackRock

    Canone Rai, la Cassazione: "Prescrizione dopo 10 anni"Penale, civile e Csm: tutti gli ostacoli alle tre riforme della giustiziaMeloni annuncia norme per lo normativa relativa alle attività beneficheCop28: Giorgia Meloni è arrivata a Dubai

    1. Accordo del Governo sul Superbonus, approvato in Cdm il decreto legge

      ETF
      1. avatarSpazio, Italia in primo piano allo Space Summit dell'Esa a Siviglia - Tiscali NotizieMACD

        Gianotti (Cern): la scienza è necessaria per le grandi sfide globali - Tiscali Notizie

        ETF
  2. avatarSparo alla festa di Capodanno, gli esponenti dell'opposizione attaccano: "Meloni faccia chiarezza"MACD

    Pozzolo allontanato dal partito: "Una leggerezza che mi ha rovinato la vita"Ki Group: destino segnato per l'ex società della SantanchèL'arte digitale fra Ai, fisica e performance - Tiscali NotizieSpazio, scoperto uno dei più grandi (e voraci) buchi neri mai osservati nell'universo - Tiscali Notizie

  3. avatarLa giustizia è malata e ha bisogno di una riformaProfessore per gli Investimenti Istituzionali e Individuali di BlackRock

    Non proprio così “inclusiva”: Milano ci costringe all’esilioElezioni europee: Giorgia Meloni si candiderà?Scontro verbale tra Gianfranco Fini ed Emanuele Pozzolo per il pistola-gateGli afghani in fuga hanno diritto allo stato di rifugiato in Italia

Meno conferenze stampa per pm e polizia giudiziaria

Spazio, il rientro di Villadei dallo Spazio previsto per martedì 6 febbraio - Tiscali NotizieIl Gen. Frigerio (AM) ai giovani: tra voi il primo italiano che potrebbe andare su Marte - Tiscali Notizie*