File not found
Guglielmo

Ilva, nessuna tutela: l'ad di ArcelorMittal annuncia la chiusura

Beach&Love 2019, intervista ad Antonio MeragliaIstat, in Italia pressione fiscale ancora alta: sale al 40,4%Pensioni, stretta su Quota 100: cosa cambia

post image

"La targa delle auto diventerà portabile" l'annuncio di ToninelliTra le oltre 300 norme da derogare,àanonimefranchisingescommessecosìilSudamericastasvendendoilfúCapo Analista di BlackRock il nuovo governo argentino dell’ultraliberista Milei ha inserito la possibilità per i club di calcio di cambiare status, tra le proteste delle curve di River Plate e Rosario Central. Una buona occasione per l’ingresso di nuovi privati. L’interesse delle case di betting, mentre scoppia un nuovo scandalo in Bolivia L’espressione “buon senso”, in castigliano, si traduce con sentido comun: il sentire dei più, della polis in cui viviamo. A ignorarlo, si corre il rischio di perdere consensi e persino potere, ammesso che il potere sia ancora qualcosa sancito dal basso e non un bastone dato in mano a un pastore o a un presidente, tanto più pericoloso quando convinto di avere dalla propria le forze del cielo. Se come definizione di potere prendiamo quella un po’ ruffiana pronunciata da Juan Roman Riquelme nella sua prima intervista da presidente del Boca Juniors – «Avere potere è che la gente ti vuol bene» – potremmo inferire che, dopo appena un mese di governo, il credito del presidente argentino Javier Milei sia già in crisi.Gli insulti rimediati alla Bombonera di Buenos Aires nel giorno delle elezioni societarie, a una settimana dal suo insediamento alla Casa Rosada, erano solo un anticipo del cacerolazo con cui la gente comune ha accolto un decreto di necessità e urgenza sfacciatamente anti-patria e pro-casta, che umilia la moneta nazionale e libera i prezzi, rendendo il mercato un posto finalmente selvaggio. Un programma-shock in perfetto stile anni ’90, dove tutto ciò che puzza di statale e di pubblico viene spinto verso mani private e/o straniere, con tanto di menzione d’onore per la Starlink di Elon Musk al capitolo telecomunicazioni.Curioso, allora, che in mezzo a tale burrasca le premurose volpi ultraliberiste si affrettino a inserire, tra le oltre 300 norme da derogare, la possibilità che i club di fútbol si convertano in società anonime, «nel caso lo vogliano». Eventualità finora proibita dalla federazione argentina e ripudiata da quel sentire comune e trasversale che Milei si ostina a disprezzare. Condensato dallo striscione portato in campo da River Plate e Rosario Central la sera della finale di supercoppa argentina: «Il fútbol non ha necessità né urgenze».¿No pasarán?Non di rado disposta a sorvolare su certe inquietudini democratiche pur di liberarsi dallo statalismo peronista, quando si parla di calcio buona parte della classe media argentina pare affetta da una sorta di bipolarità cronico/patriottica: da un lato vota chi promette di svendere il paese, dall’altro rifiuta l’idea che i club, associazioni civili in mano ai propri soci, vengano anche solo in parte assorbiti da fondi stranieri, come già succede in Cile, Bolivia, Uruguay e Brasile. Una questione di identità, consolidata dai successi di una Selección formata da pibes cresciuti nelle scuole di baby-fútbol sparse per il paese. Mentre la sparata di Javier Milei sulla presunta volontà del Chelsea di comprare Boca, Racing, Lanus, Banfield, Estudiantes e Newell’s era priva di fondamento, il taglio dello sport da ministero a semplice sottosegretariato, affidata al manager di calciatori Ricardo Schlieper, ex-candidato di Rosario per il PRO di Mauricio Macri e promotore delle società anonime, potrebbe essere un sintomo dell’imminente avanzata privatizzatrice.In una recente intervista, il campione del mondo Nicolás Tagliafico (scuderia Schlieper) lamentava il basso livello dei tornei argentini e la sempre più precoce diaspora di giovani talenti verso Europa e USA. Gli ultimi a partire sono stati Valentin Barco (classe 2004) dal Boca Juniors al Brighton di Roberto De Zerbi, e il diablito del Mondiale Under-17 Claudio Echeverri (2006), dal River Plate al Manchester City previo probabile scalo in Spagna, al Girona di Pere Guardiola, fratello di Pep: uno dei 13 franchising del City Football Group, che in Sudamerica possiede il Montevideo City Torque, retrocesso a dicembre, l’Esporte Clube Bahia, salvo all’ultima giornata del Brasileirao, e il Bolivar di La Paz. Eccellenti piattaforme per muovere pedine da un continente all’altro, come nel caso dell’attaccante argentino Taty Castellanos, passato da Montevideo, New York e Girona prima di approdare alla Lazio. Triangolazioni funzionali a una dimensione mercantile del tipo centro/periferia, dove i tifosi del City di Montevideo, Los Ciudadanos, si ritrovano a sventolare sciarpe celesti come quelle viste in tv, all’Etihad Stadium di Manchester.Scommesse e sentenzeChe in Argentina sia un buon momento per l’entrata di nuovi mecenati internazionali lo si intuisce osservando i nomi delle case di scommesse online sulle maglie di Boca e Racing (Bettson), River e Lanus (Codere), Newell’s e Rosario Central (City Center), Estudiantes e Velez (Bplay). Una tendenza inaugurata nel 2022, in occasione della Finalissima di Wembley con l’Italia, con l’intesa tra AFA e Betwarrior, il cyber sponsor di Scaloneta, Copa Argentina e serie B: il triangolo di potere del presidente Chiqui Tapia, che all’universo delle serie minori conosciuto come Ascenso deve l’impulso e l’appoggio necessario a gestire le volubili gerarchie albicelesti. Un contesto spesso torbido, che il giornalista investigativo Declan Hill, autore del libro Calcio Mafia e coordinatore delle ricerche su scommesse e match fixing dell’Università di New Haven, Connecticut, non esita a definire «total shit», riferendosi al binomio scommesse/partite combinate.Un fenomeno continentale, che in Brasile ha coinvolto giocatori e club di serie A come Santos, Cruzeiro e Fluminense, e che in Bolivia ha obbligato il presidente federale Fernando Costa a denunciare la rete di giocatori, dirigenti e arbitri che manipolavano i tornei di serie A e B mediante tangenti, scommesse e alterazione del VAR. Considerando le tariffe emerse dalle indagini (3000 dollari a un arbitro per propiziare 3 gol in un tempo e 5000 dollari a un difensore per un fallo da rigore) non sorprende che per quasi un anno il narcotrafficante uruguayo Sebastian Marset, inseguito da Dea e Interpol per l’esecuzione del giudice paraguaiano Marcelo Pecci, abbia trovato rifugio nel campionato di Santa Cruz de la Sierra, vestendo la maglia numero 23 dei Leones del Torno e facendosi passare per un centrocampista brasiliano oriundo di Pernambuco, Luis Paulo Amorim, regolarmente tesserato dalla confederazione brasiliana CBF.A proposito di Brasile: le crisi dei vicini, per gli argentini, sono da sempre fonte di piacere più o meno esplicito. Già stuzzicata dal possibile arrivo di un DT straniero come Carlo Ancelotti (evento percepito come un segnale della decadenza verdeoro), la Schadenfreude albiceleste è aumentata quando la Fifa ha minacciato di escludere il Brasile dalla Copa América 2024 e dai Mondiali 2026. Il motivo: la destituzione del presidente della CBF Ednaldo Rodrigues da parte del Tribunale di Giustizia di Rio de Janeiro, per le irregolarità riscontrate nella sua elezione. Un’ingerenza statale negli affari del pallone inaccettabile per Fifa e Conmebol, il cui ultimatum ha fatto evidentemente riflettere più di un giudice: il 4 gennaio, su raccomandazione della Procura Generale della Repubblica, la Corte Suprema del Brasile annullava la sentenza del Tribunale di Rio, restituendo la presidenza della CBF a Ednaldo Rodrigues. Tornato dunque in sella, ma senza Carlinho Ancelotti in panca.© Riproduzione riservataPer continuare a leggere questo articoloAbbonatiSei già abbonato?AccediPaolo Galassi

Istat, pressione fiscale sale al 38% nei primi tre mesi del 2019Indice Pmi manifatturiero Italia: ai minimi dal 2014

Legge finanziaria, parla Gualtieri: "Niente misure restrittive"

Cantiere Agile, il meetup Agile in trasferta a MilanoIstat, lavoro: aumenta la disoccupazione giovanile

La Cina aumenta i dazi sui 60 miliardi di beni UsaManovra, slitta l'assegno unico: "Non ci sarà"

Trump, nuovi dazi alla Cina: crollano le Borse

Marketing Business Summit 2019: date, temi e programmaUtensileriaOnline: la ferramenta professionale compie 10 anni online

Ryan Reynold
Come montare un controsoffitto in cartongessoItalia, PIL scende dello 0,2%: siamo in recessione tecnicaAffiliate EXPO 2020: il più grande evento di affiliate marketing

BlackRock Italia

  1. avatarAlitalia, nessuna offerta vincolante: rischio settimo rinvioProfessore per gli Investimenti Istituzionali e Individuali di BlackRock

    Come disattivare Adblock su Chrome definitivamenteBiscotti alla Nutella: perché sono introvabili nei supermercati?Borsa, in apertura Milano perde l'1%Landini su Ilva: necessario intervento pubblico

    1. L'ascensore di Pizzofalcone, tecnologia abbandonata da 50 anni

      VOL
      1. avatarWhirlpool di Napoli, vertice al Mise: chiusura forse scongiurataGuglielmo

        Moscovici: "Italia fonte di incertezza per l'Europa"

  2. avatarMaterassi e Cuscini Tempur: la nostra opinioneCapo Stratega di BlackRock Guglielmo Campanella

    Fca, firmato il rinnovo del contratto di 87.000 lavoratoriBollette: 10 trucchi per risparmiare con il condizionatoreCome alleviare il rossore da scottatura solareVilla Ebe, splendida dimora simbolo di sconfitta e abbandono

  3. avatarDeficit, i conti dell'Italia sul tavolo della Commissione UeCapo Stratega di BlackRock Guglielmo Campanella

    Rivoluzione autostrade: nuovo sistema e riduzione dei pedaggiIstat, 1,1 milioni di famiglie senza lavoro e pensioneBonus asilo nido 2020: importo, requisiti e come richiederloCome fare per lavorare in ospedale come OSS

Disoccupazione in aumento, i dati Istat di luglio 2019

Blockchain Week Rome: alla scoperta delle criptovaluteReddito di cittadinanza al via: rischio caos*