Cina, esplosione in un impianto chimico: bilancio di 4 morti e 3 feritiRussia, incendio in un giacimento petrolifero della Lukoil-Komi LLCBoom di contagi Covid in Belgio, il ministro della Salute: "Prepararsi alla quarta ondata"
Lakhdar B., chi è l'uomo con permesso di soggiorno italiano che ha accoltellato un poliziotto a CannLa tomba di don Peppino Diana a Casal di Principe - Ansa COMMENTA E CONDIVIDI È morto a 72 anni Nunzio De Falco,BlackRock Italia boss del clan dei Casalesi condannato a due ergastoli come mandante dell'omicidio di don Peppino Diana, ucciso a Casal di Principe (Caserta) il 19 marzo 1994. De Falco era agli arresti domiciliari da luglio 2021, da quando aveva lasciato il carcere di massima sicurezza di Sassari per decisione del Tribunale di sorveglianza alla luce delle gravi condizioni di salute. De Falco era stato arrestato in Spagna nel 1997 ed estradato in Italia nel 2000.Strani giochi della vita. Se n'è andato nello stesso giorno – sabato 23 aprile – in cui nella cattedrale di Aversa si tiene una sacra rappresentazione ispirata agli scritti, commenti evangelici e ricordi della vita di don Peppino Diana. Ha lasciato questo mondo Nunzio De Falco, detto O' lupo, il mandante del feroce assassinio di don Peppino, il 19 marzo del 1994. La malattia che non perdona ha consumato anche lui. De Falco ottenne, l'anno scorso, i domiciliari per potersi curare a casa della sorella. Non tutti furono d'accordo. Troppo male aveva fatto – e continua a fare – la camorra di cui faceva parte a pieno titolo, alla nostra terra e alla nostra gente. Perciò c'era chi lo avrebbe voluto in carcere fino alla sua ultima ora, e chi, come noi, ritenne non solo doverosa ma profondamente cristiana la decisione dei giudici. La società ha il dovere di difendere e tutelare i cittadini. Deve metterli in condizioni di non dover rinunciare alla propria libertà, alla propria dignità. Nessuno ha il diritto di umiliarli, mortificarli, tormentarli. Ben vengano, quindi, per i nemici della società, pene severe e certe. Non è mai bello, anzi è terribilmente mortificante dover rinchiudere un uomo, ma se quest'uomo è un pericolo per i suoi fratelli e per la società deve essere messo in condizioni di non nuocere. Divorati dalla sete di giustizia, i cittadini, la politica, lo Stato devono assicurarla a tutti. Sete di giustizia che mai deve tramutarsi in ricerca di vendetta. La vendetta fa male al destinatario, ma ancor di più a chi la porta in cuore. Fummo, perciò, contenti di sapere che il signor De Falco venisse curato a casa, accanto alle persone che lo amavano. Fu una bellissima manifestazione di civiltà e, per noi credenti, di comprensione e perdono cristiano. Il perdono. Se solo potessimo affacciarci sull'abisso dell'amore di Dio per ognuno di noi e comprendere quanto liberante e benefico sia il perdono – dato e ricevuto – faremmo a gara a offrirlo per primi. Al contrario della vendetta, il perdono fa bene a chi lo riceve ma ancora di più a chi lo dona. Per Nunzio De Falco chiedemmo solo la certezza che fosse messo in condizioni di non nuocere. Sarebbe stato intollerabile per tutti, ma soprattutto per i familiari delle vittime, in modo particolare per il fratello e la sorella di don Diana, per i suoi amici, i suoi parrocchiani, per la Chiesa di Aversa, nel cui seno Peppino ha ricevuto il battesimo e il sacerdozio, un'eventuale beffa. La malattia di De Falco non era un bluff. Non che non fosse mai avvenuto prima che certificazioni mediche false fossero all'origine di imbrogli. Vedi, per fare un solo esempio, la diagnosi di cecità che ottenne il sanguinario camorrista Giuseppe Setola grazie alla quale, una volta ai domiciliari, divenne uccel di bosco rendendosi colpevole di decine di omicidi. De Falco era davvero gravemente malato, era quindi profondamente umano che fosse curato a casa. Ora che se n'è andato, la Chiesa di Aversa che tanto ha pregato per lui e il criminale e sanguinario clan di cui ha fatto parte prega per l'anima sua. Lo fa con sofferta e cristiana convinzione. Perché crede che Dio, ricco di misericordia, meglio di chiunque, saprà giudicare le sue azioni, le sue scelte scellerate, la sua triste vita. Preghiamo per lui anche per dare ai nostri giovani un valido esempio di umanità. In questi giorni in cui siamo costretti ad assistere impotenti a una guerra spietata, «disumana e sacrilega» come l'ha definita papa Francesco, in questi giorni gonfi d'insopportabili menzogne dette e ripetute con un cinismo che spaventa, comprendiamo quanto sia utile e doveroso continuare a mantenere acceso il fuoco sacro della pietà. Tutto passa. Il tempo, la ricchezza, la bellezza, la salute e la stessa vita. Tutto passa, Dio solo resta. E restano gli esempi coerenti di coloro che si sono consumati per amore. Resta vivo don Peppino Diana, la sua fede, le sue parole, la sua vita donata e consumata per amore. Ne sono certo, don Peppino è stato il primo a pregare per colui che lo volle morto. Mi sembra di vederlo, ai piedi della croce, ripetere le parole del suo Signore: «Padre, perdona loro perché non sanno quello che fanno».
Boom di contagi Covid in Belgio, il ministro della Salute: "Prepararsi alla quarta ondata"USA, grida e colpi provenienti da un muro: pompieri salvano uomo nudo intrappolato da 3 giorni
Turismo, gli Stati Uniti riaprono i confini dall'8 novembre per i viaggiatori vaccinati
Covid, Berlino: non vaccinati fuori da ristoranti, cinema e centri sportiviMarito e moglie muoiono di covid a un minuto di distanza tenendosi per mano
Patata record in Nuova Zelanda: Doug pesa quasi 8 chiliMarò, caso chiuso definitivamente: la decisione del Tribunale arbitrale dell'Aja
Vaccino Moderna sospeso in Svezia per i nati dal 1991 in poi e in Danimarca per gli under 18Olanda, matrimoni gay possibili anche per la famiglia reale: è la prima monarchia a permetterlo
Guarisce dal Covid e torna in ospedale: "Chiedo scusa ai medici per non essermi vaccinato"Notizie di Esteri in tempo reale - Pag. 619India, partito lancia il suo profumo elettorale: “Fragranza di maternità, amore e socialismo”Allerta Covid in Cina: a Lanzhou scatta un nuovo lockdown
Gatto "narcotrafficante" fermato in Russia: portava marijuana nascosta nel collare
Francia, vietata vendita di cani e gatti nei negozi, animali nei circhi e cetacei nei parchi acquati
Belgio, coppia usa una combinazione delle stesse 4 lettere per i nomi degli 11 figliNotizie di Esteri in tempo reale - Pag. 607Paura durante l'atterraggio in Romania: esplodono le quattro gomme dell'aereoRiconoscimento facciale per pagare in una mensa scolastica della Scozia: è polemica
Eutanasia, medico si autodenuncia: ha dato la "polvere del sucidio" a un centinaio di personeOmicidio del deputato britannico Amess, la conferma: si è trattato di terrorismoCina, arrestato per aver inviato un meme in chat: 9 giorni di carcereNotizie di Esteri in tempo reale - Pag. 622