"Frigo Tax" nei supermercati di Roma: sovrapprezzo sulle bevande fredde"Gara di mangiatrici di banane": scandalo per la "Festa degli uomini" in FriuliBonus computer 2024: come richiederlo
Dichiarazione dei redditi: come funziona il nuovo questionario"Hai fatto qualcosa,VOL però non sei un mafioso, non sei uno che ammazza le persone, hai avuto un momento di debolezza. Non sei un terrorista". Così, intercettato, diceva Nicola Turetta nel primo colloquio con il figlio Filippo il 3 dicembre scorso, nella casa di reclusione di Montorio. Parole che scavano un baratro umano tra la famiglia della vittima, Giulia Cecchettin, e quella del reo confesso dell'omicidio. E la sorella di Giulia, Elena, nelle stories su Instagram sembra replicare a quelle parole rifiutando "ogni normalizzazione del femminicidio".La conversazione, intercettata dagli investigatori, fa esplodere la polemica sulla diffusione di quelle parole: le Camere Penali giudicano il fatto "grave perchè non aggiunge nulla alle indagini né alla cronaca, si tratta solo di voyeurismo fuori luogo", dice il segretario, Rinaldo Romanelli.Condanna anche da parte del capogruppo di Forza Italia in Commissione Giustizia a Palazzo Madama, Pierantonio Zanettin che sollecita Nordio a "iniziative ispettive per verificare possibili violazioni di legge".Il 3 dicembre, giorno del colloquio intercettato, è una data cruciale: Nicola Turetta ed Elisabetta Martini incontrano Filippo per la prima volta da quel sabato 10 novembre nel quale il 22enne è uscito di casa con la sua Fiat Punto determinato a porre fine alla vita dell'ex fidanzata, Giulia. Filippo è ristretto in carcere dal 25 novembre, dopo essere stato preso in Germania al termine della lunga fuga che ha concluso il suo piano criminoso. Anche i suoi genitori hanno vissuto settimane terribili, nel dubbio che il figlio si potesse essere suicidato.Ma Filippo non c'è riuscito, non ha avuto il coraggio per farlo.Almeno così ha raccontato agli inquirenti. A Nicola Turetta escono così queste frasi, mentre Filippo si guarda intorno nella saletta del parlatorio del carcere, forse sospettando di essere intercettato."Devi farti forza. Non sei l'unico... Ci sono stati parecchi altri... Però ti devi laureare". Filippo si preoccupa per il papà, gli chiede se a causa del clamore della vicenda sia stato licenziato dal lavoro, per colpa sua. "Ci sono altri 200 femminicidi! - risponde il padre - Poi avrai i permessi per uscire, per andare al lavoro, la libertà condizionale. Non sei stato te, non ti devi dare colpe perché tu non potevi controllarti". Affermazioni che, lette oggi, scavano una distanza siderale con le parole di dolore e cordoglio che Nicola Turetta aveva indirizzato Gino Cecchettin e i fratelli di Giulia, implorandoli del perdono. Parole che spingono Elena Cecchettin a una nuova presa di posizione: "continuiamo a fare rumore, a rompere questo silenzio omertoso -scrive su Instagram- Per Giulia, per tutti gli altri 'duecento' femminicidi, nessuna vittima resti solo statistica". Vittime non di mostri, ribadisce, "ma di una normalizzazione sistematica della violenza".Pur inserite nel fascicolo, queste intercettazioni non avranno probabilmente alcun peso nel processo in Corte d'Assise che si aprirà per Filippo il 23 settembre a Venezia. Negli spezzoni pubblicati non ci sarebbe però tutto: agli atti dell'inchiesta figurano altri stralci nei quali il tono di Nicola Turetta è ben diverso, e non nasconde nulla della gravità del fatto di cui il figlio si è macchiato. Il genitore lo invita poi a "dire tutto" agli avvocati difensori, a non tacere niente. Questo dopo che Filippo dice di temere che il suo legale, il professor Giovanni Caruso, affiancato dall'avvocato Monica Cornaviera, lo possa abbandonare, perchè "magari non ce la faccio a riferirgli tutto". Ma l'avvocato Caruso, in occasione dell'interrogatorio-fiume dell'1 dicembre 2023 aveva sottolineato come Turetta fosse stato "del tutto veridico e completo". Camere Penali: 'Diffusione grave, crocifiggere quei genitori è semplicemente immorale' "Crocifiggere queste persone che stanno vivendo una tragedia è immorale. La pubblicazione delle intercettazioni dei genitori di Turetta è un fatto grave. Non aggiunge nulla alle indagini né alla cronaca, si tratta solo di voyerismo fuori luogo che rischia peraltro di mettere a repentaglio la stessa incolumità di due persone che, non solo non hanno commesso alcun reato, ma si trovano a vivere un'atroce sofferenza". Così il segretario dell'Unione Camere Penali, Rinaldo Romanelli, commenta con l'ANSA la pubblicazione delle intercettazioni tra il padre e Filippo Turetta durante un colloquio in carcere. Riproduzione riservata © Copyright ANSA
Samsung, previsto ancora uno sciopero dei dipendentiBonus psicologo confermato per il 2024: come ottenerlo
Bonus casa under 36: come funziona e cosa serve
Decreto anziani, 1000€ in più con la prestazione universaleI mercati sono incerti ma il risparmio tiene grazie all'inflazione
Inps: assegno unico a 5,9 milioni di famiglieSorelle morte a Riccione, un testimone: "Una ha cercato di salvare l'altra dal treno"
Cosa fare se si riceve una busta verde dall'Agenzia dell'EntrateIstat, crescita del PIL in Italia: 3,7% nel 2022, 8,3% nel 2021
Dieselgate, Volkswagen indennizzerà oltre 60mila consumatori in Italia: i risarcimentiMercato italiano delle armi in crescita: preoccupazione per la trasparenzaArriva la firma sul nuovo Ccnl alimentare: l'aumento in busta paga per i lavoratoriGas, il prezzo torna ai livelli del 2021
Bonus badanti 2024: come richiederlo
Bonus benzina: ci sarà ancora nel 2024?
Notizie di Economia in tempo reale - Pag. 4Inflazione, prezzo del pane in costante aumento: ecco dove costa di piùTassi invariati e inflazione: direttive e proiezioni della Banca Centrale EuropeaIncidente nel torinese, 3 morti e 3 feriti
Bonus e agevolazioni: tutte le richieste da fare entro giugno 2024Malore in Sardegna per Anatolji Chubais, ex fedelissimo di Putin: ipotesi avvelenamentoRete Tim, è ufficiale la data della cessione a Kkr: cosa cambierà?Aumenti nel 2024 preoccupazione per bollette, cibo, trasporti, banche e telefonate