Coronavirus: sindaco di Prato ringrazia cinesi per il buon esempioCoronavirus, Fontana sfida Conte: "Apriamo il 4 maggio"Coronavirus, far ripartire la produzione con le scuole chiuse: il paradosso italiano
Coronavirus, Di Maio: "Qatar ci donerà due ospedali da campo"La discriminazione dei bambini rom nel Sud Italia è uno scandalo inimmaginabile che non ha documentazione. L’Unione europea ha denunciato questo genere di discriminazione nei confronti degli studenti rom,Campanella ma in Italia la situazione – soprattutto in Calabria – non ha ricevuto alcuna attenzione da parte delle istituzioniTutti gli articoli di Tempo pieno, la scuola di DomaniB., nato a Roma e cresciuto nel campo monoetnico di Candoni, aveva 17 anni quando vide per la prima volta un documentario su un prete («anche se a me non me pareva tanto prete», insisteva B.) che aveva aperto, a fine anni ’60, nella periferia della capitale una scuola per alcuni ragazzi baraccati. Quel prete che non sembrava un prete era Don Roberto Sardelli e il documentario che B. guardava con inusuale curiosità era “Non tacere”, che raccontava l’esperienza della Scuola 725 all’Acquedotto Felice.Secondo B. era normale che realizzassero un documentario su quella storia, perché quei baraccati erano romani ed era ovvio che non dovessero vivere lì, in quelle condizioni. Per cui, proseguiva B. con consueta serenità, «il caso nostro è diverso per tre ragioni: 1) noi siamo zingari; 2) a scuola prima o poi loro ci vanno; 3) le nostre baracche so’ fatte meglio». B. era solito concludere ogni discorso con una risata fragorosa che finiva per confondere l’interlocutore: quanto di quello che diceva era vero?A distanza di anni penso che il punto non fosse capire quanto B. credesse in quei tre punti, ma quanto ci credessero le persone e i luoghi attorno a lui.Quand’è che la diseguaglianza meriterebbe un documentario? Quand’è, insomma, che la diseguaglianza diventa scandalosa? Secondo B. l’attenzione attorno a una forma specifica di discriminazione, quella che per esempio viveva lui, era condizionata dal fatto che la sua esistenza non sarebbe mai stata considerata assimilabile a quella di un ragazzino romano gagé (non rom). Quella che poteva indurre la sua condizione, insomma, era al massimo un’attenzione intermittente e tutto sommato mediocre.Lo scorso ottobre il Parlamento Europeo ha votato una risoluzione in cui si afferma che negli Stati europei «la segregazione nel settore dell'istruzione assume forme diverse, tra cui la frequentazione da parte di un numero sproporzionato di bambini rom di scuole speciali per bambini con disabilità intellettive, la presenza di classi o sezioni segregate per gli alunni rom all'interno di scuole ordinarie miste e la prevalenza di scuole-ghetto».Denuncia, inoltre, che le scuole frequentate dai bambini rom hanno spesso una capacità insufficiente, operano in due turni, sono situate in edifici distaccati e fatiscenti o in scuole container e offrono un'istruzione di qualità inferiore agli standard, in cui i bambini rom sono separati dai loro coetanei non rom.Scorrendo l’elenco degli Stati che normalmente vengono citati quando si parla di scuole-ghetto per minori rom, l’Italia non compare. Ci sono la Romania, l’Ungheria e la Repubblica Ceca, ovvero tutti i paesi in cui la presenza delle comunità romanes è più massiccia e dove, in proporzione, la diseguaglianza in termini di accesso a diritti fondamentali risulta più evidente.D’altro canto, ci sono alcune regioni italiane in cui quelle tendenze così chiaramente descritte dall’Ue, assumono un carattere strutturale anche se silente. Prendiamo come esempio la Calabria, non solo perché luogo dove insiste il più grande campo rom del meridione (Scordovillo), ma anche perché, in più città, si è fatto riferimento a quello che l’Ue chiama segregazione scolastica.A Lamezia Terme (CZ), recentemente, il Quotidiano del Sud ha denunciato la mancata iscrizione a scuola di decine di bambini provenienti proprio da Scordovillo a causa di assenza di aule e difficoltà nel garantire il trasporto dei minori dal campo ai plessi scolastici. Scrive a questo proposito il giornalista Raffaele Spada che il problema riguarda anche coloro che sono già iscritti, poiché inseriti all’interno di classi differenziali, retaggio ultimo delle vecchie classi speciali.Inoltre, secondo Giacomo Marino, presidente della Onlus “Un mondo di mondi", a Reggio Calabria ci sono scuole in cui la percentuale di alunni rom è oltre il 50% e di questi molti vengono considerati portatori di disabilità. Alle famiglie di questi bambini, prosegue Marino, viene garantito un assegno di frequenza che, ovviamente, finisce per risultare essenziale poiché si inserisce in un contesto abitativo e lavorativo estremamente precario.Al contempo, però, non viene loro adeguatamente spiegato cosa comporta, a livello didattico, tale riconoscimento, né quali potrebbero essere le alternative a quella diagnosi. La medicalizzazione dei bisogni di cui sono portatori alcuni minori rom, conclude Marino, finisce per escludere il peso, determinante, delle variabili ambientali e, di conseguenza, alleggerisce la responsabilità politica in capo agli amministratori.In questi mesi a Scordovillo si progetta di superare il campo, ma nel frattempo l’amministrazione comunale ha stanziato 400mila euro per installare nell’intera area un impianto di videosorveglianza.B. molto probabilmente ci avrebbe scherzato su, per poi guardarti dritto negli occhi e chiedere: che ci avrebbero fatto i baraccati di quel prete con un impianto di videosorveglianza?© Riproduzione riservataPer continuare a leggere questo articoloAbbonatiSei già abbonato?AccediMarica Fantauzzi
Calendario fase 2: quattro date per la ripartenzaCoronavirus, Sileri: "Il vaccino dovrebbe essere obbligatorio"
Camera, deputato leghista entra senza mascherina
Coronavirus, Speranza: "Costruiamo insieme la fase due"Migranti, Lamorgese apre a sanatoria: "Ma non sarà per tutti"
Fase 2, Lamorgese soddisfatta: "Gli italiani sono responsabili"Mozione di sfiducia contro Bonafede: l'annuncio di Salvini
Angelino Alfano a capo del primo gruppo della sanità privataCoronavirus, Lega: "Alla Cina chiediamo 20 miliardi di danni"
La Lega contro Conte: "Deve dimettersi"Mentana su Conte: critiche del Gip di Pesaro al giornalistaApp Immuni, che fine ha fatto? I dettagliCoronavirus in Puglia, Emiliano: "Tamponi per i turisti"
Recovery Fund, parla Beppe Grillo: "L'Europa diventa comunità"
Incontro Mattarella-Conte: colloquio prima del Consiglio europeo
Di Battista contro John Elkann e l'acquisizione del gruppo GEDIToscana, Stella attacca: "Test gratis ai migranti, non ai lavoratori"Discorso Conte, il retroscena: "Mattarella ha capito lo sfogo"Decreto 4 maggio, cosa pensano gli italiani: il sondaggio di Notizie.it
Coronavirus, la lettera del sindaco Gori ai parenti delle vittimeSalvini: "Solo nel 2030 torneremo a livelli pre-crisi 2007"Mattarella in visita privata all'Altare della Patria per il 25 aprileCoronavirus, Zaia: "Nuova chiusura in caso di crescita ricoveri"